Identità Sant’Agata di Militello

Amministrazione

SINDACO

Bruno Mancuso

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Programmazione Negoziata – Strategie di Sviluppo Economico e Locale -Servizi e Rapporti Sovra Territoriali

Sito istituzionale

www.comune.santagatadimilitello.me.it

Calogero Pedalà

Deleghe:

Vice Sindaco – Manutenzione e Servizi in Rete – Verde Pubblico, Ambiente ed Ecologia – Servizi Cimiteriali – Protezione Civile – Autoparco – Agricoltura e Zootecnia – Edilizia Economica e Popolare – Contrade – Commercio, Artigianato e S.U.A.P. – Cooperazione, Pesca e Attività Produttive

Antonio Scurria

Deleghe:

Bilancio – Finanze – Patrimonio – Economia e Tributi -Demanio – Provveditorato – Affari Generali e Contenzioso – Trasparenza e Comunicazione – Sport, Turismo e Spettacolo – Cultura, Beni Culturali e Tempo Libero – Efficientamento Energetico – Servizi Informatici – Servizi Demografici e Semplificazione Normativa

Ilaria Pulejo

Deleghe:

Politiche Giovanili – Servizi alla Persona e Disabilità – Diritti di Cittadinanza – Pubblica Istruzione – Asilo Nido – Infanzia – Pari Opportunità – Rapporti con le Associazioni

Achille Befumo

Deleghe:

Rapporti col Consiglio Comunale – Personale – Edilizia Privata e S.U.E. – Lavori Pubblici ed Infrastrutture – Pianificazione Urbanistica e Difesa del Suolo – Igiene e Sanità – Urp -Sicurezza sui Luoghi di Lavoro

Sant’Agata di Militello, dalle fiere di bestiame all’arte contemporanea

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Gli insediamenti più antichi della zona sono stati rinvenuti nei pressi delle frazioni montane, popolate dal paleolitico superiore fino all’età del bronzo; l’area fu poi abitata dai Siculi fino ad essere progressivamente ellenizzata. All’arrivo dei Romani, con la costruzione della strada consolare Valeria, la zona di Sant’Agata brulicava di piccoli centri rurali. Dopo la caduta dell’Impero, tra il V ed il IX secolo d.C., gli insediamenti si spostarono verso la montagna, data l’insicurezza della zona costiera. Sotto la dominazione normanna il territorio conobbe un periodo di sviluppo fino a divenire feudo dell’aragonese Garcia Sancio de Esur; questi fece erigere in prossimità della costa una torre per comunicare con l’avamposto di Militello. Alla metà del 1600 i Gallego, signori del paese, fecero edificare il castello attorno alla torre preesistente e promossero il popolamento della marina: l’attuale centro urbano iniziò così a prendere forma. Un secolo dopo fu istituita la prima Fiera Commerciale, che crebbe di prestigio nell’Ottocento, attestando l’importanza del borgo nel circuito degli scambi. Nel 1839 la città rivendicò la propria autonomia amministrativa da Militello, ottenendola nel 1857. Alla fine del secolo fu costruita la ferrovia che, assieme alla Regia Strada Consolare (Messina-Palermo), costituì un importantissimo asse di collegamento con le due città. Durante il primo sessantennio del Novecento, Sant’Agata conobbe una forte emigrazione, ma anche importanti opere edilizie: le scuole, il carcere, la colonia, il macello, il teatro, il campo sportivo e, successivamente, l’ospedale circoscrizionale e ben cinque sale cinematografiche.

Simbolo del paese è il castello Gallego, edificato e rimaneggiato in più fasi; il complesso si articola attorno ad un ampio cortile quadrato sul quale affaccia il piano terra, gli ambienti della guardia, i magazzini e le scuderie. Il centro storico offre altri esempi di architettura sette – ottocentesca come i palazzi signorili Faraci, Bianco e Gentile. In prossimità della marina si trova l’arco di Sant’Agata, detto Porta di Mare, forse sede del primo edificio religioso della città, dedicato alla patrona del borgo.

Fin dall’Ottocento Sant’Agata è stata un importante centro commerciale, forte di un’economia molto diversificata. Mentre sulla costa prevalgono gli agrumeti e diverse varietà di alberi da frutto, nella zona collinare sono molto diffusi gli ulivi; in pianura è praticato l’allevamento bovino, mentre quello ovino è più diffuso nelle frazioni montane. Il settore turistico, poi, si sta sviluppando nella zona prospiciente il mare, accanto alla tradizionale attività peschereccia e commerciale. Le attività di carattere artigianale si occupano di prodotti legati alle olive ed ai limoni; Sant’Agata è infatti sede di un importante consorzio agrumario.

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Musei – Di notevole interesse per la zona, il Museo Etno-antropologico dei Nebrodi, articolato in tre sezioni: La Donna ed il Lavoro Femminile; La Vita ed il Lavoro Pastorale e Contadino; Il Folklore ed il Sentimento Religioso. Presente la Pinacoteca d’Arte Contemporanea Nino Franchina, all’interno del Castello Gallego. Comprende una collezione di circa 70 opere, donate dall’artista Nino Santomarco. La struttura museale è dedicata a Nino Franchina (1912-1987) scultore di origine santagatese e figura assai significativa nell’arte del Novecento italiano.

Sacro e Profano – La Fiera Storica, di origini medievali e fondazione settecentesca, è la manifestazione principale di Sant’Agata di Militello; ha rilevanza regionale e vi si tiene un importante mercato del bestiame. Si svolge nei giorni 14 e 15 dei mesi di aprile e novembre; è un grande raduno di mercanti e compratori. Come in passato, è importante crocevia per l’artigianato e per le produzioni locali, oltre che per operatori di tutti i settori. Il mercato del bestiame (capi ovini, suini, bovini ed equini) è ancora molto attivo e gli animali vengono esposti con particolari bardature per richiamare l’attenzione degli acquirenti. Un’altra ricorrenza importante è la festa patronale, dedicata a San Giuseppe, che si svolge il 19 marzo. La Biennale d’Arte Contemporanea di Sant’Agata è un osservatorio importante sull’Universo delle arti figurative. Inaugurata nel 1987, nelle diverse edizioni ha contribuito alla diffusione ed approfondimento dei linguaggi che hanno caratterizzato il XX secolo: il neoclassicismo, il neo-espressionismo, l’informale e la linea neoromantica.

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Come arrivare

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