Identità Roccavaldina

Amministrazione

SINDACO

Salvatore Visalli

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.roccavaldina.gov.it

Dott.ssa Simona Pollino

Deleghe:

Vicesindaco – Rapporti con le Frazioni – Arredo Urbano – Turismo – Sviluppo economico – Rapporti con le Istituzioni Scolastiche

Avv. Rosa Duca

Deleghe:

Cultura – Servizi Sociali – Sanità – Politiche Giovanili

Nicola Abate

Deleghe:

Protezione Civile – Decoro Urbano – Acquedotto – Servizi Cimiteriali – Autoparco Mezzi Comunali

Roccavaldina, Il castello e la “farmacia”

Di grande fascino il Castello di Roccavaldina, formato da due complessi distinti. Il primo, di origine normanna, è una fortezza di tipica configurazione medievale con due torri fortificate. L’altro, cinquecentesco, è un imponente palazzo aggiunto al nucleo originale del castello, un tempo adibito ad abitazione dei Valdina ed attribuito all’architetto fiorentino Camilliani. Oggetto di studio, per la sua particolarità, è la merlatura: guelfa sul prospetto principale, ghibellina sui laterali.

Conobbe le dominazioni romana, araba e normanna, finché nel Cinquecento divenne proprietà della famiglia dei Valdina, da cui prende il nome. I Valdina costruirono il castello ed intorno ad esso si riorganizzò l’intero abitato, che era stato colpito da un rovinoso terremoto all’inizio del XVI secolo. All’indomani dell’Unità d’Italia, il paese attraversò una fase di forte sviluppo: numerose le infrastrutture realizzate in quel periodo come l’acquedotto, la rete fognaria ed il sistema di illuminazione.

La storia di Roccavaldina è testimoniata da importanti monumenti come il convento dei cappuccini, del XVII secolo, con chiostro e cappella in pietra, dallo stile architettonico essenziale. Di recente il convento è stato restaurato ed il parco esterno è ora adibito a luogo di aggregazione sociale e sede di manifestazioni culturali. Non distante dal convento troviamo la chiesa della Madonna della Catena, edificata intorno all’Anno Mille, che custodisce al suo interno uno splendido altare in muratura sovrastato da un grande quadro della Madonna della Catena, un quadro della Pietà del XVI secolo, un grande crocefisso ligneo del XVIII secolo ed un’acquasantiera in marmo del XVI secolo. La chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari, di epoca romano bizantina, fu ricostruita negli ultimi decenni del Cinquecento dopo il crollo avvenuto in quello stesso secolo. La ricostruzione della torre campanaria fu opera dell’architetto fiorentino Camilliani.

L’economia locale si basa sull’agricoltura, in particolare sulla coltivazione di grano, pesche, agrumi, olive, uva da vino; tra le lavorazioni artigianali è molto importante quella del ferro.

in aggiornamento

È da segnalare la presenza di un’antichissima farmacia del Cinquecento, la Bottega dello Speziale, all’interno della quale sono esposti strumenti rinascimentali per la preparazione dei farmaci e numerose anfore, fiaschi, vasi, raffiguranti scene bibliche e mitologiche.

Sacro e Profano – In onore del patrono, San Nicola di Bari, ogni 6 dicembre ha luogo una processione con il simulacro del Santo, che culmina nella piazza principale ove viene consumato un tradizionale convito a base di prodotti locali.

in aggiornamento

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Come arrivare

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