Identità Monforte San Giorgio

Amministrazione

SINDACO

Giuseppe Cannistrà

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.monfortesangiorgio.me.it

Maria Rosa Maimone

nato a Comiso il 01/02/1967

Deleghe:

Vice Sindaco – Cultura – Politiche di Promozione Intercomunale e Internazionale – Pari Opportunità e Politiche di Animazione Socio-Culturale – Turismo e Spettacolo

Antonino Polito

nato a Ragusa il 01/08/1968

Deleghe:

Viabilità e Decoro Urbano – Risorse Umane – Sviluppo Rurale – Protezione Civile – Patrimonio Comunale, Demanio e Beni Demaniali

Giuseppe Gringeri

nato a Ragusa il 19/02/1980

Deleghe:

Bilancio e Tributi – Pubblica Illuminazione ed Efficientamento Energetico – Cimiteri e Servizi Cimiteriali – Acquedotto, Servizi e Beni Idrici

Monforte San Giorgio, un Monte fortificato ed ambito

in aggiornamento

Il nome originario era Mons Fortis (monte forte o fortificato) e solo nel 1863 venne aggiunto l’appellativo San Giorgio, in onore del patrono. Il territorio era già frequentato nella prima età del bronzo (XV secolo a.C.) dai Sicani, i più antichi abitanti della Sicilia di cui si conserva memoria, come testimonia il sito archeologico di contrada Pistarina. Della dominazione greca e romana, sviluppatasi lungo il torrente Niceto, rimangono una necropoli, monete risalenti al V secolo a.C ed un tempio dedicato a Diana Facellina. Il centro attuale si sviluppò nel IX secolo, durante la resistenza dei Bizantini all’invasione araba; i Bizantini vi insediarono un ordine monacale e fortificarono il colle. Fortezza che fu una delle ultime a cadere sotto il dominio arabo. Sotto i Normanni si formarono in questa zona i due monasteri di San Nicola e di Sant’Anna, provvisti da re Ruggero di ricchi possedimenti. Durante il regno di Federico II di Svevia (XIII secolo), il castello di Monforte fu annoverato fra le fortezze chiave dell’isola e posto direttamente sotto il controllo del re; mantenne questo primato anche sotto Carlo I d’Angiò e gli Aragonesi. A partire dal Medioevo fu feudo di molte famiglie notabili e registrato come baronia. Gli ultimi proprietari, i Moncada, ottennero nel 1628 il titolo di principi.

Il centro storico ha un impianto urbanistico medievale. Il palazzo baronale denominato del Signore (1500) e l’ospedale secentesco, ora distrutti, indicavano la ricchezza ed il progresso civile dell’abitato. In piazza IV Novembre si erge la chiesa madre (XVI secolo), dedicata a San Giorgio, che ospita la statua della Madonna della Consolazione attribuita alla scuola del Gagini ed una cappella progettata da Del Duca nel 1596, definito uno dei migliori allievi di Michelangelo. In cima al colle sono ancora evidenti i resti del castello.

L’economia è in gran parte agricola; si coltivano olive, frutta, uva da mosto e soprattutto agrumi: arance, limoni e mandarini. Importante la produzione dell’erica arborea, un arbusto che fornisce la materia prima per la produzione delle pipe.

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Sacro e Profano – Tra le manifestazioni si ricorda ad agosto, la Sagra del Pane, la festa patronale il 23 aprile. Libico di nascita, soldato di professione e martire cristiano ucciso sotto Diocleziano, San Giorgio è patrono o protettore di molti comuni della Sicilia. La leggenda narra che uccise il drago che schiavizzava la città di Silena (Libia) e che in cambio ottenne la conversione della popolazione al cristianesimo. A Monforte la festa è antica: compare già nelle cronache del 1668.

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Come arrivare

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