Identita Castell’Umberto

Amministrazione

SINDACO

Vincenzo Biagio Lionetto Civa

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Lavori Pubblici – Sanità – Politica del lavoro – Formazione

Sito istituzionale

www.comune.castellumberto.me.it

Valeria Imbrogio Ponaro

Deleghe:

Vice Sindaco – Servizi Sociali – Famiglia – Turismo – Eventi – Pubblica Istruzione

Stefano Pruiti Ciarello

Deleghe:

Sport – Associazionismo – Commercio – Agricoltura e Zootecnia

Salvatore Scurria

Deleghe:

Personale – Patrimonio – Contenzioso – Bilancio – Gestione e Controllo del Territorio

Castell’Umberto, dai Greci al principe Umberto

in aggiornamento

Tracce dei primi insediamenti umani risalgono al periodo della colonizzazione ellenica, quando i Greci provenienti dalla Tessaglia si stabilirono in queste terre fondando una colonia. Il primo documento ufficiale che attesta l’esistenza del borgo con il nome di Quastania risale all’827 d.C. Durante il Medioevo il paese fu feudo di diverse famiglie nobiliari, ma nella prima metà del XX secolo Castania fu abbandonato a causa delle continue frane che minacciavano la sua stabilità. L’attuale paese fu ricostruito più a monte e prese il nome di Castell’Umberto, in omaggio al principe Umberto.

Il paese ha un impianto architettonico rurale. La via a gradoni che conduce alla chiesa di San Nicola da Bari (1178) richiama caratteri stilistici preromani. I monumenti più importanti per la storia e l’arte del borgo furono edificati nel corso del Medioevo; un valido esempio è rappresentato dal castello di Sollima, databile al XIII secolo, oggi ridotto a rudere; notevoli la chiesa di Santa Barbara ed il convento domenicano dedicato al patrono San Vincenzo Ferreri. L’unica chiesa oggi aperta al culto è quella di San Francesco (1500).

L’economia locale si basa in prevalenza sull’agricoltura e sulla pastorizia; la coltivazione principale è la nocciola, la cui vendita ha subìto una battuta di arresto a causa della concorrenza dei prodotti spagnoli ed israeliani. Attualmente si coltivano per la maggior parte olive e fragole, con tecniche di raccolta tradizionali; l’allevamento di ovini e bovini, inoltre, ha contribuito a creare diverse aziende presenti sul territorio.

in aggiornamento

Dal 1996 è attivo il Centro Studi Sikanie per la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni siciliane legate al territorio dei Nebrodi.

Sacro e Profano – Le manifestazioni più sentite dagli abitanti sono a carattere religioso, come la Festa della Madonna delle Grazie (luglio) e della Santissima Annunziata (settembre). La Festa del patrono, San Vincenzo Ferreri, si articola in due periodi: durante la prima settimana di aprile, in accordo con il calendario ecclesiastico, e l’ultima di agosto. Le celebrazioni estive sono riconducibili alle origini agricole del paese: la festa infatti voleva essere tradizionalmente un ringraziamento per l’annata agraria ed un momento di riposo dall’attività dei campi.

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Come arrivare

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