Identità Scordia

Amministrazione

SINDACO

Francesco Barchitta

In carica dal: 28/06/2017

Deleghe:

Personale – Lavori Pubblici e Urbanistica – Protezione Civile – Spettacolo

Sito istituzionale

www.comune.scordia.ct.it

Andrea Rocco Calleri

Deleghe:

Vice-Sindaco – Assessore – Bilancio – Patrimonio – Tributi – Pubblica Istruzione – Sport – Società Partecipate – Contenzioso

Sebastiano Catanese

Deleghe:

Verde Pubblico – Ecologia – Viabilità

Giovanna Catalano

Deleghe:

Servizi Socio Assistenziali – Servizi Demografici – Pari Opportunità

Jessica Gulizia

Deleghe:

Turismo – Sport – Attività Culturali – Attività Produttive, Agricoltura, Artigianato e Commercio

Scordia, la città ed il Tufo

Parco Torrente Cava – Grotta del Drago, è una vasta area immersa nella natura che si estende da contrada Pollicino a contrada Montagna, offre piacevoli passeggiate ed ospita numerosi eventi culturali.

Il toponimo deriva probabilmente dal nome della mitica colonia lentinese Scordion (aglio), forse a suggerire la fertilità della terra. La zona fu abitata sin da tempi remoti, come attestano le numerose grotte scavate in età preistorica ubicate sia in località Grotta del Drago che nell’area di Cava. Le popolazioni sicule si mescolarono successivamente con i coloni greci che nel 730 a.C. fondarono Leontinoi ed in seguito Brikinnai, sul colle San Basilio. Nei secoli seguenti quest’area fu interessata anche dalla dominazione romana, da quella bizantina e da quella araba. Civiltà di cui sono rimaste ampie testimonianze, riportate alla luce dagli scavi condotti nel territorio soprattutto per iniziativa degli archeologi Orsi e Lagona. Queste culture sopravvivono in molte tradizioni popolari ancora vive, nonché, in particolare per quanto riguarda le influenze arabe, nei canti di lavoro e di amore locali. Nel XII secolo, durante la dominazione normanna, alcuni documenti storici attestano la cessione di Scordia ai templari. Il casale divenne così possedimento della sede apostolica, a cui rimase fino alla metà del secolo successivo, quando entrò a far parte delle proprietà del nobile catanese Niccolò di Sanducia. Nel 1621, in seguito ad alcune vicende ereditarie passò a Giuseppa Campulo, che lo portò in dote ad Antonio Branciforte, esponente di una potente famiglia siciliana. È a quest’ultimo che si deve gran parte dello sviluppo del centro, legittimato dalla licentia d’habitare ottenuta nel 1628 dall’allora re Filippo IV di Spagna. Il principe di Scordia attirò qui un gran numero di agricoltori dei paesi limitrofi, contribuendo notevolmente alla crescita demografica, allo sviluppo dell’agricoltura, al proliferare dei commerci, all’espansione urbanistica. Nello stesso periodo la coltivazione estensiva di cereali lasciò il posto a quella intensiva di agrumi, che si impose progressivamente come il settore produttivo di maggior rilievo. L’abolizione del sistema feudale, all’inizio dell’Ottocento, diede impulso alla nascita di un ceto di imprenditori agricoli ed al fiorire, nell’ambito di un generale clima di riforme e rinnovamento, di vivaci iniziative culturali mirate all’emancipazione sociale dei cittadini meno abbienti, tra cui si distinsero quelle nel campo dell’istruzione. Con l’unificazione d’Italia, inoltre, anche la tradizionale vocazione commerciale del centro trovò nuovi stimoli e nuovi sbocchi, soprattutto grazie alla realizzazione di importanti reti viarie e di infrastrutture, tra le quali spicca la linea ferroviaria Catania-Caltagirone, che alla fine dell’Ottocento collegò Scordia al capoluogo etneo.

L’impianto urbanistico conserva molto del suo aspetto originario e si sviluppa secondo un disegno di assi perpendicolari che trovano il loro centro, anticamente nucleo politico, nel palazzo dei Branciforte, fondato nel 1628 dal principe Antonio. La cittadina restituisce oggi un’atmosfera molto vivace e giovanile, soprattutto grazie al gran numero di pub, pizzerie, ristoranti, locali di intrattenimento che sono disseminati al suo interno. Non manca, d’altra parte, un ricco patrimonio artistico ed architettonico. Tra gli edifici religiosi si distingue la chiesa madre, intitolata al patrono San Rocco, che conserva al suo interno una statua lignea del Seicento figurante il Santo ed una tela che rappresenta la Madonna del Rosario. Di grande interesse anche la settecentesca chiesa di Santa Maria Maggiore, che vanta al suo interno pregevoli stucchi e numerosi dipinti, come la tela cinquecentesca raffigurante la Vergine col Bambino.

Siti Archeologici

Nei siti di Xirumi-Serravalle e il Casale di Scordia Superior, nel colle San Basilio, sono presenti grotte scavate nella roccia, evidente testimonianza di insediamenti protostorici. Sul colle San Basilio, è stata rinvenuta una cisterna probabilmente di età romana. Alcuni reperti del sito sono esposti presso il museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

Ancora oggi la cittadina rappresenta uno dei principali produttori ed esportatori di agrumi della Sicilia. Nell’area comunale insistono circa trenta aziende adibite alla lavorazione di arance, poi commercializzate anche in mercati molto lontani. Altro comparto produttivo di grande importanza sono le attività artigianali, qui presenti in grande varietà, e le industrie manifatturiere che impiegano diverse centinaia di addetti.

in aggiornamento

Musei – Il Museo Civico Etno-Antropologico ed Archivio Storico “Mario de Mauro”. Fondato alla fine degli anni ‘80 presso la scuola media “Leonardo Da Vinci”, fu in seguito assunto dal Comune e trasferito al piano terra del Palazzo Vecchio, dove è tuttora visitabile. Presenta diverse sezioni; in mostra gli stili di vita degli scordiensi del passato, gli antichi mestieri, le antiche tecniche e tecnologie.

Biblioteche – La Biblioteca Comunale “Giuseppe Barchitta”, fu istituita nel 1968 e inaugurata nel 1982, ha un patrimonio librario di circa 18.000 volumi.

Musica – A Scordia sono presenti due bande musicali: la Banda Musicale “Città di Scordia” e la Banda Musicale “Stesicorea Scordia”, che animano le feste religiose e le manifestazioni folkloristiche della città. Nel giugno 2011, inoltre, è nata la “Stesicorea Junior Band”. È inoltre presente il coro polifonico San Domenico Savio, che svolge numerosi concerti e rassegne quali: la rassegna polifonica internazionale “Laetantes in Choro”, la stagione concertistica internazionale “Musica al Chiostro” e il concerto di Natale “Et incarnatus est”.

Cultura – A Scordia sorge un osservatorio astronomico, il sesto in Sicilia, censito tra gli osservatori amatoriali. Si trova in contrada Salto di Primavera. Vi si svolgono attività didattiche, di fotografia astronomica, incontri e conferenze culturali. È visitabile gratuitamente nei giorni d’apertura.

Sacro e Profano – Scordia è rinomata soprattutto per il suo ricco e particolare calendario di feste tradizionali. Un valore speciale lo rivestono le celebrazioni di carnevale, Pasqua e Natale, nelle quali sopravvivono ampiamente elementi e rituali magici ed animistici propri delle religioni precristiane, che in gran parte ruotano intorno ai miti di Demetra (Cerere per i Romani), Attis, Adone ed Osiride, tutte personificazioni del dio della vegetazione. Come è noto queste feste rappresentano prevalentemente i riti propiziatori tipici delle civiltà agropastorali e sono connessi al ciclo delle stagioni e dei lavori ad esse abbinati da svolgere nei campi. Particolarmente sentite e partecipate sono le celebrazioni pasquali, che culminano nelle tre processioni del Mercoledì Santo, del Venerdì Santo e della Domenica di Pasqua, che hanno per protagonisti i confratelli del Santissimo Crocifisso, di Maria Santissima Immacolata e del Santissimo Sacramento nei loro tradizionali costumi. Il carnevale, festa dichiaratamente pagana, coinvolge tutta la popolazione; numerosi sono i gruppi in maschera ed i carri allegorici che sfilano per le strade del paese inscenando momenti di satira e trasgressione. In primavera, il 19 marzo, ha poi luogo la Festa di San Giuseppe, seguita da tutta la popolazione. Il 16 agosto, infine, si festeggia solennemente il patrono San Rocco.

in aggiornamento

  • Ippolito De Cristofaro, politico, senatore del Regno d’Italia nella XVIII legislatura.
  • Ippolito De Cristofaro figlio, detto don Popò, politico, deputato della Repubblica Italiana, tra i fondatori, al fianco di Luigi Sturzo, del Partito Popolare Italiano e, nel dopoguerra, leader della Democrazia Cristiana locale.
  • Leonardo Ferrulli, sottotenente pilota della Regia Aeronautica, medaglia d’oro al valor militare, deceduto a Scordia il 5 luglio 1943.
  • Domenico Centamore, attore.
  • Paolo Buonvino, musicista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra.
  • Salvo Basso, poeta
  • Francesco Cavallaro, notaio,magistrato, deputato della Repubblica Italiana nella IV Legislatura della Repubblica italiana
  • Di Scordia è il compositore Paolo Buonvino, che si è occupato delle colonne sonore di numerosi film e della composizione dei brani di alcuni artisti di fama nazionale.

Come arrivare

Servizi di autolinea gestiti dall’Interbus e da Molinaro collegano Scordia a Catania, Militello e ad alcuni comuni del calatino; per gli spostamenti in treno ricordiamo che dalla stazione ferroviaria transita la linea che collega Catania a Caltagirone e Gela. L’Aeroporto di riferimento è il Fontanarossa di Catania che dista circa 35 km.

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