Identità Resuttano

Amministrazione

SINDACO

Rosario Carapezza

In carica dal: 12/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.resuttano.cl.it

Angelo Gulino

Deleghe:

Vice sindaco – Ambiente e Territorio – Viabilità – Politiche Giovanili – Protezione Civile

Rosanna Manfrè

Deleghe:

Politiche Sociali – Comunicazione – Attività Produttive – Turismo

Maria Piera Puleo

Deleghe:

Pubblica Istruzione – Attività Culturali – Sanità – Bilancio

Resuttano, la storia millenaria di un castello-masseria

Rilievi di corallo di Portella del Morto: si tratta di resti calcarei di corallo chiamati Bioherma di Portella del Morto, una roccia marina formata dai coralli in acque non molto profonde. Si tratta di un scogliera fossile del Miocene Superiore dal colore giallastro in superficie e grigio-azzurro in profondità (perché non sottoposto ad ossidazione).

Toponomastica – Il nome Resuttano deriva probabilmente dall’arabo Rahal-Sultan,  casale fortificato, con riferimento all’antico castello arabo tutt’ora esistente.

Origini – Grazie anche alle fortificazioni naturali delle impervie pareti rocciose, l’area fu abitata fin da epoche antiche; lo dimostrano i due insediamenti del Cozzo Mussino e del Monte Terravecchia, risalenti al I millennio a.C.. Furono poi abitati dai Sicani e dai Siculi, quindi conquistati dai Greci di Agrigento. L’occupazione araba favorì probabilmente, nel X secolo d.C., la fondazione del castello come avamposto tra il fiume ed i possedimenti madoniti; una funzione strategica mantenuta in epoca normanna. Nei secoli XIV/XVI il territorio fu feudo di varie famiglie tra cui i Ventimiglia di Geraci; nel 1625 passò sotto l’egida di Giuseppe Di Napoli, duca di Campobello, poi nominato principe da Filippo IV di Spagna.

Narra la leggenda che alla figlia del principe di Resuttano, gravemente ammalata, apparve il Crocifisso che il padre aveva del tutto dimenticato nelle cucine. La ragazza venne ammonita durante l’apparizione: gli venne chiesto che al crocifisso venisse data una giusta collocazione nella chiesa di Resuttano. Il principe, venuto a saperlo, fece quanto chiesto, e in breve vide la figlia guarire completamente.

Il 7 giugno del 1627 venne fondato l’odierno abitato, popolato da famiglie provenienti dalle Petralie, nell’area delle Madonie. Gli abitanti, inizialmente, si insediarono attorno alla fattoria del barone, realizzando le prime costruzioni. Le condizioni di vita, tuttavia, erano pessime, e migliorarono solo dopo la fine del feudalesimo in Sicilia.

Resuttano contemporanea – Il dominio della casata Di Napoli perdurò fino al 1812. Nel 1818, Resuttano entrò a far parte della provincia di Caltanissetta e partecipò attivamente ai moti del 1848 e del 1860.

Centro storico –  Il piccolo centro di Resuttano si sviluppa intorno alla chiesa dell’Immacolata Concezione.

Architettura Religiosa

  • Chiesa Madre: il suo culto è dedicato all’Immacolata Concezione. Edificata nel Settecento, presenta una facciata molto semplice, la struttura interna è a tre navate: in quella centrale è posto l’altare maggiore, in marmo, al suo interno è ricavata una nicchia che custodisce la statua in legno della Madonna di origini settecentesche. La navata di destra, invece, presenta una splendida cappella, detta del SS. Crocifisso, tutta decorata con tele ad olio. Nella navata di sinistra, infine, degna di nota è la Cappella del SS. Sacramento. Da menzionare, poi, la tela raffigurante San Francesco, custodita in sagrestia ed attribuita allo Zoppo di Gangi, che l’avrebbe realizzata nel Seicento.
  • Chiesa di San Paolo: fu costruita, nell’Ottocento, per volontà di don Paolo La Rocca su un terreno di sua proprietà. La chiesa conserva la statua della Madonna Addolorata, molto venerata dai cittadini che la festeggiano in gran onore il 15 Settembre.

Architettura Civile

  • Palazzo Mazzarino: realizzato nel XVIII secolo.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale: Chiesa delle Anime Sante.

Siti Archeologici

Castello di Resuttano: detto anche Rahal Sultan, ossia Casale Munito, fu edificato al tempo dell’invasione araba e venne utilizzato dal Conte Ruggero Il Normanno per custodire la refurtiva legata alle razzie che i suoi soldati facevano nel territorio. Del Castello si fa menzione in merito a Federico II l’Aragonese il quale, nel Trecento, colpito da gotta si rifugiò al suo interno cogliendo l’occasione per redigere il suo testamento in favore del figlio Francesco. L’importanza del Castello è legata alla sua posizione sulla valle del fiume Imera, zona strategica di passaggio dalle Madonie all’interno della Sicilia. Della struttura originaria restano oggi solo dei frammenti delle mura di cinta.

L’economia del paese ruota intorno al mondo agricolo. Molto diffuse le coltivazioni delle mandorle e delle olive, utilizzate anche per la produzione di semilavorati. Si coltivano inoltre cereali, uva e fave; il settore dell’allevamento, infine, riveste una certa rilevanza per quanto riguarda il mercato di bovini ed ovini.

Evoluzione demografica – Dal censimento del 1861 ad oggi Resuttano ha visto dimezzarsi il numero dei suoi abitanti. Oggi si registrano meno della metà dei residenti degli anni Cinquanta, quando si arrivò a superare le 5.000 unità.

Etnie e minoranze – Gli stranieri residenti a Resuttano, attualmente, non rivestono particolare rilevanza all’interno del tessuto demografico dal momento che è possibile individuare solo una decina di unità.

Musei – Museo Etno-antropologico della Civiltà Contadina. Via Ospizio n.30. Espone attrezzature agricole e macchinari utilizzati nei campi dai coltivatori del luogo fin dal secolo scorso.

Biblioteche – Biblioteca Comunale. Via Vincenzo Bellini n. 34.

Sacro e Profano – Festa di San Giuseppe. Si celebra il 19 Marzo. È considerato il Protettore della città; di buon mattino i fuochi d’artificio annunciano l’avvio delle celebrazioni. Nel pomeriggio, dopo le funzioni religiose, il Santo viene condotto in processione per il centro storico dai suoi fratelli, ossia dagli appartenenti all’omonima confraternita vestiti in abiti tradizionali. Tutto il percorso è accompagnato dalla banda musicale del paese e dai cosiddetti virgini ossia i fedeli che, in cambio di grazia ricevuta, preparano una tavola alla quale siedono i bambini (virginiddi) in numero di dodici unità per volta, a ricordo degli apostoli di Cristo. La tavola è imbandita con i tipici prodotti locali e con il tradizionale pane di San Giuseppe preparato per l’occasione. Pasqua a ResuttanoFestività Pasquali. Molto caratteristiche le rappresentazioni e le celebrazioni nei tre giorni che precedono la Pasqua. Il Giovedì Santo si svolge la tradizionale Cena dei Dodici, ossia dodici Fratelli di San Giuseppe siedono alla tavola imbandita per l’occasione con dodici pani e dodici arance benedetti da un sacerdote. Presso la Chiesa Madre viene esposto il Cristo morto e per tutta la notte i fedeli vi si recano per onorarlo. Segue la solenne processione del Venerdì Santo con la Via Crucis e la rappresentazione della Deposizione del Cristo, la cosiddetta ScinnenzaFesta del SSCrocifisso, 4 Maggio. Il Crocifisso è patrono del paese e durante la festa vengono portati in processione i cosiddetti Vari di San Giuseppe, di Santa Lucia, del SS. Crocefisso e dell’Addolorata, accompagnati da fuochi d’artificio, danze e musica. Festa di Maria SSAddolorata, 15 Settembre. Le celebrazioni prevedono il corteo con il simulacro della Madonna che percorre tutte le vie cittadine. La sera, in piazza, si tiene solitamente uno spettacolo musicale di bambini. A far da cornice, diverse bancarelle che vendono prodotti tipici e artigianali. Festival Canoro Memorial Padre Indorato a Settembre.Competizione canora tra ragazzi in ricordo di Padre Michele Indorato, prete simbolo in città per il suo impegno nella crescita della comunità giovanile e per il miglioramento delle condizioni di vita degli umili. Fiera dell’agricoltore a Settembre. Esposizione di attrezzature da lavoro, prodotti da coltura e prodotti enogastronomici. Presepe Vivente a Natale. Molto caratteristico il presepe che viene allestito durante il periodo natalizio, durante il quale un intero quartiere del paese mette in scena le rappresentazioni della natività. Sagra della Ricotta durante il periodo natalizio; prevede degustazioni e vendita di uno dei prodotti principi della tradizione.

La cucina risente dell’influsso di un’economia prettamente agricola; tra i prodotti più diffusi sicuramente la ricotta (della quale si festeggia anche la sagra), utilizzata nei dolci, come i famosi cannoli, o negli impasti di pane e in produzioni salate. Da annoverare l’importante produzione olearia e l’utilizzo delle mandorle, con le quali vengono realizzati ottimi prodotti da pasticceria. Tradizionali, infine, le cosiddette cucchie o capuliati, biscotti dolci fatti con un impasto di farina e strutto e ripieni di frutta secca, nocciole, mandorle, fichi secchi, uva passa, cioccolato e scorzette d’arancia amalgamate con marmellata o miele.

  • Calogero Manasia (1836 – 1911), Scrittore e uomo di Chiesa. Dedicò la sua vita agli studi e all’insegnamento, oltre che all’attività di bibliotecario, soprattutto presso la Biblioteca Scarabelli di Caltanissetta nella quale catalogò tutte le opere di stampo religioso acquisite dalla città dopo l’Unità d’Italia.
  • Costantino Stella (1873 – 1919), Sacerdote. S’impegnò costantemente per il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti della città. Sua, l’idea del Monte Frumentario per la ripartizione di materiale agricolo e concime fra i contadini delle campagne della zona. Da sempre considerato il prete degli ultimi e dei più poveri, trovò la morte in un attentato di stampo mafioso davanti la porta di casa. Fondò la Cooperativa di Consumo per promuovere l’acquisto di materie prime a minor prezzo per i soci agricoltori.
  • Nicolò Cammarata (1950), Giocatore di Biliardo. Detto Niki, vanta il secondo posto sia al campionato mondiale del 1982 nella sezione cinque birilli che nei campionati europei del 1986.

Come arrivare

Per raggiungere Resuttano in auto è possibile imboccare l’autostrada A/19 Palermo-Catania dopo aver imboccato la ex SS121 e la SP19. L’aeroporto più vicino è quello di Catania “Fontanarossa”, che dista circa 116 km dalla città. Per raggiungere Resuttano in treno bisogna fermarsi ad una delle stazioni più vicine, quali quelle di Caltanissetta, Villalba, Villarosa, Enna, Cefalù o Termini Imerese. Volendo usufruire degli autobus, Resuttano è servita dalle autolinee Sais.

Back to top button