Identità San Michele di Ganzaria

Amministrazione

SINDACO

Giovanni Petta

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Polizia Municipale – Protezione Civile – Bilancio

Sito istituzionale

www.comune.sanmichelediganzaria.ct.it

Michele Giongrandi

Deleghe:

Vicesindaco – Servizi Sociali – Sanità e Igiene Pubblica – Personale – Rapporti Istituzionali – Rapporti con il Consiglio Comunale – Rapporti con le Associazioni – Politiche Comunitarie – Immigrazione

Luigi Salvatore Nativo

Deleghe:

Lavori Pubblici -Urbanistica – Verde Pubblico – Servizio Idrico Integrato-Servizi Cimiteriali- Ambiente – Patrimonio – Politiche Agricole

Maria Rachele Milazzo

Deleghe:

Pari Opportunità – Servizi Demografici – Sport Turismo e Spettacolo – Politiche Giovanili – Pubblica Istruzione

San Michele di Ganzaria, fondato dagli Arabi, conservato dai Gravina

Unico esempio in Sicilia dello stile gotico-cistercense, la chiesa madre di San Michele fu costruita nel XIII secolo. Arricchita nella prima metà dell’Ottocento, custodisce all’interno una statua marmorea raffigurante San Michele, un secentesco fonte battesimale ed un bel crocefisso ligneo del XIV secolo.

Il nome lega la sua etimologia alla chiesa di San Michele e, probabilmente, al termine arabo hianzaryak (cinghialeria) che, se confermato, rimanderebbe alla presenza di questi animali, i quali un tempo popolavano diffusamente la zona. Fondato dagli Arabi, il borgo dopo alterne vicende storiche entrò nei possedimenti degli Angioini, mentre dal Quattrocento passò sotto l’egida del casato dei Gravina, che legò a lungo le sue sorti. Nel 1534 il barone Antonio Gravina concesse la terra ad una colonia di esuli greco-albanesi guidati da Nicola Bisulca e da Antonio Famiglia. Nel 1625 Filippo IV nominò Giovanni Gravina primo duca di San Michele di Ganzaria.

I Gravina fecero costruire un castello, di cui rimane solo parte dei muri perimetrali, in piazza Umberto I. Nella vicina piazza Vittorio Emanuele invece si trova l’ex palazzo comunale, edificato nel primo Novecento in stile medievale. Poco lontana è la chiesa del Rosario: il tempio, edificato nel Cinquecento, fu ricostruito due secoli dopo e si caratterizza per il portale d’ingresso ad arco. Al 1880 risale invece la fontana di via Roma, costruita su disegno di Giambattista Nicastro.

L’economia locale si basa principalmente sullo sfruttamento delle risorse agricole, soprattutto cereali, uva ed olive, ma sono altresì presenti allevamenti ovini, bovini, caprini ed equini. Nella zona inoltre operano laboratori per la lavorazione del legno ed alcune aziende alimentari per la trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – Ai prodotti tipici sono dedicate due feste: la Sagra della Ricotta e la Sagra dell’Olio e del Vino. Gli abitanti si ritrovano per le vie del centro anche a settembre, in occasione delle celebrazioni religiose che si svolgono in onore del patrono San Michele Arcangelo.

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  • Elio Lambertino, musicologo.
  • Mons. Giuseppe Orrigo (n. 01.06.1918 – dec. 19.11.2008), cappellano militare capo nella Polizia di Stato, prelato d’onore di Sua Santità nonché autore di numerose opere di interesse storico.

Come arrivare

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