Identita Sclafani Bagni

Amministrazione

SINDACO

Giuseppe Solazzo

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.sclafanibagni.pa.it

Maria Lucia Fatima Capuano

Deleghe:

Servizi sociali – Pubblica istruzione e cultura – Pari opportunità – Politiche giovanili – Turismo, sport e spettacolo

Laura Leone

Deleghe:

Lavori pubblici – Urbanistica e territorio – Servizi cimiteriali – Patrimonio – Agricoltura e foreste – Attività produttive e protezione civile

Giuseppe Leone

Deleghe:

Affari generali – Personale – Trasparenza – Comunicazione istituzionale – Servizi informatici – Innovazione tecnologica – Sviluppo economico

Sclafani Bagni, le Terme delle Madonie

Il Parco delle Madonie è un Parco naturale regionale istituito il 9 novembre del 1989; comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni). Comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina; ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane e, in particolare, gran parte di quelle presenti solo in Sicilia come l’Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli. Per quanto concerne la fauna sono presenti oltre il 50 % delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più del 50 % delle specie di invertebrati siciliane. Grazie al notevole interesse geologico legato al complesso montuoso madonita, dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di venti parchi geologici e non, europei. Il sito è stato inserito nella lista dei Geoparchi mondiali UNESCO il 17 novembre 2015.

L’attuale stabilimento termale di Sclafani Bagni fu costruito nel 1857 sui resti di un precedente impianto distrutto da una frana. Si tratta dell’unica struttura di questo tipo presente nel Parco delle Madonie. L’acqua, considerata curativa, nasce alle pendici del monte sul quale poggia il paese ad una temperatura di 36°. Oggi è di proprietà del Comune.

L’origine del nome risale al greco esculapii fanum (sacro ad Esculapio), che durante la dominazione araba si trasformò in isqlafinah. Secondo la Cronaca di Cambridge e secondo fonti arabe, nel 938 Sclafani fu al centro delle tensioni tra alcune tribù arabe che si contendevano il possesso dell’isola. In seguito all’arrivo dei Normanni il borgo passò sotto il controllo di Giordano, figlio del conte Ruggero. Durante la prima parte del Trecento la zona appartenne a Matteo Sclafani, conte di Adernò, che si impegnò nella costruzione della cinta muraria e nell’allargamento urbanistico del nucleo abitato. Durante la metà del XV secolo fu uno dei centri più attivi nella lavorazione della lana. Nel XVI e nel XVII secolo le continue cessioni di terreni causarono un ridimensionamento del feudo; in questo periodo aumentò sensibilmente il peso delle confraternite nella vita sociale. Durante l’ultima fase del regime feudale il borgo fu proprietà della famiglia Toledo. Nel 1953 all’originario nome di Sclafani fu aggiunta la parola Bagni, legata alla presenza in questa zona di impianti termali.

Nel patrimonio monumentale del borgo spicca la chiesa madre di Santa Maria Assunta, che conserva un sarcofago di epoca romana ricco di bassorilievi incentrati sul culto di Dioniso. Altri siti degni di rilievo sono la chiesa di San Giacomo, considerata uno degli edifici più antichi del paese, la chiesa di San Filippo, le rovine del castello normanno ed il complesso barocco della Badia.

Le principali attività economiche del paese sono costituite dall’agricoltura e dall’allevamento; le colture più importanti sono il grano, la frutta, le olive, le mandorle e l’uva. La zona è poi conosciuta, oltreché per le terme, anche per la produzione di ottimi formaggi.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – La festività più seguita dalla popolazione è quella dell’Ecce Homo, patrono della città, in programma l’ultima domenica di giugno. Il 19 marzo si celebra San Giuseppe, con una processione accompagnata da fiaccole costruite con liane.

Tra i piatti tipici va ricordata la pignolata, una pasta preparata con sarde e finocchio selvatico.

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Come arrivare

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