L’etimologia è incerta, poiché potrebbe derivare sia da liveri, in riferimento alla grande quantità di olivi presenti nel suo territorio, sia dal nome di uno dei paladini di Carlo Magno, Oliviero, che secondo la leggenda diede il nome anche al monte nei pressi della cittadina; l’ipotesi più accreditata sembra comunque essere la prima. Secondo alcuni storici il borgo sarebbe nato a causa di un devastante terremoto che costrinse gli abitanti sopravvissuti di Tyndaris, ormai distrutta, a rifugiarsi in altra zona, dando appunto origine ad Oliveri nel I secolo d.C. Tra l’XI ed il XII secolo il paese sarebbe poi stato sotto l’influenza normanna, diventando feudo col nome di Liveri, che fu proprietà di diverse famiglie fino al 1700 circa.

L’economia locale è da lungo tempo basata sulla pesca, tanto che proprio qui si trova la tonnara più grande di tutta la Sicilia. Grazie all’interesse naturalistico che ricopre la costa di Oliveri, ha assunto un ruolo economico fondamentale anche il settore terziario: sono numerose ed in costante crescita infatti le strutture ricettive, come gli alberghi e soprattutto i campeggi. A seguire si trovano le attività agricole e quelle artigianali.

Sacro e Profano – Tra gli eventi che animano la vita di Oliveri durante l’anno si segnala la gustosa Sagra del Pane Caldo, appena sfornato, che si svolge durante l’estate, nonché le celebrazioni dedicate a San Giuseppe, il patrono, in calendario la seconda domenica di ottobre. Al Santo è dedicata l’unica parrocchia del paese.