Identità Santa Margherita di Belice

Amministrazione

SINDACO

Avv. Francesco Valenti

In carica dal: 12/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.santamargheritadibelice.ag.it

Giacomo Abruzzo

Deleghe:

Agricoltura – Zootecnia – Viabilità- Decoro e Arredo Urbano – Verde Pubblico – Politiche e Tutela Ambientali

Salvatore D'Aloisio

Deleghe:

Pubblica Istruzione – Servizi ed Edilizia Scolastica – Sport ed Edilizia Sportiva – Attività Produttive – Innovazione Tecnologica – Servizi a Rete – Protezione Civile

Maurizio Marino

Deleghe:

Lavori Pubblici – Urbanistica – Ricostruzione – Patrimonio – Comunale: Gestione, Valorizzazione e Manutenzione

Rosa Scarpinata

Deleghe:

Politiche Sociali e Giovanili – Pari Opportunità – Attività Culturali, Turismo e Spettacoli – Edilizia Economica e Popolare

Santa Margherita di Belice, da Corbera al Gattopardo

Palazzo Filangeri di Cutò, meglio conosciuto come Palazzo Gattopardo oggi sede del Municipio, del Museo del Gattopardo, dell’Istituzione Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa e del Teatro Sant’Alessandro. Adiacente al palazzo, sorge ancora oggi la Villa del Gattopardo, un giardino con alberi secolari, realizzato sul finire del secolo XVII, mirabilmente descritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa in I ricordi d’infanzia. La villa occupa un’area di circa 4.100 mq. ed è di forma rettangolare. All’interno vi sono quattro fontane, prive delle sculture, due a forma di quadrifoglio, di cui una posta all’incrocio dei due viali centrali e l’altra collocata vicino alla scala di Leopoldo, che unisce il palazzo al giardino, una grande di forma circolare con al centro un isolotto ricco di piante in un’ampio piazzale su cui confluiscono i viali secondari ed una piccola di forma rettangolare definita dei “bambù” per la vicinanza di tali piante. Da un rilievo redatto dal Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo sono state individuate 86 tipi di piante di cui 15 specie rare. Sono presenti piante di ligustri, palme di diverse specie, araucarie, pini, lecci, un boschetto di bambù e le noline, specie che difficilmente si trovano nei giardini e nei parchi siciliani.

Tracce dei primi insediamenti umani risalgono al periodo della conquista sicana della zona, come testimoniano i manufatti ed i reperti bronzei databili al neolitico. In passato il paese era conosciuto come Santa Margherita, nome al quale fu poi aggiunto il sostantivo di Belice, per indicare la sua vicinanza con l’omonimo fiume. Il territorio subì diverse influenze ed altrettante dominazioni: prima gli Arabi, che in quei luoghi edificarono il casale di Manzil-al-Sindi, segno della loro cultura e della loro tradizione, poi nell’XI secolo i Normanni che esposero il territorio ad una serie di cambiamenti e ad una fase di cristianizzazione. Tuttavia, il borgo vero e proprio fu fondato intorno al 1572 dal barone Antonio Corbera che lo edificò proprio sui resti dell’antico casale arabo. Al barone Corbera succedettero i principi Filangeri, che con la costruzione di diversi edifici diedero nuovi impulsi alla città favorendo anche un significativo aumento della popolazione. Dell’importante famiglia dei Filangeri sono tre i viceré di Sicilia: Alessandro I, Alessandro II e Nicolò I; quest’ultimo intorno al 1812 ospitò nel Palazzo di Santa Margherita, per circa tre mesi, il re Ferdinando III (poi Ferdinando I delle Due Sicilie) insieme alla regina Maria Carolina ed al principe Leopoldo di Borbone. Nel 1968 Santa Margherita di Belice, come tutte le terre appartenenti all’omonima valle, fu colpito da un terribile terremoto e completamente ricostruito.

Il patrimonio monumentale del borgo è costituito da pregevoli esempi di architettura sacra come la chiesa madre, ma anche civile come Palazzo Filangeri, uniche strutture architettoniche ancora oggi visibili e risalenti entrambe al XVII secolo, fonti inestimabili di storia ed importanti attrattive turistiche. Palazzo Filangeri di Cutò, meglio conosciuto come Palazzo Gattopardo è stato quasi completamente distrutto durante il terremoto, in seguito parzialmente ricostruito è oggi la sede del Municipio, del Museo del Gattopardo, dell’Istituzione Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa e del Teatro Sant’Alessandro.

L’economia locale si basa su un’importante produzione vitivinicola; negli ultimi anni il panorama produttivo ha subito un radicale rinnovamento grazie alla valorizzazione di alcune etichette locali come il nero d’Avola ed il Grecanico e la stessa introduzione di vitigni pregiati come il merlot, il cabernet e lo chardonnay. Molto fiorente è inoltre la produzione di olio. Le varietà maggiormente coltivate sono la “Biancolilla”, la “Cerasuola”, la “Giarraffa” e la “Nocellara del Belìce”; da quest’ultima si ricava un olio corposo ma allo stesso tempo, indispensabile componente della dieta mediterranea. Altro prodotto di spicco il fico d’India: il panorama varietale è ristretto a tre tipologie con gusti sensibilmente diversi tra loro ovvero la gialla detta Sulfarina, la rossa detta Sanguigna, la bianca chiamata anche Muscaredda.

Evoluzione demografica – Dal 1861 ad oggi,  la popolazione non ha registrato notevoli differenze. Nel 1861 si registravano 7.474 residenti e se nel 1911 si raggiunge il picco storico con 8.494 residenti, in seguito si assiste ad un’inversione di tendenza che porta a registrare nel 2011, un secolo dopo, 6.544. Ad oggi la popolazione si mantiene intorno alle 6.000 unità.

Musei – La cittadina deve la sua notorietà allo scrittore palermitano Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896-1957), celebre autore de Il Gattopardo e dei Racconti che, ispirato dai ricordi della sua infanzia trascorsa nella casa di campagna, ha immortalato la vita e le emozioni di quegli anni, regalando uno scorcio di Santa Margherita assolutamente suggestivo. Il palazzo nobiliare, oggi noto come Palazzo del Gattopardo, è divenuto nel corso degli anni una vera e propria attrazione turistica. Nel Museo del Gattopardo sono conservate le riproduzioni dell’originale manoscritto e dattiloscritto del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa mentre nel Museo della Memoria sono esposte centinaia di fotografie che raccontano com’era la vita nei paesi della Valle del Belice prima del devastante terremoto del 15 gennaio 1968.

Biblioteche − Biblioteca comunale in via Regione Siciliana n. 20 e Biblioteca Belluno in via Pordenone n. 8.

Sacro e Profano – Ad ottobre si svolge la Sagra del Fico d’India, frutto che in questo territorio è coltivato nelle sue tre varianti gialla, rossa e bianca. La Festa del Santissimo Crocifisso si svolge durante la prima domenica di maggio in onore del SS. Crocifisso. E’ una delle più importanti e solenni celebrazioni religiose. La Scinnuta di la Cruci è un momento di partecipazione straordinaria dei fedeli che si raccolgono all’interno della Chiesa Madre. A Santa Margherita di Belìce si svolge la fiera più importante di tutto l’hinterland: la Fiera di Settembre (3-4-5), che tra le altre cose è dedicata anche al patrimonio zootecnico del territorio. Durante tale fiera si svolge la Mostra “La Pecora Valle Del Belìce”. Nel corso della fiera, il 4 settembre, viene celebrata la festa di Santa Rosalia, patrona del paese. Degno di nota il Premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa. L’intento del Premio è quello di cogliere nella produzione letteraria i temi della pace e della convivenza dei popoli. La cerimonia di premiazione si svolge ogni anno nella prima settimana di agosto.

 

Fra i prodotti tipici locali, oltre all’olio, il vino e il fico d’india, si ricordano:

  • la vastedda della Valle del Belìce, un formaggio fresco a pasta filata prodotto dal latte ovino intero ad acidità naturale di fermentazione. Questo pregiatissimo formaggio si ottiene dal latte della pecora Valle del Belìce; una razza ovina che conta circa 60 mila capi, ottenuta da una selezione nel corso dei secoli, ed allevata nell’omonima valle;
  • il Belicino è un formaggio prodotto con latte di pecora della Valle del Belice e oliva Nocellara del Belice (DOP) e rientra nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) stilato dal ministero delle politiche agricole e forestali (Mipaaf).
  • Beniamino Gulotta (1901-1980), matematico
  • Giuseppe Montalbano (Santa Margherita di Belice, 10 giugno 1895 – 29 ottobre 1989) è stato un politico italiano. Deputato alla Consulta Nazionale, all’Assemblea Costituente e all’Assemblea regionale siciliana.
  • Gaspare Saladino (Santa Margherita di Belice, 29 novembre 1930) è un politico italiano.
  • Giuseppe Traina (Santa Margherita di Belice, 11 dicembre 1889 – 9 febbraio 1958) è stato un politico italiano.

Come arrivare

in aggiornamento

Back to top button