Identità Zafferana Etnea

Amministrazione

SINDACO

Salvo Russo

In carica dal: 29/04/2019

Deleghe:

Personale – Servizi Sociali -Pubblica Istruzione – Cultura – Polizia Municipale

Sito istituzionale

www.comune.zafferana-etnea.ct.it

Zafferana Etnea, un legame indissolubile con il vulcano

La chiesa madre intitolata alla Madonna della Provvidenza è caratterizzata da una facciata frontale edificata in pietra bianca di Ispica. Appartiene agli anni Trenta del Settecento, ma fu quasi distrutta dal terremoto del 1818 e perciò riedificata nei decenni successivi. Al suo interno si può ammirare una pala d’altare del pittore Giuseppe Sciuti, nativo di Zafferana.

Toponomastica – Il toponimo è di origini incerte; potrebbe infatti derivare dall’arabo, ma più probabilmente si riferisce all’ampia diffusione delle coltivazioni di zafferano nella zona.

Origini – Le origini del borgo sono intrecciate al priorato di San Giacomo, un monastero benedettino di epoca medievale oggi scomparso. Le prime abitazioni dell’attuale paese, tuttavia, risalgono ai primi anni del Settecento, quando all’indomani del disastroso terremoto del 1693 gran parte della Sicilia fu investita da opere di ricostruzione e sistemazione urbanistica. Nel 1792 il paese scampò quasi miracolosamente all’eruzione dell’Etna che coprì di lava, invece, molti terreni e paesi limitrofi.

Il patrimonio monumentale del centro è legato al palazzo comunale ed alla chiesa madre. Nella parte bassa dell’abitato si trova il parco comunale, un tempo conosciuto come Villa Anna, progettato secondo i canoni dei giardini sette-ottocenteschi con una preziosa collezione di camelie e di alberi di alto fusto molto antichi insieme a pergolati, alberi da frutto, balaustre, statue, sedili, gazebi. Al suo interno si può ammirare un palazzo costruito in stile liberty, oggi sede di alcuni uffici comunali.

Architettura Religiosa

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale: Chiesa di Santa Maria delle Grazie, filiale della chiesa madre; Chiesa parrocchiale Maria SS. del Rosario, frazione Fleri; Chiesa parrocchiale San Giuseppe, frazione Pisano Etneo; Chiesa parrocchiale San Vincenzo Ferreri (nuova), contrada Sarro; Chiesa San Vincenzo Ferreri (vecchia), contrada Sarro; Chiesa Santa Maria del Buon Consiglio, contrada Spoligni; Chiesa dell’Annunziatella, contrada Pisanello (diroccata, proprietà privata); Chiesa Sant’Antonio da Padova, contrada Passopomo.

L’economia locale è rimasta ancorata ad alcune produzioni tradizionali, come quelle di miele (qui si produce circa il 15% di tutto il miele prodotto in Italia) e vino, favorita dai terreni vulcanici particolarmente fertili che donano alle uve locali caratteristiche organolettiche pregevoli, tanto che i vini di qualità hanno ricevuto il riconoscimento del marchio DOC. Non mancano poi le coltivazioni arboricole e di ulivi e le produzioni di formaggi; una menzione a parte meritano i funghi, base anche di molti piatti tipici della zona, soprattutto i porcini. La vicinanza all’Etna, il vulcano più alto d’Europa, ha sempre favorito il turismo: durante tutto l’anno è infatti meta di visitatori attratti dalla possibilità di assistere alle attività del cratere o dalle caratteristiche aggregazioni laviche.

in aggiornamento

Musei – Museo del Miele, via Tenente Scuderi, 26/C. Le Miniature della Sicilia, via Cassone.

Biblioteche – Biblioteca Comunale «F. Guglielmino», Palazzina liberty del Parco comunale.

Teatri – L’anfiteatro Falcone e Borsellino è il settore più moderno del Parco Comunale. Il teatro, all’aperto, ospita una ricca stagione di eventi teatrali, musicali e festival. Intitolato alla memoria di Falcone e Borsellino, è composto da una platea a gradoni di forma semicircolare, può accogliere fino a 150 spettatori suddivisi tra i vari settori.

Cinema – Zafferana è stata set cinematografico per Storia di una capinera di Franco Zeffirelli (1993), tratto dall’omonimo romanzo di Giovanni Verga. Molte scene sono state girate nel territorio comunale di Zafferana Etnea, come quelle in cui si vedono la Valle San Giacomo, monte Cugno di Mezzo con il panorama dell’Etna e la Val Calanna con la colata lavica dell’eruzione 1991-‘93.

Sacro e Profano – Tra le manifestazioni religiose è di grande valore la processione che ogni anno ad agosto raggiunge il piccolo altare posto all’entrata del paese nel 1792 per ringraziare la Madonna della Provvidenza, patrona di Zafferana, per aver risparmiato il paese durante la terribile eruzione di quell’anno. Con l’intento di promuovere i prodotti tipici dell’Etna da circa trent’anni si svolge infine l’Ottobrata Zafferanese, durante le domeniche di ottobre, che prevede l’allestimento di circa centotrenta stand gastronomici e dedicati all’artigianato locale disseminati all’interno del centro storico. Durante l’estate, poi, nel parco comunale si svolge Etna in Scena, ricco calendario di eventi teatrali, musicali, letterari e dedicati alla danza. Il Premio letterario “Brancati”, nato nel 1967 promosso da Dacia Maraini, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Vanni Ronsisvalle, si prefigge la commemorazione della vita e delle opere del grande scrittore siciliano Vitaliano Brancati, che riteneva Zafferana Etnea “luogo ideale per dar voce alla sua Ninfa ispiratrice”. L’evento culturale si svolge alla fine del mese di settembre ed è ospitato presso l’Auditorium dell’ex-Collegio “S. Anna”.

Fra i dolci tipici ricordiamo: Zeppole di san Giuseppe, un impasto di farina riso e scorza di arancia fritto, vengono consumate ricoperte di miele e zucchero a velo e cannella; Sciatore, biscotto secco ricoperto di cioccolato; Zeppole di riso, nodi di riso fritti e ricoperti di miele; Foglie da tè, sottili foglie alla mandorla, al pistacchio o alle nocciole; Ossa dei morti, biscotti duri tipici del mese di novembre; Ciambella con l’uovo, tipica del periodo pasquale; Paste di mandorla, ma anche al pistacchio, alle nocciole, all’arancia; Frutta martorana, pasta di mandorla modellata a forma di frutta; Granite e gelati alla mandorla, al pistacchio, alla nocciola; Cannoli siciliani al cioccolato, bianchi, ricotta e pistacchio; Cassatelle di ricotta, la ricotta dolce è aromatizzata con la maggiorana e la cannella. Fra i piatti caldi tipici annoveriamo la Pizza siciliana (A Siciliana), calzone fritto ripieno di formaggio, acciughe sotto sale e altri ingredienti; Arancini, al ragù, al burro e al pistacchio; Pizza e risotti con i funghi porcini; Scacciata, pizza chiusa con ripieno di formaggio, broccoli, olive, pomodoro e carne di maiale.

  • Giuseppe Sciuti (Zafferana Etnea, 26 febbraio 1834 – Roma, 13 marzo 1911), pittore, è ricordato a Zafferana Etnea con un monumento marmoreo (opera dell’architetto Condorelli). Delle sue numerosissime opere si conservano a Zafferana Etnea: Eruzione dell’Etna, olio su tela (1852) – Museo Interdisciplinare Regionale – Catania; L’Addolorata, olio su tela (1852) – Coll. Privata; San Giuseppe col Bambino, bozzetto olio su tela (1852?) – Coll. Privata; Danae e la pioggia d’oro (La Fortuna), olio su rame (1854?) – Coll. Privata; Santa Giuliana in ginocchio, olio su tela (1854?) – Coll. Privata; San Giuseppe col Bambino, olio su tavola (1854) – Chiesa Madre; Ritratto di don Giuseppe Sciuti, olio su tela (1865?) – Coll. Privata; Ritratto d’ignoto, olio su tela (1890?) – Municipio; Con il benessere fioriscono le Arti e le Scienze, olio su tela ad encausto (1898-’99?) – Municipio.
  • Alfio Rapisarda, arcivescovo e nunzio apostolico.
  • Vitaliano Brancati (Pachino, 24 luglio 1907 – Torino, 25 settembre 1954), cui è dedicato il prestigioso premio letterario.
  • Lionardo Vigo Calanna (Acireale, 25 settembre 1799 – 14 aprile 1879), poeta e letterato, proprietario terriero a Zafferana; scrisse un poema popolare sull’eruzione etnea del 1852, che distrusse parte delle sue proprietà.
  • Marica Coco (Catania, 19 settembre 1975), Miss Cinema 1992, attrice.
  • Jacopo Francesco Cavallaro, attore teatrale e cinematografico, ha fatto parte del cast di Il capo dei capi (2007) e di Squadra antimafia – Palermo oggi (2008).
  • Federico De Roberto (Napoli, 16 gennaio 1861 – Catania, 26 luglio 1927), scrittore, soggiornò a lungo a Zafferana Etnea per motivi di salute, dedicandosi alla redazione di guide turistiche e alla fotografia.
  • Rosario Di Bella (Zafferana Etnea, 27 luglio 1963), cantautore.
  • Salvatore Pappalardo (Villafranca Sicula, 23 settembre 1918 – Palermo, 10 dicembre 2006), cardinale. Fu profondamente legato a Zafferana, essendone la sua famiglia originaria.
  • Col. pilota Eugenio Leotta, medaglia d’oro al valor militare
  • Professor Carmelo Navarria, pittore.

Come arrivare

Da Messina in direzione Catania percorrere l’A18 per Giarre. Per chi proviene da Catania in direzione Messina l’A18 per Paesi Etnei oppure l’A18 per Acireale. Le stazioni più vicine sono quelle di Giarre-Riposto ed Acireale. Da Catania a Zafferana Etnea è presente il servizio di autolinee AST; da Catania a Fleri e Pisano Etneo le Autolinee Etna Trasporti; da Acireale a Zafferana Etnea le Autolinee Zappalà & Torrisi; da Giarre a Zafferana Etnea le Autolinee Zappalà & Torrisi. L’Aeroporto di riferimento è quello di Catania-Fontanarossa; i Porti più vicino sono quello di Catania ed il Porto turistico dell’Etna di Riposto.

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