Identità Villafrati

Amministrazione

SINDACO

Francesco Agnello

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Lavori Pubblici ed Edilizia Scolastica – Risorse Umane – Igiene Pubblica – Polizia Municipale – Protezione Civile e quant’altro non indicato nelle superiore deleghe

Sito istituzionale

www.comunevillafrati.gov.it

Rosalia Costanza

Deleghe:

Vice Sindaco – Casa – Famiglia – Politiche Sociali – Scuola – Istruzione – Coordinamento Organi Istituzionali – Servizi Legali

Antonino Lodovisi

Deleghe:

Bilancio e Risorse Patrimoniali – Sviluppo Locale – Attività Produttive Artigianato – Commercio – Informatizzazione ed Innovazione – Cultura

Rosario Mercante

Deleghe:

Territorio e Ambiente -Viabilità – Gestione Rifiuti ed Energie Alternative – Turismo Sport Tempo Libero

Villafrati, Il paese del frate e del gesso

La riserva naturale orientata Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella è un’area naturale protetta istituita nel 1997, situata nei territori di Cefalà Diana e Villafrati. L’area della riserva include il rilievo carbonatico di Pizzo Chiarastella e la sorgente di acqua termale di Bagni, che in passato sgorgava tra Pizzo Chiarastella, alto circa 700 s.l.m, e Cozzo Cavallo e giungeva sino all’edificio noto come Terme Arabe. L’edificio risulta molto suggestivo, esempio di architettura termale araba, di probabile manifattura musulmana, come testimoniano i resti della fascia decorativa, le forme grafiche e floreali che ornano la parete esterna dei Bagni, a caratteri cufici, tipici della decorazione fatimida. L’edificio termale, di forma rettangolare, include diverse vasche ed è sormontato da una volta ogivale provvista di fori di areazione in terracotta e da un setto murario a tre archi poggiati su delle esili colonnine di marmo con raffinati capitelli in terracotta. Le grosse mura perimetrali interne accolgono delle nicchie, utilizzate probabilmente per deporre gli abiti dei bagnanti o fungere da sauna, secondo lo stile arabo. Presso il Colle di Costa d’Ape e sul fianco di Sud-Est del Pizzo Chiarastella, si rileva la presenza di alcune grotte di interesse archeologico; la più importante è la grotta Buffa, custodisce sepolture di resti umani risalenti all’età eneolitica (3.500 – 2.000 A.C.). Nel versante Sud-Ovest, resti di costruzioni in pietra ed alcuni frammenti di tegole e ceramica, fanno supporre l’esistenza di un antico villaggio composto da capanne con selci. La macchia mediterranea caratterizza l’area; il pizzo Chiarastella è circondato da una vasta prateria e da diverse tipologie di fiori dalla liliacea all’asfodelina, dalla ginestra spinosa all’orchidea. Tra i volatili, sono presenti il Gruccione, la Cappellaccia, la Passera sarda, è inoltre possibile avvistare diverse specie di rapaci diurni e notturni. Sul terreno si incontrano il biacco e la biscia d’acqua, fra i mammiferi, conigli e piccoli roditori impegnati a sfuggire alle battute di caccia di volpi e donnole. La riserva dista da Palermo circa 35 km, ed è raggiungibile imboccando l’uscita per Bolognetta, percorrendo la SP 77 fino alle Terme Arabe risalenti al Basso Medioevo.

Il territorio è stato abitato fin dalla preistoria, come testimoniano i reperti ritrovati sul Monte Chiarastella, località abitata fino all’epoca normanna con il nome di Chifala. Il toponimo attuale deriva palesemente da Villa del Frate, dove villa indica il paese. L’attuale centro abitato sorse, però, alla metà del Settecento per volere della famiglia Filangieri, eredi di Vincenzo Spuches, che nel 1602 aveva ottenuto la licenza di fondare una nuova città. Villafrati si distinse, nel secolo immediatamente successivo, come paese produttore di gesso, con il proliferare dell’attività su base familiare. Nel corso delle principali fasi dei flussi migratori del ‘900, la popolazione si trovò a subire una consistente riduzione alla quale ha però fatto seguito una forte espansione edilizia negli anni ’70, conseguente all’arrivo delle rimesse proprio dei migranti che avevano scelto di trasferirsi in America, in Svizzera e nel Nord dell’Italia nei decenni precedenti.

Centro storico –  Il paese conserva la primigenia struttura a scacchiera e presenta ancora gli edifici originari nell’area del suo centro storico.

Architettura Religiosa

I monumenti sacri più significativi per la storia e l’arte locale sono la chiesa della Santissima Trinità e la Chiesa di Sant’Antonio da Padova del 1745. La prima, fu edificata nell’XVIII secolo, al suo interno si trovano tre tele, una cantoria ed un organo, tutti risalenti alla metà del Settecento. Nota come la porta dei Misteri, l’ingresso della Chiesa Madre è costituito da sei pannelli in bronzo che recano narrazioni di eventi religiosi connessi alla storia del paese.

Architettura Civile

Fra gli edifici civili merita una particolare menzione il Baglio fatto costruire dalla famiglia Filangieri all’epoca della fondazione del paese. Si tratta di un grande complesso residenziale ed amministrativo, dotato di giardini e di un muro di cinta; la Corte principale, a pianta ovale, collega il corso, asse viario di maggiore importanza del paese, agli interni e i corpi destinati all’attività baronale con gli edifici dedicati alla servitù e con l’ingresso secondario di una costruzione adibita a teatro.

Siti Archeologici

  • Grotta Buffa, custodisce sepolture di resti umani risalenti all’età eneolitica (3.500 – 2.000 A.C.)
  • Terme Arabe

L’economia del paese è stata a lungo legata alla produzione di gesso per edifici, attività che vedeva impegnate numerose famiglie del luogo in apposite costruzioni dette carcare. I villafratesi erano quindi detti sciaccalora (da scecchi, cioè asini) perché possedevano numerosi asini per il trasporto del gesso. Ad oggi l’economia si basa invece sull’agricoltura, con coltivazioni di cereali, mandorli, ulivi e viti. Si pratica inoltre l’allevamento di bovini ed ovini, mentre il settore industriale è presente principalmente nella produzione casearia.

in aggiornamento

Teatri – A Villafrati la cultura è essenzialmente teatro. Un continuo susseguirsi di spettacoli anima, infatti, lo spazio teatrale che è stato ricavato all’interno del Baglio settecentesco.

Sacro e Profano – Gli abitanti si ritrovano per le vie del centro in occasione della Festa del Santissimo Crocifisso, che si svolge in settembre. Nel corso delle celebrazioni si può assistere alla Cunnutta di Torci, una processione di devoti in sella a muli e cavalli bardati a festa con ricami, nastri e sonagli. La Festa di San Giuseppe, patrono del paese, si celebra invece il 19 marzo.

in aggiornamento

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Come arrivare

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