Identità Piazza Armerina

Amministrazione

SINDACO

Avv. Antonino Cammarata

In carica dal: 24/06/2018

Deleghe:

Risorse Umane – Lavori Pubblici e Urbanistica – Energia – Contenzioso – Protezione Civile

Sito istituzionale

www.comune.piazzaarmerina.en.it

Giovanna Vagone

Deleghe:

Vice Sindaco – Randagismo – Politiche Sociali – Sanità – Pubblica Istruzione – Pari Opportunità – Bilancio

Lorenzo Amore

Deleghe:

Turismo e Spettacolo – Unesco e Beni Culturali – Viabilità – Commercio – Polizia Municipale – Trasporti – Attività Produttive – Artigianato

Ettore Massimo Messina

Deleghe:

Sport – Turismo e Spettacolo – Beni Culturali – Ambiente – Sanità

Damiano Gallo

Deleghe:

Promozione e Rivalutazione Immobiliare – Web e Comunicazione – Centro Storico – Marketing

Piazza Armerina, Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni

La Villa del Casale fu edificata tra il III ed il IV secolo d.C. in epoca romana tardo-imperiale. Gli archeologi hanno scoperto, nei suoi quaranta ambienti, magnifiche decorazioni a mosaico su tutti i pavimenti che mostrano scene di caccia ma soprattutto donne al bagno, che indossano ciò che viene considerato un vero e proprio antesignano del bikini.

La Riserva naturale orientata Rossomanno-Grottascura-Bellia è una delle aree naturali protette della Regione Siciliana, ed è compresa nei territori di Enna, di Piazza Armerina e di Aidone. La riserva è costituita perlopiù da conifere ed eucalipti, rimane tuttavia traccia di un antico querceto. Sono inoltre presenti il Pino d’Aleppo, il castagno, il nocciolo, il leccio e l’alloro. Il sottobosco presenta macchie di rovi, rosa canina, timo, biancospino e prugnolo. Di recente sono stati ridisegnati i sentieri per favorire l’escursionismo, il trekking e lo scautismo, attività praticate nella riserva. La Riserva ospita inoltre la poiana, il gheppio, l’upupa, la ghiandaia, il cuculo e il gruccione, oltre a rapaci notturni quali il gufo, l’allocco, la civetta e il barbagianni. All’interno della Riserva, è possibile osservare le cosiddette Pietre incantate o pupi ballerini (in siciliano), un gruppo di pietre dalla forma vagamente antropomorfa, formatesi per l’azione del vento.

Parco Naturale della Ronza: è un’area verde attrezzata che ricade all’interno della riserva; dispone di grandi spazi allestiti per pic nic, dotati di decine di barbecue all’aperto e di diverse centinaia di tavoli e panche rustiche di legno. Sono presenti un’area ludica fornita di parco giochi, una grande gabbia per volatili, una recinzione che ospita esemplari di lama delle Ande e caprette tibetane, una zona con giochi a effetti ottici, un parcheggio principale, bancarelle e servizi di vario genere.

Toponomastica – Il toponimo deriva dal vocabolo latino platea (piazza, mercato), mentre l’appositivo Armerina fu aggiunto soltanto nel 1862.

Origini – Le origini del borgo sono antichissime; le prime tracce della presenza umana risalgono infatti alla preistoria, come hanno confermato gli scavi archeologici effettuati sul Monte Navone e sulla Montagna di Marzo, che hanno riportato alla luce tracce di un vasto insediamento risalente all’età del rame. Si ritiene che la zona subì la colonizzazione dei Greci, ma ancora non sono stati identificati dei centri in grado di testimoniare la presenza ellenica nella zona, mentre invece la dominazione romana è ampiamente documentata grazie alla scoperta della villa imperiale del IV secolo ai piedi del Monte Mangone in contrada Casale. Dopo alterne vicende storiche e varie dominazioni, il borgo fiorì nel corso della conquista normanna dell’isola, come attesta il geografo arabo Idrisi nel Libro di Ruggero, scritto per volontà di Ruggero II nel 1154, che descrive il paese così: “Iblàtasah (Platea) è un ben munito fortilizio, cui appartiene un vasto contado con terre da semina veramente benedette dalla provvidenza; famoso è il suo mercato, abbondanti le derrate, gli alberi, la frutta”. Nell’anno 1161 Ruggero Sclavo e Tancredi d’Altavilla si ribellarono alla politica del re Guglielmo I il Malo, che aveva instaurato in Sicilia una pacifica e tollerante coesistenza con le genti arabe, scatenando il massacro della popolazione araba da parte degli abitanti di Piazza e Butera, che però furono prontamente puniti dall’intervento del re, che distrusse i centri abitati ed esiliò i due nobili sobillatori. Nel 1163, due anni dopo la distruzione della città, Guglielmo ordinò la sua ricostruzione sul colle Mira e concesse al nuovo centro abitato i privilegi di città demaniale. Alla fine del XIII secolo Federico II (III d’Aragona) vi convocò il Parlamento per decidere la guerra contro il fratello Giacomo e Carlo II d’Angiò che si accingevano alla conquista dell’isola, mentre nel 1299, in piena Guerra del Vespro, la città fu invano assediata dalle truppe angioine. Nel 1589 fu istituita la prima Università degli Studi, favorita dalla presenza dei gesuiti sino al 1767, anno in cui l’ordine religioso fu esiliato dalla Sicilia. Un secolo dopo, la città partecipò attivamente alle gesta di Garibaldi ed ai moti risorgimentali, fino alla cacciata dei Borboni.

Il patrimonio monumentale del borgo è legato sia a pregevoli esempi di architettura sacra, come la chiesa di San Rocco e la chiesa di San Pietro del XVI secolo (ricca di altari ed archi marmorei), sia ad importanti strutture urbanistiche tra cui si distinguono il duomo del XVII secolo, il Castello Spinelli del XII secolo ed il priorato di Sant’Andrea di epoca normanna. All’interno, un restauro eseguito nel secolo scorso ha portato alla luce una serie di affreschi del XII e XV secolo. Il castello aragonese, infine, costruito nel XIV secolo, fu a lungo la residenza del re Martino I d’Aragona, da cui prese il nome.

Siti Archeologici

  • Piazza Armerina é famosa a livello internazionale soprattutto per la villa tardo-romana in contrada Casale, nella quale sono presenti preziosi mosaici dove ad esser rappresentate sono soprattutto scene di caccia grossa. Dal 1997, la Villa è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
  • Montagna di Marzo: si tratta dei resti di un’antica città risalente al periodo greco-indigeno (VII sec. a.C.), frequentata anche durante il periodo romano e fino al medioevo; ospita una grande necropoli.
  • Sofiana: il sito sorge tra i territori comunali di Piazza Armerina e Mazzarino; gli scavi hanno restituito architetture (la domus gentilizia, l’impianto termale e, nella necropoli, la basilica) e materiali che confermano la continua esistenza dall’epoca arcaica (VI sec. a.C.) fino a quella federiciana, circa duemila anni.

L’economia locale si basa principalmente sul turismo e sull’agricoltura; si coltivano infatti grano, olive, frutta, uva e mandorle, mentre è significativo anche l’allevamento di bovini ed ovini, i cui prodotti si possono gustare nelle annuali fiere che si tengono nei mesi di maggio e settembre.

Evoluzione demografica – Nel 1861, fu censita una popolazione di 21.716 unità, ai primi del Novecento Piazza raggiunse i 24.000 abitanti, e nel 1921 registrò il picco storico di 38.080 residenti oltrepassando Enna di 5.000 unità e Caltagirone di 2.000. L’elevazione di Enna e Ragusa a Capoluogo di Provincia nel 1927 ad opera di Mussolini, determinò tuttavia un’inversione di rotta. Nel 1981, si registravano solo 21.019 residenti, a causa anche della chiusura delle ultime miniere di zolfo attive nel suo territorio. Il dato tende a rimanere pressoché costante.

Etnie e minoranze – Gli stranieri residenti a Piazza Armerina al 1° gennaio 2016 sono 552 e rappresentano il 2,5% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Germania con il 15,0% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Repubblica Popolare Cinese (11,4%) e dal Marocco (10,3%).

Biblioteche − La Biblioteca comunale, intitolata ad Alceste e Remigio Roccella (due illustri piazzesi del XIX secolo che ne determinarono la fondazione), vanta un patrimonio bibliografico di circa 41 mila volumi e riguardanti tutti i settori dello scibile umano.

Musei:

  • Mostra permanente del libro antico della biblioteca Comunale “Alceste e Remigio Roccella”
  • Pinacoteca Comunale
  • Museo Diocesano
  • Museo permanente della civiltà mineraria
  • Centro Espositivo Monte Prestami
  • Museo Villa delle Meraviglie
  • Casa Museo del Contadino

Teatri – il Teatro Garibaldi, fondato nel 1700

Sacro e Profano – Tra le ricorrenze più sentite dagli abitanti il Palio dei Normanni, che si svolge dal 12 al 14 agosto, riveste un ruolo di spicco. Nel corso dell’evento di origine medievale si celebra un festa in costume, mentre agosto è il mese dei festeggiamenti in onore della patrona, Maria Santissima delle Vittorie.

in aggiornamento

  • Angerio da Sant’Eufemia, (XI secolo-1124), vescovo e signore di Catania (e di Piazza Armerina)
  • Artale II Alagona, (XIV secolo), signore anche di Piazza Armerina
  • Suriano Giovanni, (XIV secolo)
  • Antonio Il Verso, (1565-1621), compositore e madrigalista, nato a Piazza Armerina
  • Prospero Intorcetta (1626-1696), gesuita, primo in Europa a tradurre le opere di Confucio, nato a Piazza Armerina
  • Paolo Maura, (1638-1711), poeta, trascorse un certo periodo a Piazza Armerina
  • Filippo Arena, (1708 – 1789), botanico italiano, nacque a Piazza Armerina
  • Gaetano Maria Giuseppe Benedetto Placido Vincenzo Trigona e Parisi, (1767-1837), cardinale, nato a Piazza Armerina
  • Carmelo Giarrizzo, (1850-1917), pittore.
  • Mario Sturzo, (1861-1941), vescovo di Piazza Armerina dal 1903 al 1941
  • Antonino Cascino (1862-1917), generale della I guerra mondiale, medaglia d’oro al V.M., nato a Piazza Armerina
  • Giovanni Tebaldini, (1864-1952), organista e compositore bresciano, nel 1887 fu organista della cattedrale di Piazza Armerina
  • Gaetano Fuardo (1878-1962), ingegnere e inventore, nato a Piazza Armerina
  • Fabrizio Colamussi (1889 – 1955), letterato, nativo di Piazza Armerina
  • Salvatore Principato (1892-1944), partigiano, membro della 33ª Brigata Matteotti, nato a Piazza Armerina
  • Andrea Lo Jacono (1911-2001), alto funzionario statale e primo Presidente del Tar del Piemonte, nato a Piazza Armerina
  • Sebastiano Rosso, (1912-1994), vescovo di Piazza Armerina dal 1970 al 1986
  • Gino Vinicio Gentili, (1914-2006), archeologo, cittadino onorario di Piazza Armerina
  • Ignazio Nigrelli (1926-2000), storico, saggista e ambientalista; deceduto a Piazza Armerina
  • Vincenzo Cirrincione, (1926-2002), vescovo di Piazza Armerina dal 1986 al 2002
  • Giorgio Boris Giuliano, (1930-1979), investigatore di polizia assassinato a Palermo dal mafioso Leoluca Bagarella; nato a Piazza Armerina
  • José Giarrizzo ex giocatore di calcio serie A e nazionale Argentina, genitori di Piazza Armerina.

Come arrivare

Da Enna, occorre percorrere la Strada statale 561 Pergusina per Pergusa, poco dopo imboccare la strada scorrevole denominata SP Turistica, e quindi imboccare la strada statale 117 Bis Centrale Sicula. Per chi proviene da Palermo o da Catania percorrere l’A19 Palermo-Catania e uscire allo svincolo rispettivamente di Mulinello e di Dittaino, raggiunta la SS192 della Valle del Dittaino imboccare la scorrevole “Nord-Sud” che continua nella già citata SS117 Bis. Da sud (Caltagirone e Gela), invece, ci si rifà sempre allo scorrimento veloce SS117 bis, che collega Piazza Armerina a Gela. Da Caltanissetta si raggiunge Pietraperzia tramite il raccordo SS640 e poi proseguire in direzione Barrafranca, nei pressi della quale imboccare la “SP15”.

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