Identità Fiumefreddo di Sicilia

Amministrazione

SINDACO

Sebastiano Nucifora

In carica dal: 14/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.fiumefreddodisicilia.ct.gov.it

Giuseppe Leonardo Cardillo

Deleghe:

Vice Sindaco – Bilancio – Finanze – Tributi – Patrimonio – Rapporti con il Consiglio – Politiche del lavoro – Sicurezza del Lavoro – Sviluppo Economico

Maria Azzia

Deleghe:

Sport – Eventi – Fiera/Mercato – Artigianato – Commercio – Comunicazione – Sito Internet – Protezione Civile – Pari opportunità – Arredo Urbano

Sebastiana Girgenti

Deleghe:

Beni Culturali – Pubblica Istruzione – Servizi Demografici – Leva – Elettorale – Trasparenza – Servizi Sociali

Michele Spina

Ecologia – Cimitero – Trasporti – Lavori Pubblici – Turismo, Verde Pubblico – IACP – Urbanistica – Contenzioso

Fiumefreddo di Sicilia, un agrumeto disteso sul mare

  • Riserva Naturale Orientata Fiumefreddo: si trova al confine con il comune di Calatabiano e nasce con l’intento di preservare le specie di flora e fauna tipiche del territorio lungo gli argini del fiume. Si divide in due parti: una riserva integrale, che circonda la parte fluviale, e una preriserva costituita da zone lacustri dove è consentita la coltivazione agricola. L’area è ricchissima di vegetazione, con esemplari di Pioppi bianchi, Salici e bellissimi elementi di papiro disseminati lungo il corso del fiume. La zona è popolata dalla gallinella d’acqua, dagli usignoli e da anguille d’acqua dolce.
  • Spiaggia di Marina di Cottone: è il litorale balneare della città. Attrezzato con strutture ricettive, è sede di spettacoli musicali durante il periodo estivo.

Toponomastica – Il nome è legato alla vicinanza del fiume Alcantara, dalle gelide acque. Nel 1862 venne aggiunto di Sicilia per differenziarlo da Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza.

Origini – I fenici abitarono il territorio (la Torre detta “rossa” ne è testimonianza) così come i romani (il castello presente fu edificato sui resti di una villa romana), ma fonti meno approssimative attestano l’esistenza di un feudo “Flumen Frigidum” in epoca medievale, e che il primo nucleo abitato sorse nel XV secolo intorno a un casale di proprietà della famiglia Parisio, che poi passò ai baroni Lazari di Messina e arrivò fino alla famiglia Gravina Cruyllas, che entrò in possesso del feudo nel XVIII secolo. Nella seconda metà del Settecento sorse un nuovo gruppo di abitazioni chiamato Putieddi (Botteghelle), un agglomerato che ancora oggi è il cuore del paese. Nel 1726 Ferdinando Francesco venne nominato barone di Fiumefreddo, e nel 1801 il feudo venne eretto a Comune. Fece parte della Diocesi di Messina fino al 1844, quando passò a quella di Acireale.

Fiumefreddo contemporanea – Oggi Fiumefreddo è un centro rivierasco che nell’Isola vanta una discreta importanza in quanto a presenze turistiche nel periodo estivo.

Centro storico –  Il centro è localizzato in via Umberto, il passeggio della città, al centro della quale sorge la piazza centrale con la Chiesa Madre Maria Santissima Immacolata.

Architettura Religiosa

Chiesa Madre Maria Santissima Immacolata: la costruzione originaria risale a fine Ottocento, ma il progetto, ad unica navata, venne ampliato a metà Novecento introducendo le altre due navate. Il culto è dedicato alla Madonna Immacolata che è legata a due episodi miracolosi in città, ossia il ritrovamento delle sorgive e il salvataggio di alcuni operai a lavoro. Degno di nota, al suo interno, il simulacro della Vergine, interamente in legno scolpito e adornato da una corona in argento, un rosario composto da oro e diamanti e la stella dei cinque misteri della luce. La chiesa è ricca di stucchi e affreschi.
Chiesa Maria Santissima del Rosario: la chiesa sorge dove un tempo si ergeva un piccolo luogo di culto dedicato alla Madonna del Rosario, vicino all’antica torre cinquecentesca, detta Castello, ormai distrutta. La chiesa fu una donazione di Francesco Gravina Cruyllas, barone di Fiumefreddo oltre che di Calatabiano e Palagonia. La struttura subì pesanti danneggiamenti a seguito della seconda guerra mondiale, durante la quale la statua della Madonna e l’abside riportarono gravi rotture. A metà degli anni Cinquanta iniziò la ricostruzione della chiesa con il restauro della statua ad oggi pervenutaci, ricostruzione ultimata solo alla fine degli anni Sessanta.

Architettura Civile

Castello degli Schiavi: tipico esempio di barocco siciliano settecentesco, si erge lungo la strada di collegamento con il litorale di Marina di Cottone. È stato set cinematografico di molti lungometraggi, tra i quali la saga de Il Padrino negli anni Settanta. Il suo appellativo è legato alla leggenda secondo la quale il figlio dei Gravina-Cruyllas, allora baroni del feudo, venne salvato da un medico del luogo, tale Gaetano Palmieri, che in cambio ricevette dai principi questo possedimento da lui utilizzato come luogo di soggiorno. La moglie del medico apprezzò la scelta poiché lì le era più facile incontrare il suo amante, Nello Corvaja da Taormina, il quale, salvò i due coniugi durante un attacco di pirati giunti sul litorale. Da questo episodio deriva la costruzione, nella loggia, di due statue raffiguranti due personalità turche con lo sguardo rivolto al mare in attesa della liberazione da parte dei propri compagni. Bellissimi gli interni, con affreschi, suppellettili, stemmi e preziose antichità, oltre al portone d’entrata in pietra lavica che si affaccia su un giardino ricchissimo di vegetazione. Il castello è di proprietà privata, ma la visita è possibile previo appuntamento prefissato con i proprietari.
Palazzo Corvaya: è un esempio di edificio settecentesco adibito a luogo di villeggiatura della nobiltà dell’epoca. La facciata, decorata in pietra lavica, lascia intravedere un intonaco dalle tinte accese ed è cinta da due guardiole con funzione di controllo. All’interno della struttura è stata edificata anche una piccola chiesetta, dedicata al culto di San Vincenzo Ferreri, adibita a cappella della famiglia ma aperta anche alla popolazione del tempo. Al suo interno si trova il monumento funerario del piccolo della famiglia Diana, morto in età prematura.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:
Chiesa della Madonna della Sacra Lettera.

Siti Archeologici

Torre Rossa: si tratta dei resti di una struttura funeraria di epoca romana, caratterizzata da mattoni in terracotta. La sua datazione non è certa, ma viene già menzionata nel documento di concessione della chiesa vicina al vescovo Giacomo Mannuges, nel 1103.

Sebbene il settore turistico sia quasi trainante, per Fiumefreddo non è da sottovalutare quello dell’agricoltura, con la produzione di uva, agrumi, ortaggi, olive. Il settore industriale annovera piccole aziende che lavorano in ambito metallurgico, meccanico, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della carta, dei prodotti petroliferi raffinati, mentre per quanto concerne l’artigianato risulta rilevante la lavorazione del ferro battuto.

Evoluzione demografica – L’evoluzione demografica di Fiumefreddo nell’ultimo secolo è mezzo ha visto una costante ascesa, portando la cittadina quasi a decuplicare i suoi abitanti.

Etnie e minoranze – Gli stranieri residenti a Fiumefreddo di Sicilia al 1° gennaio 2016 sono 320 e rappresentano il 3,3% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 55,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall’Ucraina (5,6%) e dalla Federazione Russa (4,7%).

Biblioteche – Biblioteca Comunale Luigi Pirandello, Via Armando Diaz n. 7.

Teatri – Multisala Macherione, Via Principe di Piemonte n. 88.

Cinema – Frai film girati in città ricordiamo: L’orgia (Pier Paolo Pasolini – 1968); Il Padrino (Francis Ford Coppola – 1972); Il Padrino Parte II (Francis Ford Coppola – 1974); Il Padrino Parte III (Francis Ford Coppola – 1990); Volevo i pantaloni (Maurizio Ponzi – 1990)

Sacro e Profano – Festa di San Giuseppe, 19 Marzo. Festa dedicata al Patrono della città. La giornata prevede una sfilata di carretti tradizionali siciliani e l’allestimento di stand di prodotti locali e artigianali. Rassegna Mediterranea di Cultura e Ambiente, prima Domenica di Luglio. La manifestazione premia i personaggi che si sono distinti durante l’anno per iniziative di promozione artistica, culturale ed ambientale. Molti gli ospiti che intervengono, anche di livello internazionale. Festa della Madonna delle Grazie, prima Domenica di Luglio. Celebrazioni religiose in onore della Vergine protettrice del quartiere di Ponte Borea, acclamata con spettacoli pirotecnici e danzanti. Festa del Santo Bambino, ultima Domenica di Agosto. Si svolge nel quartiere Feudo Grande, e prevede una piccola processione del simulacro accompagnato da una banda musicali e da fuochi artificiali. Festa del gelato alla mandorla, Agosto. Sagra di degustazione del frutto tipico della Regione, declinato nella variante del gelato alla mandorla, il tutto in un’atmosfera ricca di musiche e spettacoli. Sagra della salsiccia, Agosto. Festa culinaria dove è possibile assaggiare la salsiccia cotta alla brace e al sugo, accompagnata da ottimo pane di casa. Sagra del pane condito e del cannolo, Settembre. Degustazione di pane casareccio condito con olio, sale, salsa di pomodoro, olive e formaggi e del classico prodotto di pasticceria siciliana nelle varianti alla ricotta, alla crema pasticcera, al cioccolato e alla crema di pistacchio. Festa della Madonna della Catena, prima Domenica di Settembre. Celebrazioni in onore della Vergine che si tengono nel quartiere Castello. Tra fuochi d’artificio e bande musicali, si porta in processione il fercolo della Madonna accompagnato dai fedeli giunti anche dai paesi vicini.

La cucina di Fiumefreddo è legata alla tradizione balneare del litorale est della Sicilia, con preparazioni tipiche di pesce nelle varianti sia cotte che marinate. Importanti, poi, le lavorazioni di prodotti tipici come il mango o il melograno, utilizzati soprattutto negli impasti dolci (soprattutto gelati). Tradizionale, il pani cunzatu, cioè ciambelle di pane condite con olio, sale, spezie, pomodoro a fette, olive e formaggio.

  • Salvatore Calandruccio (1858 – 1908), Medico. Noti i suoi studi sulla parassitologia. Portò avanti, insieme a Giovanni Battista Grassi, uno studio sulla relazione tra zanzare e malaria.
  • Ignazio Cannavò (1921 – 2015), Vescovo. Dopo gli studi in filosofia si dedica all’insegnamento presso il seminario di Acireale, diocesi di cui assunse il ruolo di vicario generale nel 1964. Nel 1977 divenne vescovo di Lipari.
  • Antonio Currenti (1951), Musicista. Noto come Tony, è stato un componente del gruppo AC/DC, famosa rock band australiana degli anni Settanta. Oggi vive in Australia dove lavora nell’ambito della ristorazione.

Come arrivare

In auto da Catania è possibile imboccare l’autostrada A18/E45 e uscire al casello di Fiumefreddo; da Palermo imboccare la E90, poi la A19/E932 fino all’ingresso dell’autostrada A18/E45 e uscire al casello di Fiumefreddo. L’aeroporto di riferimento è quello di Catania “Fontanarossa”, che dista circa 52 km; in treno è possibile scendere alla stazione ferroviaria che si trova nei pressi del centro del paese. In autobus è possibile arrivare servendosi dei mezzi dell’AST, Azienda Siciliana Trasporti, o delle autolinee private delle compagnie Interbus, Buda o Sais.

Mobilità urbana – è possibile far riferimento ai mezzi dell’AST, Azienda Siciliana Trasporti. Nel periodo estivo vengono istituiti dei servizi-navetta di collegamento con il litorale di Marina di Cottone.

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