AromIblei Don Alfonso, i buoni profumi della Sicilia

Dalla semina al raccolto, fino al confezionamento delle erbe aromatiche. Storia di un’azienda familiare nata “quasi per caso”.
Ci troviamo nelle colline iblee, precisamente tra Giarratana e Ragusa Ibla, in contrada Don Alfonso. E proprio da questa contrada che deriva il nome di un’azienda che, da qualche decennio, si occupa della produzione e vendita delle erbe aromatiche.

Abbiamo incontrato Giuliana Drago, una delle due titolari di “Aromiblei Don Alfonso”.

– Giuliana, insieme a tuo fratello gestisci l’azienda di famiglia, raccontaci com’è nata la vostra attività? “Si tratta di un’azienda a conduzione familiare ed è nata, quasi per caso, nel 1998. Mia nonna, amante dei fiori e delle piantine, un giorno nella sua aiuola vide una pianta di origano che la infastidiva poiché non era una delle sue «creature». Così, chiese a mio padre di toglierla. A quel punto lui, incuriosito dalla piantina, decise di trapiantarla e osservò che stava crescendo bene. Sempre più incuriosito, iniziò a sperimentare facendo dei filari di origano e raccogliendo l’origano selvatico nelle nostre zone circostanti. Soddisfatto dei risultati, iniziò a coltivare origano e a commercializzarlo all’ingrosso. Da lì a pochi anni, studiò il packaging ed il logo per iniziare a venderlo al dettaglio. Avviata la sua attività, decise di allargare la gamma dei prodotti.
– Quali sono, quindi, le erbe aromatiche che coltivate oggi?
“Oltre all’origano, anche l’alloro, la salvia, il rosmarino, il finocchietto in semi e anche il peperoncino”.

– Guardando il vostro espositore, ho notato il «conditutto». Di cosa si tratta?

“Abbiamo il «conditutto» e il «conditutto piccante»: il primo, nato come esperimento, è la combinazione di cinque erbe aromatiche essiccate per insaporire e dare una profumazione particolare alle pietanze; il secondo, invece, vede l’aggiunta del peperoncino e presenta una composizione più grossolana. Il conditutto, il conditutto piccante e l’origano sono i nostri prodotti di punta.

 

– La coltivazione dell’origano, iniziata quasi casualmente, ha dato il via alla nascita di un’azienda che continua la sua attività dopo più di vent’anni. Ma quali sono le fasi produttive?
“L’origano si impianta nel periodo autunnale, solitamente nel mese di ottobre, e lo si fa in due modi: sia tramite semi, sia tramite la divisione di cespi dalla stessa piantina. Una volta attecchita la pianta, si prosegue con la scerbatura rigorosamente manuale per togliere le erbacce infestanti dall’origano. Si continua fino ad arrivare alla raccolta, tramite mezzo meccanico, nei primi di giugno: la macchina falcia l’origano e poi lo lega a mazzi. Successivamente, negli apposti locali, si stende nei vassoi, si ripulisce e si inserisce nel tunnel di essiccazione per eliminare gli eventuali insetti. Dopodiché si passa al confezionamento.

– Quindi una volta ripulito, si procede con le fasi finali. Come si articolano?
“Controlliamo l’origano affinché sia perfettamente integro, poi la fase della pesatura, e dell’imbustamento negli appositi sacchettini. Infine si sigilla e si inserisce la fascetta con il logo.
– Ma le erbe aromatiche, essendo prodotti della terra, possono avere una sorta di “data di scadenza”?
Pianta di origano
“La scadenza è molto relativa perché il nostro prodotto, una volta essiccato, si mantiene integro per almeno 3 anni. Il consiglio è quello di conservarlo al riparo dalla luce per non fargli perdere quel colore brillante che lo caratterizza.
– Dove si possono acquistare le vostre erbe aromatiche?
“Noi siamo fieri perché copriamo gran parte della Sicilia orientale. I nostri prodotti si trovano soprattutto nei supermercati, nelle botteghe, nei negozi di prodotti tipici e forniamo un importante gruppo di distribuzione siciliano. Ma li commercializziamo anche al nord Italia, a Torino e Verona, e abbiamo anche dei clienti in Francia”.
– Un’azienda familiare, avviata da tuo padre e portata avanti da te e tuo fratello. Quali sono i vostri obiettivi e speranze per il futuro? “Con impegno e orgoglio ci impegniamo a mandare avanti questa attività e a non mollare. Trasmettendo l’amore per la terra ai nostri figli, ci auguriamo che loro possano continuare il nostro lavoro per far crescere l’azienda”.

C.T.

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