Identità Roccamena

Amministrazione

SINDACO

Giuseppe Palmeri

In carica dal: 29/04/2019

Deleghe:

Sport, Spettacolo e Turismo – Servizi Sociali e Personale

Sito istituzionale

www.comune.roccamena.pa.gov.it

Giuseppe Foto

Deleghe:

Bilancio − Attività Produttive (Agricoltura, Artigianato e Commercio)

Sonia Petralia

Deleghe:

Unione dei Comuni − Politiche Giovanili − Associazionismo e Volontariato

Anna Lena

Deleghe:

Istruzione − Formazione − Beni Culturali

Francesco Rappolo

Deleghe:

Istruzione − Formazione − Beni Culturali

Roccamena, l’Antica Memoria dell’entroterra

in aggiornamento

Il borgo è noto per la battaglia qui combattuta dal generale Timoleonte nel 342 a.C. che sconfisse i Cartaginesi dopo che, tra il 344 ed il 338 a.C., riuscì a conquistare la maggior parte dei centri dell’isola: Siracusa, Catania, Messina, Leontini e partecipò attivamente alla costituzione di una lega tra le città siceliote. L’attuale complesso abitativo ha origini recenti, databili intorno alla metà del XIX secolo; tuttavia, i numerosi ritrovamenti nel vicino sito archeologico attestano la presenza di antichi insediamenti databili già al IV secolo a.C. Le prime fonti scritte documentano che il territorio era parte dell’immenso patrimonio dei gesuiti: con l’espulsione di questi ultimi, avvenuta nel 1767, e l’esproprio dei loro beni, il feudo passò nelle mani di Giuseppe Beccadelli, marchese di Sambuca e principe di Camporeale, che fondò ufficialmente Roccamena. Lo stesso nome del paese sembra provenire da una frase pronunciata dal principe che, colpito della bellezza dei luoghi, definì la rocca “amena”, appunto. È documentato che il centro si sviluppò intorno all’antico nucleo delle Quattro Case, mentre poco nota è la storia fino al 1833, anno in cui il borgo divenne frazione di Corleone. Nel 1846, con Regio Decreto, il territorio fu ampliato ed elevato a comune; tuttavia, la piena autonomia fu riconosciuta soltanto nel 1998.

Tra gli edifici di interesse storico-artistico spicca il suggestivo ponte Calatasi, detto Ponte del Diavolo, caratterizzato da un arco a sesto acuto e risalente alla seconda metà del XII secolo d.C.

Siti Archeologici

I recenti scavi compiuti nella zona di Monte Maranfusa hanno messo in luce l’esistenza di un antico insediamento degli Elimi (V/IV secolo a.C.), al quale si sono poi aggiunti i ritrovamenti di altre costruzioni risalenti a secoli anche precedenti. Lo scavo è oggetto di studi e si sta rivelando particolarmente interessante per la scoperta delle fasi protostoriche della Sicilia occidentale.

L’economia è basata principalmente sull’agricoltura, attraverso la produzione di cereali, uva ed ortaggi, e sull’allevamento; tipici dell’artigianato locale sono i prodotti lavorati in ferro ed in legno.

in aggiornamento

in aggiornamento

Sacro e Profano – Particolarmente sentita dagli abitanti è la festa patronale di San Giuseppe, durante la quale, nei banchetti degli “altari di San Giuseppe”, si possono assaggiare la locale pasta con le sarde, i cannoli ed i cucciddati, un tipo di pane.

in aggiornamento

in aggiornamento

Come arrivare

in aggiornamento

Back to top button