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Gianna Eterno: «Scrivo per dare voce ai sogni e alle storie vere»

Nata a Vittoria, in provincia di Ragusa, Gianna Eterno è una scrittrice poliedrica e appassionata. Fin dalla giovinezza ha coltivato un amore profondo per la lettura e la scrittura, sfociato poi in un percorso artistico ricco di successi. Con numerosi romanzi, poesie e riconoscimenti all’attivo, Gianna affronta temi profondi come l’amore, il bullismo, la violenza di genere, ma anche la spiritualità e la speranza. In questa intervista ci racconta il suo cammino tra parole, emozioni e impegno civile.

Com’è nato il suo amore per la scrittura?

Da bambina. A undici anni scrissi la mia prima poesia mentre ero in campagna, d’estate, sul terrazzo ad ascoltare la musica. Una sera vidi una stella cadente e mia madre mi disse di esprimere un desiderio. Io chiesi di diventare una poetessa. E da quel giorno non ho più smesso di scrivere.

Quando ha iniziato a cimentarsi con la narrativa?

Durante l’adolescenza. Le emozioni forti dei primi amori e delle prime delusioni mi spinsero a scrivere brevi racconti, ancora inediti, nei miei quaderni. Ma il vero debutto avvenne nel 2014 con il romanzo Volami dentro il cuore, nato da un sogno ricorrente. L’ho sognato per quattro volte, e ho avuto la sensazione che quella storia volesse essere raccontata.

Chi l’ha incoraggiata a pubblicare?

Mia figlia. Un giorno ha trovato i miei quaderni e mi ha detto: «Mamma, sei bravissima, perché non pubblichi?». In quel momento era presente anche mia madre, che oggi non c’è più, e l’altra mia figlia. Con loro ho sempre avuto un rapporto strettissimo, quasi da amiche. Le loro parole mi hanno dato la forza per iniziare seriamente.

Di cosa parlano i suoi libri?

Il mio primo romanzo è un sogno d’amore. Ma già dal secondo, Io e te oltre l’infinito, mi sono ispirata a storie vere. Racconta di Matteo, un ragazzo vittima di bullismo, che sogna di arruolarsi nell’esercito. Il libro affronta anche i segreti familiari, la disapprovazione del padre, e l’incontro con il grande amore, Daniela. È una storia di coraggio e crescita.

Il terzo romanzo?

Tra due mondi è la storia vera di una bambina sospesa tra due dimensioni. L’ho pubblicato nel 2023 e rappresenta una delle opere più intime che abbia mai scritto. Scrivere storie vere è diventata la mia cifra stilistica: voglio dare voce a chi ha vissuto esperienze forti e spesso taciute.

Ha ottenuto importanti riconoscimenti?

Sì, nel corso degli anni ho ricevuto numerosi premi e attestati culturali. Tra questi:

  • Vincitrice del Premio Sicilia 2012 per la sezione poesie d’amore
  • Premio Gabriele Carrubba 2015 per la sensibilità e lo spirito collaborativo
  • Premio Sicilia 2016 come nuovo talento letterario
  • Premio Donne Federiciane 2016 per la letteratura
  • Premio Sicilia Cultura Federico II 2017
  • Premio Certamen Artistico Letterario sulle Cattedrali d’Occidente di Ok Arte (2019)
  • Seconda classificata al Premio Nazionale Hiscor 2019 di poesia e narrativa

Ho pubblicato componimenti poetici in diverse antologie, tra cui Nuova Antologia Riflessi (Pagine, 2015), racconti fantasy per Fantanoir Stories (2016), e un racconto giallo nell’antologia Cave Canem (2018).

Oltre la scrittura, anche il cinema…

Sì, ho partecipato come aiuto regista e attrice nel film Belle di Tommaso Latina (2014), girato a Caserta, Rosolini, Modica e Pozzallo. Il film tratta delle problematiche giovanili e tra i protagonisti c’è mia figlia. Io interpreto la madre di una delle ragazze. Stiamo lavorando al sequel, Donne, che affronterà il tema del femminicidio. Sto curando la sceneggiatura e raccogliendo testimonianze vere per costruire una narrazione forte e realistica.

Sta lavorando a nuovi progetti?

Sto scrivendo un nuovo romanzo incentrato sul tema del femminicidio. Raccolgo testimonianze vere di donne sopravvissute o vittime di abusi, per restituire loro una voce e una dignità. Credo che l’arte, la scrittura in particolare, debba essere anche denuncia sociale. Inoltre collaboro con la rivista Il Mio Angelo e partecipo attivamente a progetti culturali in tutta Italia.

Che significato ha per lei la scrittura oggi?

È il mio respiro. È una missione, una responsabilità. Scrivo per dare voce a chi non può più parlare, per trasformare il dolore in consapevolezza e la sofferenza in riscatto. Le parole possono salvare, e io continuerò a usarle per questo.

Gianna Eterno continua a scrivere, raccontare e lottare con la forza delle parole. Con sensibilità, talento e passione, è diventata un punto di riferimento nella narrativa impegnata, tra sogni, realtà e denuncia.

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