Identità Floridia

Amministrazione

SINDACO

Ballottaggio tra Marco Carianni e Salvo Burgio

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.floridia.sr.it

Floridia, la Xiridia dei Siculi

Cava Spampinato: si tratta di una grande cavità carsica, situata in contrada Monastrello, entro la quale scorre il Torrente Cifalino, principale corso d’acqua del territorio comunale di Floridia. Ha origine dalla faglia iblea, frattura terrestre dalla quale sono generati gli altipiani del Graben di Floridia. La cava è ricca di ritrovamenti archeologici, a partire da necropoli rupestri di epoca sicula fino a comprendere talune catacombe bizantine. La storia di questi luoghi è legata ai conflitti tra greci e siracusani, poiché qui si svolse la Battaglia della Rupe Acreacon l’aggressione, da parte degli aretusei, all’insediamento ellenico posto sull’altura. Le testimonianze sono molteplici, prime fra tutte le rovine del centro abitato; successivamente i romani e poi i bizantini si insediarono in queste valli, così ricche d’acqua e vegetazione. Procedendo in direzione dell’odierno centro abitato la cava va via via addolcendosi, vicino all’area del Torrente Cifalino e del Giardinello (in cui sorgeva il castello feudale della famiglia Bonanno – Colonna), passando sotto il Ponte Molinello, s’inoltra nella pianura siracusana e si congiunge al Fiume Anapo presso le Contrada Fusco e Testa Pisima a nord delle Fonti del Ciane.

Toponomastica – Floridia è un paese di recente fondazione (1627); prima di allora, nella medesima località esisteva il feudo di Xiridia, nome di antica derivazione Sicula.

Origini – Le notizie storiche su Floridia sono poche e frammentarie; nel periodopreistorico, intorno al XVI secolo a.C., sull’altopiano di Floridia sorgevano i primi insediamenti abitativi. Nel periodo successivo, tra il XIV e il X secolo a.C., furono i Siculi a popolare queste terre, abitando le grotte carsiche della valle dell’Anapo e in seguito costruendo i primi villaggi rurali; il nome originario del luogo era Xiridia, l’antico insediamento siculo, documentato dai resti di una necropoli in località Tabaccheddu. I Siculi costituivano una civiltà a sé stante che si incontrò, a partire dall’VIII secolo a.C., con quella greca che invase la Sicilia orientale respingendo i Siculi verso occidente, ma anche, con il tempo, amalgamandosi con essi; nel 413 a.C. le truppe ateniesi, guidate da Nicea, si stanziarono qui dove ebbe luogo la celebre Battaglia della Rupe Acrea, tra siracusani e greci. La pace tra le popolazioni sicule e gli invasori ellenici durò sino all’avvento dei romani la cui presenza è attestata da alcuni reperti che indicano l’esistenza di maestose ville patrizie, templi e una grande statua raffigurante il Dio Bacco Inghirlandato. La successiva dominazione bizantina, III-IV secolo d.C., è documentata da numerose costruzioni sacre, come quella di Contrada Monasteri, e di necropoli rupestri, visibili nel sito di Cava Spampinato, del IV secolo d.C. Il territorio era caratterizzato da un’economia e da una struttura insediativa di tipo rurale, organizzato cioè in fattorie piuttosto che in centri abitati veri e propri; da uno di tali piccoli insediamenti si formò, col passare del tempo, un’unità a sé stante, attestata per la prima volta nel 1130 e che poi, verso la fine del Duecento, divenne un vero e proprio feudo. Floridia fu nell’arco dei secoli successivi possedimento di famiglie diverse, rimanendo un casale, ossia un agglomerato rurale. Nel 1300 sorse un piccolo borgo identificato con l’antico nome che i siculi diedero ad uno dei loro villaggi, Xiridia (in greco: grande canto); il piccolo centro si ampliò progressivamente, tra il ‘400 e il ‘500, ad opera della nobiltà locale. Il 31 marzo 1627, quel piccolo borgo che stava prendendo le sembianze di una cittadina, ottenne una ufficiale fondazione grazie ai duchi Lucio Bonanno e Flavia Bonaiuto, col nome di Floridia. Il centro non fu risparmiato dal devastante terremoto del 1693, che distrusse gran parte della Sicilia sud orientale. I sopravvissuti al grande sisma, sotto la sapiente guida del duca Bonanno, ricostruirono Floridia nello stile che caratterizzò un’epoca: il barocco siciliano. Il‘700 fu un periodo florido, animato dalla voglia di ricostruire e di rinascere; l’economia ne beneficiò e la popolazione crebbe in numero.

Floridia contemporanea – Dopo lo sbarco garibaldino a Marsala del 1860 e le conseguenti sollevazioni anti-borboniche in Sicilia, anche Floridia entrò a far parte del costituendo Regno d’Italia. Il Novecento fu caratterizzato dal terremoto di inizio secolo, che danneggiò gravemente l’abitato, e dalle due guerre mondiali oltre che, nel secondo dopoguerra, dalla massiccia industrializzazione del siracusano che ha interessato tutti i comuni circostanti. In tempi più recenti, la valorizzazione del territorio e del patrimonio architettonico, hanno fatto confluire nella Val di Noto, un grande flusso turistico del quale anche Floridia sta beneficiando.

Centro storico – il centro storico cittadino è inquadrato tra le vie della zona vecchia, via Boschetto, Dante Alighieri, Polisena e Matteotti; si compone di molti edifici liberty, intorno alle piazze centrali quali Piazza del Popolo e Piazza Marconi.

Architettura Religiosa

  • Chiesa San Bartolomeo apostolo (Matrice), risalente al Settecento, con impianto a croce latina; l’edificio è ripartito in tre navate, scandite da due file di maestose colonne in stile dorico. La facciata barocca, suddivisa in tre ordini architettonici, esibisce un orologio ottocentesco e due guglie che svettano concludendola in altezza.
  • Chiesa Sant’Antonio, edificato come parte di un vecchio complesso monastico, oramai andato distrutto, si presenta come una bella chiesetta tardo barocca tipica del ‘700 siciliano. La facciata ha quell’aspetto altero e grandioso che è proprio del periodo, con un grande portone in legno, sormontato da un arco spezzato sovrastato da uno scudo nobiliare. L’interno, ad unica navata, si presenta finemente affrescato e decorato con stucchi settecenteschi.
  • Chiesa Madonna del Carmine (soprastante l’antica Cripta), si tratta di un mirabile esempio di architettura tardo barocca, forse il più bel edificio religioso presente a Floridia, un tempo dedicato alle Anime del Purgatorio. La stupenda facciata che domina la Piazza Marconi, si erge maestosa, col suo prospetto a torre diviso in tre ordini orizzontali. Un grande portone istoriato è incorniciato da colonne corinzie e ha sopra di sé un timpano triangolare. Nell’ordine superiore, la nicchia centrale contiene una mirabile statua della Madonna del Carmelo. L’interno è caratterizzato da un’unica navata riccamente decorata con stucchi settecenteschi e splendidi bassorilievi. Custodisce alcune pregevoli tele dell’illustre pittore Martino Italia, su tutte Maria e le Anime del Purgatorio.
  • Chiesa Madonna delle Grazie al giardinello (origine spagnola), è una chiesa sconsacrata e versa in stato di semi abbandono. Si trova in una zona decentrata e periferica rispetto al centro storico, sorge in contrada Giardinello. È ancora possibile ammirare la facciata ed il campanile, per quanto non in perfette condizioni; si presenta come un edificio austero e votato alla semplicità agreste, con un portone d’entrata sovrastato da un delizioso rosone ottagonale; l’interno è a navata unica.
  • Chiesa Sant’Anna (soprastante la Chiesa Santa Flora), edificata sulle spoglie dell’antica chiesa di Santa Flora, crollata durante il sisma del 1693, fu ricostruita nel 1719, in uno stile semplice e austero, sulla facciata una nicchia contiene una pregevole statua di Sant’Anna. Notevole la torre campanaria del XX secolo. Finemente decorata all’interno, presenta una navata unica e custodisce opere d’arte sacra di un certo pregio, tra tutti gli altari marmorei.
  • Chiesa San Francesco d’Assisi, risale all’800 e comprende anche il Convento Francescano; si presenta in uno stile neoclassico, con un grande portone sovrastato da mensole rettangolari, con decorazioni a motivi geometrici e una grande finestra centrale. All’interno è a navata unica, con opere d’arte di assoluto pregio, quali la statua lignea di San Francesco D’Assisi e l’altare marmoreo, imponente, decorato con motivi policromi.

Architettura Civile

  • Palazzo Casaccio, costruito dall’importante famiglia Casaccio agli inizi del XIX secolo, è posto sul corso Vittorio Emanuele. Presenta una facciata neoclassica, molto elegante, nella sua semplicità. La compongono due ordini orizzontali: il grande portale al centro, affiancato da due pilastri in pietra, quattro portoncini laterali con sopra delle finestrelle rettangolari; l’ordine superiore presenta cinque grandi balconi con delle splendide inferriate in ferro battuto. Ospita la biblioteca comunale di Floridia e spazi espositivi.
  • Palazzo Agati, ha una facciata a tre ordini, con sei fastosi balconi nei due ordini superiori; un grande portale arcuato con altre due entrate ai lati. Un tempo dimora di una delle nobili famiglie cittadine, oggi è frazionata e ospita abitazioni private ed esercizi commerciali.
  • Palazzo Lecchi, si tratta di una costruzione ottocentesca, in stile neoclassico. Bombardato nel corso della seconda guerra mondiale, è rimasto solo il corpo centrale, con una facciata a due ordini, un portone centrale arcuato e quattro pilastri a ornare il prospetto; nell’ordine superiore spicca il grande balcone centrale. È oggi adibito ad auditorium comunale.
  • Palazzo Messina-Pantano, opera settecentesca di mirabile fattura, è diviso in due grossi corpi orizzontali con pilastri a blocchi. Il corpo inferiore è stato rifatto in seguito e presenta molti elementi neoclassici, tipici del XIX secolo.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:

Chiesa Santa LuciaChiesa di Santa FloraPalazzo Ferla; Palazzo Cataluccio; Palazzo Ferla-Mazzarella; Palazzo Bonanno-Colonna.

Siti Archeologici

  • Cava Spampinato, è una grande cavità carsica entro la quale scorre ilTorrente Cifalino, principale corso d’acqua del territorio comunale di Floridia. Ricca di ritrovamenti archeologici, come necropoli rupestri di epoca sicula, comprende anche numerose catacombe bizantine.
  • Sito archeologico di Tabaccheddu, scoperto dall’archeologo Paolo Orsi ai primi del Novecento, si costituisce di tombe scavate nel calcare che mostrano l’entrata a pozzetto, ossia dall’alto; hanno restituito importanti materiali tra i quali un vaso in creta riferibile al terzo periodo miceneo, tra il 1200 ed il 1100 a.C., oltre a vari reperti siculi.
  • Scavi di Contrada Vignalonga e Monasteri, in queste zone si trovano reperti molto antichi, identificati in insediamenti di epoca sicula; molti ruderi di epoca romana, come le ville patrizie, i templi, nonché la magnifica statua del Bacco Inghirlandato, i pilastri di Contrada Monasteri; i ritrovamenti di epoca cristiana bizantina, del IV secolo d.C., sono luoghi sacri ancora oggi visitabili.

Oggi Floridia è una cittadina che vive essenzialmente dell’industria alimentare, che eccelle in particolare per la produzione di conserve a base di agrumi e liquori tipici siciliani, quali ad esempio il limoncello od il liquore di mandarino. Altro settore determinante per l’economia dell’area è quello agricolo, con la coltivazione di agrumi e mandorle ed il sotto comparto vitivinicolo, che annovera tra le sue uve il raro albanello, vitigno di pregiata qualità, conosciuto ed apprezzato sin dal XIX secolo. Infine, la produzione di laterizi rappresenta un’ulteriore importante risorsa dell’area di Floridia. Il comparto turistico, di tipo intellettuale ed enogastronomico, sta riscontrando, soprattutto negli ultimi dieci anni, la maggior crescita.

Evoluzione demografica – Alla caduta dei borboni e la susseguente annessione al Regno d’Italia (1861), Floridia era una piccola città di 7.337 abitanti. Il numero è però cresciuto molto rapidamente grazie all’intensa opera di crescita infrastrutturale operata dal Regno Sabaudo. Nel 1901 la popolazione era quasi raddoppiata, attestandosi a 12.165 residenti. La crescita non si arresta e già negli anni del primo dopoguerra, 1921, nuove rilevazioni fanno registrare un numero di abitanti pari a 15.012. L’incremento della popolazione è stato costante per tutto il novecento così nel 1961 si registrano 16.248 abitanti, 17.861 nel 1981 fino ad arrivare, oggi, ad una popolazione residente di quasi 23.000 abitanti.

Etnie e minoranze – La popolazione straniera residente nel paese ha un notevole rilievo numerico, attestandosi ad una quota di 1.098 unità per la gran parte provenienti dalla Romania.

Musei – Il Museo della Civiltà Contadina, meglio noto come Villa-Museo di Nunzio Bruno, raccoglie e contestualizza, come nella tradizione delle case-museo, utensili della vita rurale che vanno dai veri e propri attrezzi da lavoro quali l’aratro, la macina od il torchio, alle saie, ovvero un antico sistema di canalizzazione ed irrigazione; od ancora gli antichi badili, i carri adibiti al trasporto di cose e persone, le ceramiche e quant’altro rimane di un universo ormai perduto. Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Piazza del Popolo, Palazzo Raeli; Museo Francesco Lombardo di Giuseppe, Via Francesco Crispi; Parco Storico Lucia Migliaccio, Via Archimede.

Biblioteche – La biblioteca comunale di Floridia si trova presso il Palazzo Casaccio e custodisce circa 18.000 volumi.

Sacro e Profano – Festa dell’Ascensione, che ha luogo nel mese di maggio durante la Settimana dell’Ascensione. La manifestazione esisteva già nel Quattrocento, come attesta la fonte secentesca degli Analecta Hispanica, opera dello spagnolo Evaristo Cardenas; era incentrata, e lo è ancora oggi, sulla corsa dei cavalli montati “a pelo”. L’evento prevede anche una gara di ciclismo, la Coppa dell’Ascensione, alla quale prendono parte i migliori ciclisti della regione, che si svolge su un percorso prestabilito di dieci chilometri da doppiare numerose volte. Momento culmine della festa è il palio, che prevede la corsa di cavalli purosangue allenati lungo tutto l’arco dell’anno per prepararsi all’avvenimento; il palio attira in città una grande massa di visitatori, desiderosi di partecipare ad uno tra i pochi eventi del genere sopravvissuti alla modernità. Infine, nota essenziale della festa, sono gli attesi piatti tipici a base di lumache, delle quali si possono degustare diverse specie preparate in vari modi: i babbuci, ossia delle piccole chiocciole bianche; i crastuni, lumache di taglia più grande, e soprattutto i ‘ntuppateddi, pregiata varietà, più difficile da trovare, considerata da sempre il piatto principe della zona. Festa di Maria SS dell’Immacolata, la celebrazione si svolge l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, ma è preceduta dalla novena di preparazione che comincia il 29 novembre con i riti liturgici, messe e momenti di preghiera. Giorno 7, vigilia della festa, ha luogo la processione dei Scupiddi, così conosciuta dalla tradizione antica, dei bambini che spazzavano la piazza prima del passaggio della processione. Dopo la processione, con la statua della Madonna in spalla, alle 18.30 comincia la solenne Messa e in piazza viene allestita la fiera tradizionale. Giorno 8, alle ore 7 e 30 si tiene la solenne Messa dell’Aurora, presso la Chiesa di San Bartolomeo; a mezzogiorno prende il via la processione, alla testa dei fedeli, la statua della Madonna Immacolata percorre le vie cittadine, tra fuochi d’artificio e tripudio di campane. Durante il pomeriggio, la Piazza del Popolo si popola di gente che accorre alla Fiera dell’Immacolata mentre alle ore 17.00 inizia la solenne Messa serale che precede la processione serale. Al termine della Messa, alle ore 18.15 la Statua della Madonna Immacolata esce in processione salutata da scampanii e fuochi d’artificio, tra gli applausi dei fedeli, percorre tutto il centro storico. La festa si conclude a tarda sera con la Trasuta della statua tra giochi pirotecnici e campane in festa. Festa di San Francesco D’Assisi, si apre col triduo di preparazione, con le ritualità religiose che permettano ai fedeli di entrare nella disposizione d’animo più adeguata all’evento. Si raccolgono inoltre generi alimentari da donare ai poveri, come è nello spirito francescano e, per l’occasione, si tiene una piccola sagra dei sapori locali. Il 3 ottobre, giorno della vigilia, si commemora il Transito di San Francesco, cioè la morte del Santo; tra messe solenni e momenti di preghiera. Il 4 Ottobre si tiene la solennità consacrata a San Francesco di Assisi, e tutta la comunità parrocchiale ha occasione di festeggiarlo. In mattinata, dopo lo sparo di colpi di cannone, comincia la Fiera del Dolce nei locali parrocchiali, in un tripudio di dolcezze tradizionali. Alle 11.00 ha luogo la solenne Messa che conclude i riti mattutini. Alle 17.00, presso la Chiesa di San Francesco, si tiene la Messa serale a cui partecipano molti fedeli. Dopo la Messa la statua del Santo, esce dalla Chiesa, salutata da fuochi d’artificio e scampanii. Comincia la solenne processione che percorrerà le Vie Garibaldi, Marina di Melilli, Archimede, Boschetto, Palestro, Ariosto per arrivare presso la Piazza del Popolo e rimanere in sosta di fronte alla Chiesa Madre e al Municipio di Floridia; dopodiché la processione percorre le vie del centro per poi arrivare in Piazza Caduti di Nassiria in cui si assiste allo spettacolo pirotecnico. Dopo i fuochi la processione riparte per rientrare infine in chiesa, salutata dal calore dei fedeli. Alle 21.30 si tiene lo spettacolo musicale che conclude i festeggiamenti del 4 Ottobre. Festa di San Sebastiano, si tiene ogni anno il 19 gennaio, ma è ritualmente preceduto dal triduo di preparazione liturgico. La notte tra il 19 e il 20 Gennaio, alle 5.00, si avrà l’apertura della Chiesa di Sant’Antonio illuminata a festa; alle 5.45 circa, i fedeli, indossando il tradizionale abito dei Nuri (formato da camicia e pantaloni bianchi recanti una fascia rossa) si riuniscono presso la Piazza del Popolo per poi muoversi in un corteo votivo verso la Chiesa in cui è posto il Simulacro, elevando grida di invocazione al Santo. Al termine del breve corteo, che dalla Piazza del Popolo percorrerà la Via Roma e il Corso Vittorio Emanuele per poi entrare nella Chiesa di Sant’Antonio, verso le 6.00 comincia la solenne Messa dell’Aurora. Alle 8.00 le salve di cannone svegliano la città annunziando l’arrivo del giorno consacrato a San Sebastiano. Alle 10.30 presso la Chiesa di Sant’Antonio si tiene la solenne Messa mattutina a cui, oltre un buon numero di fedeli, partecipano anche le autorità cittadine. Al termine della Messa avviene la consueta benedizione con la Reliquia del Santo Martire; alle 12.00 un festoso scampanio conclude i riti mattutini. Alle 17 si celebra il rosario di San Sebastiano e poi la solenne Messa della sera. Alle ore 18.30 dalla Chiesa di Sant’Antonio uno scampanio vivace accompagnato dalle urla di invocazione dei fedeli e dai fuochi d’artificio saluta l’uscita della statua e l’inizio della processione, seguita da un gran numero di fedeli a Lui devoti. Dopo il rientro in chiesa avviene il toccante rito della Velata di San Sebastiano in cui la statua del “Santo Bimartire” viene posta nella sua nicchia. Festa di San Giuseppe, la festività si tiene ogni 19 marzo ed è preceduta dalla novena di preparazione. Durante questa festività hanno luogo solenni Celebrazioni Eucaristiche, piccoli spettacoli musicali e pirotecnici ma soprattutto, in Piazza Marconi, viene organizzata la cosiddetta Cena, ossia un grande banchetto il cui cibo (preparato dai parrocchiani) viene venduto, il ricavato viene offerto alle famiglie povere della città. Nel pomeriggio, dopo il Rosario ed i Vespri consacrati al Santo Padre di Cristo, alle ore 18.30, si tiene la solenne Messa con cui si conclude la festività liturgica. Festa della Madonna di Fatima, la ricorrenza liturgica cade il 13 maggio ma la festa esterna è celebrata la prima domenica di giugno. La festa, oltre ai riti sacri, comprende anche sagre, manifestazioni artistiche, sportive e spettacoli pirotecnici. La prima Domenica di Giugno, alle ore 8.00 lo sparo di colpi di cannone annunzia l’inizio della festività in onore della “Madonna di Fatima”. Presso la Chiesa di San Francesco si celebrano solenni Messe durante tutto l’arco della mattinata. Contemporaneamente, presso il quartiere Santuzzo, si svolge un raduno di auto d’epoca (a partire dalle ore 9.00). Alle ore 12.00 lo sparo di fuochi d’artificio conclude i riti mattutini. Nel pomeriggio si gode della parte più allegra della festa, mentre alle 19 ha luogo la solenne Messa e la processione. Il simulacro gira per le vie del quartiere, con uno stuolo di fedeli al seguito, rientrando dopo circa un’ora in chiesa. Nel frattempo si tiene la sagra del dolce e le premiazioni per il palio ippico dell’Ascensione. Alle 22 inizia lo spettacolo musicale e alle 24 lo spettacolo pirotecnico che chiude la festività. Sagra della Ricotta, è una manifestazione volta alla promozione del comparto caseario locale. Si tiene durante il carnevale, con grandi stand disposti in piazza, la possibilità di degustare prodotti come la ricotta calda, la tuma, i formaggi locali. Sagra de ntuppatieddi, si tratta del piatto principale per la festa dell’Ascensione; la sagra è nata per far conoscere le ricette legate alle lumache di terra, stufate in padella con aglio, cipolla e peperoni, servite agli avventori della piazza principale.Sagra del tonno, evento promozionale del tonno pescato nel siracusano; ai primi di giugno si può gustare il primo tonno, pescato fresco e cotto alla brace. In occasione della sagra del tonno si può gustare anche la Ghiotta, con tonno e verdure miste. Sagra della Salsiccia, evento settembrino a chiusura della stagione estiva; la salsiccia condita col peperoncino, il finocchietto, cotta alla brace, inebria i partecipanti col profumo e il gusto incommensurabile. Motorshow Sicilia (memorial Salvo Failla), è una manifestazione piuttosto recente unica nel suo genere in tutta la Sicilia. Essa richiama tutti gli amanti delle 2 e delle 4 ruote nella cittadina floridiana che, per ricordare il giovane pilota floridiano Salvo Failla (morto nel 2006 durante una corsa di kart), nella seconda settimana di Settembre ospita mostre d’auto e moto (d’epoca e no), gare motociclistiche ed automobilistiche, spettacoli musicali. Sagra del Pane, nata per valorizzare il lavoro dei panettieri locali, si tiene ogni anno in autunno. Dentro forni situati all’aperto vengono sfornati deliziosi Pani di casa (impastati con farina di grano duro), pizze, calzoni, focacce e dolciumi. Esibizioni di cantanti e comici locali allietano la sagra.

La cucina floridiana è una cucina molto ricca di sapori, unisce i prodotti del pescato a quelli dell’agricoltura e dell’allevamento, creando un’enorme varietà di soluzioni. Tipici della città sono i ntuppatieddi (o crastuna), cioè le lumache di terra, stufati in padella con aglio, cipolla, olio extravergine e peperoni; le carni da allevamento locale, con la famosa salsiccia col finocchietto selvatico, arricchita col peperoncino; i prodotti da forno: il pane casareccio con farina di grano duro, le focacce, le pizze e le mpanate; A Floridia è molto rinomata la pasticceria pertanto, da assaggiare, i vari tipi di biscotti a base di mandorle o glassati (come i Totò), sia pani dolci come U Panetozzo (fagottino di pasta tipo frolla farcito al cioccolato) o U Panzerotto con la crema; sfoglie dolci ed altri dolci ripieni. Tipiche le marmellate di cotogne, le zeppole dolci o i pani natalizi. Diffusa è la preparazione di granite a base di mandorla o frutta fresca del territorio oltre a vari tipi di tradizionali dolci e pasticcini siciliani.

  • Francesco Accolla, avvocato e politico del XIX secolo
  • Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia del XVIII secolo
  • Giuseppe Cesare Balbo, compositore
  • Giuseppe Calabrò, politico e avvocato
  • Ottavio Gaetani, agiografo
  • Giuseppe Ierna, compositore
  • Sebastiano Lo Monaco, attore
  • Toni Pandolfo, attore
  • Gaetano Auteri, allenatore di calcio
  • Chiara Palazzolo, scrittrice
  • Franco Gallo, accademico, già ministro delle Finanze e presidente della Corte Costituzionale
  • Dino Bartolo Partesano, regista e sceneggiatore
  • Vittorio Fagone, critico d’arte
  • Martina Alicata Terranova, ginnasta
  • Turi Volanti, pittore e scrittore
  • Salvo Sequenzia, semiologo e critico letterario

Come arrivare

Floridia dista 71,2 km da Catania ed è raggiungibile tramite la A18 Catania – Siracusa – Gela, imboccare l’uscita per Siracusa-Floridia-Solarino. Non vi sono collegamenti diretti tramite linea ferroviaria. L’aeroporto più vicino è quello di Fontanarossa (Catania).

Mobilità urbana – Non è presente a Floridia un servizio autobus di mobilità urbana ma, data la ridotta estensione della cittadina è possibile percorrerlo facilmente a piedi nella sua interezza.

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