Identità Naso

Amministrazione

SINDACO

Gaetano Nanì

In carica dal: 05/10/2020

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.naso.me.it

Naso, dal figlio di Eolo all’artigianato

in aggiornamento

Con ogni probabilità il toponimo deriva dal greco nesos (“isola”, perché da lontano sembra un isolotto nel verde), altrimenti dall’arabo nasya (“dimenticare”). Secondo la leggenda Naso sarebbe l’antica Agatirso, fondata da uno dei figli del dio dei venti Eolo, Agathirnos, nel 1218 a.C. Le prime notizie storiche, invece, risalgono al 1094 quando il conte Ruggero cedette metà del paese a due monasteri. Dal 1220 fu possedimento di Blasco Alagona, i cui discendenti mantennero la proprietà fino al 1401; successivamente e fino al XVII secolo fu feudo dei Ventimiglia, che lo trasformarono anche in contea. Il comune ha purtroppo conosciuto diversi terremoti, soprattutto durante il Seicento e Settecento.

Da visitare ed ammirare il patrimonio artistico e monumentale del piccolo paese: la chiesa matrice intitolata ai Santissimi Apostoli Filippo e Giacomo, in puro stile barocco; la chiesa madre, risalente al IX secolo; la chiesa intitolata al Santissimo Salvatore, edificata nel XVII secolo, che vanta un sagrato in cotto locale; infine la chiesa dedicata a Santa Maria del Gesù, edificata insieme al convento dei minori osservanti. Il complesso, del XV secolo, è stato quasi completamente distrutto nel corso dei secoli: oggi rimangono le mura del convento, una parte del chiostro e la chiesa, ricca di un monumento gotico – rinascimentale di Artale Cardona.

Oggi perno dell’economia è l’agricoltura, che fa sapientemente fiorire terreni coltivati ad uliveti, vigneti e noccioleti. Nella piccola industria si annovera la trasformazione e lavorazione tradizionale delle pelli, la maglieria, il comparto alimentare. La voce turismo è sviluppata.

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Musei – Benché di piccole dimensioni, Naso si fregia di un Museo di arte sacra, allestito nelle suggestive Catacombe di San Cono, comunicanti con il sovrastante tempio. L’istituto fa parte di un progetto, curato dalla diocesi di Patti, che si propone di costituire una rete museale che enfatizzi il rilevante patrimonio artistico dei singoli paesi dei monti Nebrodi.

Sacro e Profano – Nasitano per eccellenza è il suo Santo patrono, San Cono, festeggiato con una processione il primo settembre; in suo onore, alcuni suoi conterranei esuli fondarono il paese omonimo in provincia di Catania.

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Come arrivare

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