Identità Vizzini

Amministrazione

SINDACO

Dott. Vito Saverio Cortese

In carica dal: 14/06/2017

Deleghe:

Lavori Pubblici – Urbanistica – Servizi Pubblici e Manutentivi – Contenzioso

Sito istituzionale

www.comune.vizzini.ct.it

Giovanni Amore

Deleghe:

Vice Sindaco – Rapporti con il Consiglio Comunale – Politiche Giovanili – Sport – Pubblica Istruzione e Assistenza Scolastica – Servizi Produttivi, Agricoltura, Commercio, Industria e Artigianato – Rapporti con le Associazioni ed il Settore del Volontariato

Dott. Maria Rosa Biondo

Deleghe:

Servizi Sociali e Sanitari – Servizi Demografici – Leva ed Elettorale – Pari Opportunità – Partecipazione

Mario Scalogna

Deleghe:

Bilancio – Finanze ed Efficientamento dei Servizi Comunali – Personale – Sviluppo Economico – Politiche Comunitarie e di Concertazione – Rapporti con le Società Partecipate e l’Unione dei Comuni

Pietro La Rocca

Deleghe:

Turismo e Spettacolo – Beni culturali , Biblioteca, Musei e Archivio – Vigili Urbani – Cimitero – Comunicazione e Trasparenza -Tutela del Territorio e dell’Ambiente

Vizzini, il paese che ispirò Giovanni Verga

in aggiornamento

Toponomastica – L’antico toponimo, di origine greca, è citato da Cicerone nelle Verrine, dove viene menzionato un Bidis Oppidum, poi modificato in Bizini durante la dominazione araba ed in Vizzini in seguito all’arrivo degli Spagnoli.

Origini – La storia del borgo si snoda attraverso varie dominazioni, dai Greci ai Romani fino ai Bizantini ed agli Arabi, ma è durante il Medioevo che il centro assume un assetto politico ed urbanistico più stabile. Nel 1252, infatti, l’imperatore Corrado IV di Svevia concesse al territorio il privilegio di perpetua demanialità, impegnandosi a non cederlo in baronia, anche se nel corso degli anni il borgo subì diversi passaggi di proprietà, riuscendo però a riscattarsi sempre. Dopo alterne vicende storiche, nel XVI secolo il centro abitato si espanse oltre le mura medievali e riuscì ad ottenere molti privilegi, soprattutto durante il periodo di regno di Carlo V sotto il quale ottenne, nel 1540, il privilegio di fregiarsi del titolo di urbs obedientissima. Alla metà del XVII secolo Vizzini fu ceduta da re Filippo IV di Spagna al commerciante genovese Nicoló Squittini. Nel 1693, come altri centri della Val di Noto, fu rasa al suolo da un devastante terremoto che costrinse gli abitanti a ricostruire gran parte degli edifici.

I maestosi palazzi baronali rappresentano pregevoli esempi di architettura barocca, come la basilica di San Vito. La chiesa di San Giovanni Evangelista, sorta sui resti di un tempio pagano dedicato a Bacco e Minerva, offre preziose decorazioni, mentre la chiesetta intitolata a Santa Maria del Gesù e la chiesa di Sant’Agata (edificata intorno al XIV secolo ma ricostruita nel XVIII) conservano una pala d’altare raffigurante il Martirio di Sant’Agata e la cappella barocca dedicata al Sacramento. La chiesa madre intitolata a San Gregorio, infine, conserva un portale gotico normanno risalente al XV secolo. All’interno si possono ammirare varie espressioni d’arte figurativa, a partire da due dipinti realizzati dall’artista Filippo Paladino nei primi anni del 1600 e rappresentanti il Martirio di San Lorenzo e la Madonna della Mercede.

L’economia locale si basa principalmente, oggi come in passato, sullo sfruttamento della pastorizia e dell’agricoltura; si registrano aziende alimentari, calzaturiere e di materiali da costruzione.

in aggiornamento

Musei – In omaggio al grande scrittore Giovanni Verga è stato realizzato il Museo dell’Immaginario Verghiano presso Palazzo Trao, dove sono esposte esclusive testimonianze biografiche dello scrittore come fotografie e manoscritti, ma anche oggetti come la sua macchina fotografica, con la quale immortalò la vita del suo paese. L’attenzione del centro al patrimonio culturale si ritrova anche nel Museo delle Arti presso Palazzo Costa, dove sono esposte opere di arte contemporanea.

Sacro e Profano – Le festività religiose più importanti si svolgono durante il periodo pasquale; è molto attesa, infatti, la Discesa della Madonna Addolorata, portata in spalla dai fedeli. Manifestazioni folkloristiche si susseguono invece ad aprile, quando Vizzini ha modo di rivivere la propria tradizione rurale con la Sagra della Ricotta e del Formaggio. Per tale festa si assiste in piazza alla produzione e mescita della ricotta calda.

La gastronomia rivela le origini del borgo: tipiche sono le cassatelle di ricotta ed i nucatuli (dolci di pasta di mandorle ricoperti di cioccolato), mentre tra i primi piatti spicca, per il suo particolare sapore, la pasta con il finocchietto selvatico che cresce abbondante nelle campagne che circondano il centro abitato.

  • Il borgo è famoso soprattutto per il padre della narrativa verista italiana Giovanni Verga (1840-1922), il quale proprio a Vizzini ambientò le sue novelle più importanti come La lupa, Cavalleria Rusticana (da cui poi Mascagni trasse la celebre opera), il romanzo Mastro Don Gesualdo, Jeli il pastore e Storia di una capinera. Sebbene sia registrato all’anagrafe di Catania, tuttavia molti sostengono che sia nato nel territorio di Vizzini, dove il padre aveva delle proprietà.
  • Gesualdo Costa, chirurgo e deputato al Parlamento italiano

Come arrivare

Vizzini è raggiungibile mediante: l’Autostrada A18, la Strada statale 514, la Strada statale 124 Siracusana, la Strada statale 194 Ragusana. È presente la Stazione di Vizzini-Licodia, il comune è inoltre servito dalla Ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini, si avvale di una stazione della Rete Ferroviaria Italiana sulla linea Catania-Caltagirone-Gela. Autobus: le Aziende AST ed Etna Trasporti garantiscono corse giornaliere di andata e ritorno per Catania, Ragusa e Caltagirone, e per i centri minori come, Lentini, Francofonte, Grammichele, Monterosso Almo, e Buccheri.

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