Identità Sant’Alessio Siculo

Amministrazione

SINDACO

Nunzio Giovanni Foti

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.santalessiosiculo.me.it

Francesco Biagio Santoro

Deleghe:

Vicesindaco – Lavori Pubblici,Urbanistica e Territorio – Igiene e Sanità – Pubblica Istruzione – Cultura – Bilancio e Tributi – Viabilità – Polizia Municipale – Personale – Sport  Comune di Sant’Alessio Siculo

Alessandra Marisca

Deleghe:

Giuseppe Pasquale

Deleghe:

Servizi Social – Formazione – Pari Opportunità – Politiche Giovanili

Sant’Alessio Siculo, il Castello sul mare

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Per la sua posizione strategica fu sottoposto nel corso della storia a numerose dominazioni. Noto sin dai tempi della Magna Grecia come Arghennon Akron (Capo d’Argento), fu ribattezzato dai Romani Promontorium e dagli Arabi Ad Darja (La Scala), fino alla venuta dei dominatori Normanni. È stato feudo di molte famiglie, l’ultima delle quali è stata quella dei Paternò Castello.

Il centro abitato, originariamente sorto intorno al castello (XI secolo), è caratterizzato da alcune opere di interesse storico, artistico ed architettonico: tra queste c’è Villa Genovesi, costruita nell’Ottocento, che ospita mostre periodiche e custodisce, in maniera permanente, tre reperti archeologici del I secolo d.C. rinvenuti nei fondali antistanti Capo Sant’Alessio: un’anfora nordafricana, un’anfora a fondo piano ed un ceppo d’ancora. La dependance ospita la biblioteca comunale. Sono degni di nota i resti archeologici disseminati nei diversi quartieri del paese: in quello di Santa Margherita si trova un edificio che conserva alla sommità della sua facciata un’opera raffigurante il simbolo della Trinacria cinta da cornucopie; u quartieri i Menzu può, dal canto suo, vantare un portale del XVII secolo ed un arco in pietra arenaria del 1770; al centro del quartiere di Sant’Alessiu Vecchiu, infine, si può visitare la chiesa del Carmelo, costruita nel Seicento in onore della Santa patrona, la Madonna del Carmelo. Il castello di Sant’Alessio, fortezza araba del X secolo, con la sua torre di guardia a picco sul mare nel corso dei secoli è stato sottoposto a diverse ristrutturazioni da parte dei dominatori che si sono succeduti nell’isola, attratti dalla sua posizione strategica. Particolarmente suggestiva è la visione del castello dal mare e da Capo Sant’Alessio; non è aperto al pubblico per visite all’interno, poiché di proprietà privata.

L’economia locale si basa soprattutto sulla pesca; caratteristica quella delle costardelle. Gran parte dell’artigianato locale ruota intorno a tale attività producendo barche, reti, nasse ed attrezzature. Sopravvive anche la tradizionale attività del ricamo e del punto croce, legata all’allevamento del baco da seta, favorito dalla coltura dei gelsi. Oltre alla pesca ed all’artigianato, l’economia si alimenta essenzialmente col turismo: negli ultimi anni sono cresciute strutture ed imprese del settore. Importanti poi le colture di olive, uva ed agrumi.

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Sacro e Profano – Alla Madonna del Carmelo è dedicata una tradizionale festa che si svolge il 16 luglio, finanziata anticamente dalla comunità dei pescatori, i quali investivano buona parte del guadagno accumulato durante l’anno per celebrare la ricorrenza.

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Come arrivare

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