Identità San Giovanni Gemini

Amministrazione

SINDACO

Dott. Carmelo Panepinto

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.sangiovannigemini.ag.it

Geom. Biagio Lupo

Deleghe:

Vice Sindaco – Urbanistica – Attività Produttive, Artigianato, Commercio e Agricoltura – Pubblica Istruzione

Dott. Calogero Barbasso

Deleghe:

Politiche Sociali e Giovanili – Pari Opportunità

Francesca Russotto

Deleghe:

Lavori Pubblici – Manutenzioni Impianti – Viabilità – Verde Pubblico

Avv. Antonio Pellitteri

Deleghe:

Finanze e Bilancio – Politiche Comunitarie – Sport, Turismo e Spettacolo

San Giovanni Gemini, i Santi e le loro feste

in aggiornamento

L’origine del nucleo antico risale al 1451, quando il paese fu fondato per volere di Federico I Abetellis, conte di Cammarata. Nel secolo successivo l’aumento della popolazione fu incrementato da Don Ercole Branciforte, che si preoccupò anche di delimitarne chiaramente il territorio poiché questo andava a confondersi con il centro vicino di fondazione araba, Cammarata. L’aggiustamento del confine fu oggetto anche delle cure del conte Luigi Moncada, signore di San Giovanni. L’intrusione reciproca tra i due centri è testimoniata dall’etimologia del nome, che in un primo tempo risultava essere appunto San Giovanni di Cammarata, nome che si spiegherebbe però anche con la vicinanza con l’omonimo ed imponente monte.

Nel centro storico, articolato su maglia ortogonale, spiccano pregevoli esempi di architettura sacra come la chiesa madre dedicata a San Giovanni, del XVI secolo, che subì gravi danni nel 1760 a causa di una frana, ragione per cui fu ampiamente restaurata nel XIX secolo, ed il grazioso belvedere, dal quale è possibile ammirare un ampio panorama proiettato su Cammarata e le valli intorno. Nei dintorni sorgono il santuario della Madonna dell’Olio, meta di pellegrinaggi soprattutto nel periodo pasquale, ed il santuario di Santa Rosalia alla Quisquina, eretto nel 1760 intorno alla grotta dove visse nel XII secolo in penitenza Rosalia, figlia del conte Sinibaldo, che preferì alle ricchezze della sua famiglia quelle della vita religiosa.

Centro agricolo che vanta una ricca produzione di cereali, agrumi ed olive, il paese ha recentemente visto affiancarsi all’economia una serie di attività relative al commercio ed alla piccola industria che hanno innescato un processo di rapida e caotica espansione dell’abitato.

in aggiornamento

Biblioteche – Biblioteca comunale, via Omero.

Sacro e Profano – La più importante manifestazione popolare, anche per le analogie riscontrabili con la celebrazione di Santa Rosalia a Palermo, è la Festa del Carro di Gesù Nazareno, che si svolge la seconda domenica di giugno. Fiori e musica decorano le vie del paese, come fossero un palcoscenico teatrale. Il cuore della processione è una torre-carro in legno, alta una ventina di metri, che ospita un’orchestra. La struttura è posta su una sorta di barca trainata da quattro buoi e si avvale del sostegno di funi ben tirate dai fedeli in processione.

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Come arrivare

in aggiornamento

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