I giovani di Arci Aut e il loro esempio di operosità e integrazione nel cuore di Caltanissetta

(8 ottobre 2018)

L’associazione di cui fanno parte prende il nome dalla radio di Peppino Impastato, e sognano un mondo in cui l’integrazione non sia solo un principio teorico, in cui la diversità non faccia più paura, e le idee, libere, possano incontrarsi, senza generare urti. Sono i ragazzi del circolo Arci Aut di Caltanissetta, studenti dai 14 ai 20 anni che, nell’ex palestra di una scuola media del centro storico, hanno dato vita ad uno spazio che oggi è divenuto la loro seconda casa. Un luogo che si racconta ai visitatori, a partire dalle numerose foto e dai manifesti affissi alle pareti.

C’è l’omaggio a Nelson Mandela e alla sua instancabile lotta alla segregazione razziale, quello ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e alla loro devozione incondizionata allo Stato. Una realtà che merita di essere conosciuta e raccontata, per questo abbiamo incontrato Antonino Falsone e Greta Tassone, rispettivamente presidente e responsabile del circolo Aut, che ci spiegano, in primis, quando e come sono nati. “Il circolo Aut è nato nel 2014 – raccontano – e abbiamo cambiato diverse sedi prima di trasferirci, nel 2016, in questi spazi. Negli anni, la nostra associazione è cresciuta ed è diventata una realtà conosciuta a Caltanissetta. Prima del nostro arrivo questa sede non era così, abbiamo svolto un’opera di riqualificazione trasformandoci in carpentieri e muratori. Tutto il materiale che si vede qui dentro, dai cartelloni all’arredo, è stato acquistato a nostre spese.

Qual è la struttura del vostro circolo e come, effettivamente, ponete in essere le vostre idee?

Siamo dotati di un organo direttivo-esecutivo. Il direttivo si occupa del circolo AUT, l’esecutivo, invece, del sindacato. Quest’ultimo ha estensione sia a livello provinciale che regionale e finanche nazionale. Chiaramente, questo è lo strumento che gli studenti possono utilizzare per appellarsi ai loro diritti. Siamo noi stessi a mediare rispetto ai problemi che gli studenti ci pongono e, con la nostra rappresentanza, possiamo adire gli organi direttamente competenti.

Quali sono i valori dai quali il vostro circolo trae alimento?

Peppino Impastato e Nelson Mandela sono le colonne portanti del circolo Aut. Come potete vedere, vi sono immagini di questi grandi del passato per tutta la struttura, chiaramente realizzati da noi stessi.

E qual è il prossimo obiettivo di cui si fa portavoce l’organo direttivo?

Il nostro cavallo di battaglia, ciò per cui vogliamo continuare a lottare, è la promulgazione di una legge che riconosca il diritto allo studio. In particolar modo, vorremmo sottolineare che la Sicilia è una regione a statuto speciale, pertanto con ampi poteri legislativi, e non ha ancora emanato alcuna legge in materia.

Quali sarebbero gli effetti dell’approvazione di una legge che riconosca il diritto allo studio?

Per quanto riguarda la scuola, noi ci atteniamo a delle linee guida nazionali. Queste ultime, valevoli per le realtà del nord, mal si adattano alle nostre. Come sappiamo, vi sono problemi in tema di collegamenti (infrastrutture e pendolari), caro libri ed edilizia. Qui a Caltanissetta, l’anno scorso, per esempio, è crollato il tetto di una scuola.

Chiarito il vostro obiettivo principale, quali altre attività portate avanti?

Tutti i libri che vedete alle mie spalle fanno parte del progetto del mercatino del libro usato, il quale è ormai conosciutissimo a Caltanissetta e non solo. Inoltre, collaboriamo con tantissime altre associazioni, come Onde donne in movimento, Arci, consulta femminile, Emergency, No muos, il movimento antirazzista di Caltanissetta e il centro sprar gestito dalla cooperativa Girasoli per l’accoglienza immigrati. Infatti, i ragazzi dello sprar vengono qui la mattina per svolgere le lezioni di italiano e non solo, considerato che il comune non ha concesso gli spazi per tali attività. Abbiamo anche acquistato sedie e tavoli proprio per meglio consentire loro lo svolgimento delle lezioni. Acquisti fatti con risorse economiche provenienti da noi stessi. Noi facciamo anche lezioni peer to peer, nel senso che se qualcuno di noi è più bravo in qualche materia sarà lui a portarla avanti e a condividere le sue conoscenze e viceversa. Inoltre, ogni venerdì si svolge l’incontro per fare il punto e parlare di temi diversi. Quello di questa settimana è il rapporto tra immigrazione e integrazione, uno dei principi portanti del nostro circolo.

Marco Mendola

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