Custonaci, la città dei marmi guarda al futuro e punta sul turismo

(24/07/2018)

Con i suoi 5.600 abitanti Custonaci è sempre stata una realtà importante nota nel Trapanese e non solo. I marmi estratti dalle sue cave hanno decorato palazzi nobiliari e sedi istituzionali. Palazzo Montecitorio e alcuni saloni di San Pietro sono stati impreziositi dalle qualità più pregiate del marmo di Custonaci. Il “perlato di Sicilia” è stato per decenni il biglietto da visita dell’industria marmifera, ma oggi il settore segna una battuta d’arresto. Nonostante l’impegno dell’amministrazione guidata dal sindaco Beppe Bica, confermato per la seconda volta alla guida dell’amministrazione comunale lo scorso 10 giugno, l’instabilità internazionale gioca a sfavore delle esportazioni. Sono i Paesi mediorientali, infatti, i principali clienti del settore, ma la concorrenza iraniana, i dazi imposti dall’Arabia Saudita e la guerra in Iraq e Siria hanno compromesso l’export.

Ecco perché la “mission” dell’amministrazione Bica è quella di puntare su un’altra risorsa, questa sì inesauribile, il turismo. Custonaci è nota per il suo splendido mare, per la vicinanza con luoghi rinomati come Erice, Cornino, le riserve naturali dello Zingaro, di monte Cofano e la grotta Mangiapane di contrada Scurati, che ogni anno ospita uno dei più suggestivi presepi viventi di Sicilia.

Il delicato compito di indirizzare l’economia e lo sviluppo cittadino sul turismo è stato affidato all’assessore Fabrizio Fonte, 43enne giornalista e saggista, animatore culturale trapanese e profondo conoscitore della storia e delle tradizioni locali.

Da poche settimane questa nuova e impegnativa avventura come assessore alla Cultura ed al Turismo di Custonaci, quali sono le potenzialità economiche della città?

Sicuramente un ruolo preminente deve essere  riservato al comparto marmifero, che è il pilastro economico della nostra città. Tra diretto ed indotto, infatti, diverse migliaia di persone vivono grazie ai pregiati marmi siciliani. Tuttavia la crisi dell’export negli ultimi anni ha fatto sì che molta della nostra attenzione sia stata data all’industria turistica. Un Comune che ha un litorale tra i più belli di Sicilia deve obbligatoriamente guardare verso uno sviluppo turistico certamente balneare, ma non solo. Non a caso, abbiamo voluto creare per questa estate un cartellone che spazia dalla musica allo sport, dalla cultura all’enogastronomia e comunque al sano divertimento di chi si trova a trascorrere le proprie vacanze a Custonaci o nei dintorni“.

Ci spieghi meglio questo connubio tra il turismo balneare e gli aspetti culturali.

Negli ultimi anni, grazie al miglioramento dell’accesso al mare, soprattutto durante il giorno, si è avvertito un notevole incremento delle presenze. La rinomata ‘passerella sul mare‘ ha certamente influito nell’accendere i riflettori su di un posto che è tra i più belli dell’intera Isola. Un panorama mozzafiato sulla ‘riserva naturale di Monte Cofano’ e l’alta qualità del mare hanno poi fatto il resto. Ma ovviamente non ci si poteva fermare lì. Ragion per cui si sono elaborate tutta una serie di iniziative collaterali per accompagnare piacevolmente i turisti nelle afose giornate estive. A partire dalle ‘albe arabe‘ presso granaio fortificato islamico che ogni anno raccolgono riscontri più che positivi per l’alta qualità della sua organizzazione, ma anche il ripetersi della rassegna letteraria ‘Baia d’Autore‘, la ‘Settimana dello Sport’, la ‘Spincia Fest’ e da quest’anno lo ‘Street Food‘ con annessi dei cooking show. E molte altre manifestazioni che caratterizzano i mesi estivi dove anche la musica fa la sua parte con diversi spettacoli serali e da quest’anno anche in giro per ogni frazione della città“.

Quanto ha influito sulle presenze turistiche a Custonaci e nella provincia di Trapani più in generale, la vicenda legata all’aeroporto di “Vincenzo Florio” di Birgi? 

“La programmazione è fondamentale, come, del resto, la promozione. Quest’estate ci siamo trovati a dover fronteggiare la vicenda dell’aeroporto di Birgi, che a causa di una maldestra non programmazione, del precedente governo regionale, ha lasciato in balia degli eventi il nostro aeroporto e con esso tutto il territorio. È chiaro che bisogna ripristinare le condizioni che avevano permesso, invece, a tanti operatori turistici di guardare con un discreto ottimismo la crescita dei volumi d’affari delle loro attività”.

E quindi Custonaci con quale stato d’animo guarda al futuro?

“Con fiduciosa speranza direi e la speranza è una condizione dell’anima indispensabile per chi vuole creare impresa, ma è chiaro che ci vogliono anche delle basi solide su cui costruire qualcosa di economicamente importante. I prossimi saranno ancora gli anni della semina e spero, stavolta anch’io, che presto in tanti, soprattutto i giovani, possano ritagliarsi uno spazio nel settore turistico e culturale custonacese”.

Giampiero Cannella

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