Identità Partanna

Amministrazione

SINDACO

Nicolò Catania

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.partanna.gov.it

Angelo Bulgarello

Deleghe:

Vice Sindaco – Attività Produttive – Fiere e Mercati – Agricoltura e Artigianato – Commercio e Industria – Sport e Politiche Giovanili – Turismo e Spettacolo – Comunicazione

Nicolò La Rosa

Deleghe:

Lavori Pubblici, Urbanistica, Ricostruzione Privata e Pubblica – Problematiche Ambientali, Ecologia ed Energie Alternative – Strade Esterne ed Interne – Sanità e Igiene Pubblica – Decoro Urbano – Servizi alla Città

Maria Antonietta Cangemi

Deleghe:

Famiglia e Politiche Sociali – Pubblica Istruzione – Pari opportunità e Politiche di Genere – Beni Culturali e Ambientali – Patrimonio Artistico Storico e Monumentale

Antonino Zinnanti

Deleghe:

Bilancio e Finanze – Patrimonio Comunale – Innovazione Tecnologica – Servizi Demografici e Cimiteriali – Politiche comunitarie – G55 Coworking e Fablab –  Sviluppo Economico e Occupazione

Partanna, Feudo dei Grifeo

Castello dei principi Grifeo: di origine trecentesca, il Castello, da sempre simbolo della potenza della famiglia Grifeo, si mantiene ancora oggi in buono stato. L’edificio ha pianta rettangolare a corpo triplo con cortile inter-no, coperture a tetto a falde con travi lignee e tegole, murature in conci di tufo, in pietra e taio e pavimenti in ceramica e terracotta. Ancora da segnalare nel territorio del comune la torre Biggini.

Il toponimo ha etimologia incerta. I primi insediamenti nella zona risalgono alla preistoria, come testimonia il ritrovamento di tombe e ceramiche risalenti all’età del bronzo; successivamente l’area fu abitata da Sicani, Greci e Romani. Il primo vero e proprio nucleo abitato si formò però intorno al 1300 in concomitanza della costruzione di un castello che prese il posto di un’antica torre. La proprietà del feudo è stata per molti secoli nelle mani della famiglia Grifeo, che in origine la ricevette in dono dal re normanno Ruggero II nel 1139. È proprio un esponente di questa importante famiglia, Guglielmo Grifeo Ventimiglia, che durante il XVII secolo ricevette da Filippo IV di Spagna il titolo di principe. I Grifeo rivestirono un’importanza cruciale per lo sviluppo della zona: basti pensare che tra XVI e XVII secolo i partannesi erano oltre 7.000. Lo stemma di Partanna è ancora dedicato a loro: un grifone (animale araldico dei Grifeo) che sovrasta il castello della famiglia.

Lo storico centro urbano è stato quasi interamente distrutto dal terremoto che devastò la valle del Belice nel gennaio del 1968. In seguito nacque un nuovo quartiere in contrada Camarro, posto ad una quota più bassa rispetto a ciò che resta della città antica; essa, così come alcuni edifici storici quali Palazzo Favara (dell’Ottocento) ed il chiostro di San Benedetto (XVII secolo), è stata in parte ricostruita. Tra i monumenti del passato sopravvissuti al sisma si distingue il castello trecentesco, ancora in buono stato, ma anche la matrice nuova, un’imponente chiesa costruita tra il 1500 ed il 1676, poi restaurata. Al suo interno diverse mirabili opere tra cui la cappella del Santissimo Sacramento di Vincenzo Messina e l’acquasantiera con lo stemma dei Grifeo, opera del Laurana. Lungo il corso principale si possono ammirare due storici palazzi del 1700, Palazzo Todaro-Molinari e Palazzo Calandra; da visitare anche il Chiosco di San Benedetto, carico di fascino arcaico. Tra le opere d’arte contemporanea si segnalano la Porta della Vita di Pastiglia, all’ingresso del paese, e la facciata della caserma, opera di Pietro Consagra, che si trova in piazza Umberto I. Luogo di ritrovo dei partannesi è la piazza centrale della città, intitolata ai giudici Falcone e Borsellino.

Siti Archeologici − Nel sito di Contrada Stretto è stato rinvenuto un imponente sistema di fossati artificiali, una galleria ipogeica di età neolitica e una necropoli di tombe a grotticella artificiale dell’età del bronzo. Alcuni ritrovamenti sono oggi conservati al Museo Archeologico Regionale di Palermo e nel locale museo di preistoria all’interno del Castello Grifeo.

L’economia della cittadina, oggi come ieri, si basa principalmente su agricoltura e pastorizia. Su queste dolci e sinuose colline abbondano le coltivazioni di uve e di ulivi, soprattutto dell’endemica qualità della nocellara del Belice, che viene ancora raccolta a mano. La maggior parte del mosto prodotto nelle cantine sociali, inoltre, è caratterizzato dall’alto tasso alcolico e viene commercializzato per tagliare altri vini. L’allevamento di ovini e bovini si è recentemente legato alla nascita di caseifici locali che producono diverse qualità di formaggi (la più rinomata è la vastedda). In crescita anche le attività industriali, per lo più collegate alla trasformazione dei prodotti agricoli; presenti anche colorifici ed industrie per la produzione di bibite analcoliche, che beneficiano della creazione di un’area artigianale e commerciale in contrada Magaggiari.

in aggiornamento

Musei − Nel dicembre del 2007 nelle sale del Castello Grifeo, oggi di proprietà della Soprintendenza ai beni culturali della Regione Siciliana, è stato inaugurato il Museo Regionale di Preistoria del Belice che espone una parte dell’immenso patrimonio archeologico ritrovato nel territorio comunale oltre a un ricco patrimonio di opere e documenti del periodo Grifeo.

Biblioteche – Biblioteca comunale, via del Popolo.

Sacro e Profano – Il patrono della città è San Vito Martire, solennemente festeggiato con una sagra dall’8 al 15 giugno.

La gastronomia, oltre ai latticini, propone olio, olive in salamoia e vino di qualità.

  • Mariano Crociata (1953), vescovo, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana
  • Rosario Alagna dei Baroni di Mothia (1853 – 1924), matematico e docente universitario
  • Antonio Sanfilippo (1923 – 1980), pittore
  • Corradino Mineo (1950), giornalista, ex direttore di Rai News 24 e politico
  • Claudio Undari (1935-2008), attore
  • Vincenzo Li Causi (1952 – 1993), sottufficiale dell’Esercito Italiano in forza al SISMI
  • Nicolò Tortorici (1870 – 1942), deputato del Parlamento del Regno d’Italia
  • Stefano Caronia (1876 – 1920), presbitero assassinato dalla mafia
  • Gianni Partanna (1922 – 2014), attore
  • Famiglia Grifeo, principi di Partanna

Come arrivare

in aggiornamento

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