Il primo nucleo abitativo si sviluppò dopo la conquista araba della zona, ma verso la metà del XV secolo il territorio fu colonizzato da un gruppo di profughi albanesi in fuga dall’invasore turco. Dopo alterne vicende storiche divenne feudo della famiglia Corvino. Il toponimo deriva dall’arabo manzil yusuf, ovvero “villaggio (casale) di Giuseppe”, ad indicare un luogo di ristoro per i viaggiatori appartenuto all’Emiro di Palermo Yûsuf-Ibd-Abd-Allah.

L’economia è prevalentemente agricola, con coltivazioni di cereali, ortaggi, viti, castagni,mandorli, agrumi ed altri alberi da frutto; particolarmente estese le colture di ulivi, dai quali si produce un olio di ottima qualità. Si pratica inoltre l’allevamento di bovini, ovini, caprini ed equini, mentre sono presenti anche piccole attività industriali nel settore lattiero-caseario ed edile.

Sacro e Profano – Le feste tradizionali iniziano con la Festa dell’Acqua Battiata, rievocazione del Battesimo di Gesù che si tiene il giorno dell’Epifania; l’evento principale della festa è ‘A Vulata d’a Palumma, ovvero la discesa dello Spirito Santo sotto forma di colomba. Fra le altre manifestazioni di richiamo è importante la Festa del Mastro di Campo, che si tiene l’ultima domenica di carnevale. Si tratta di una pantomima recitata da un centinaio di persone vestite in abiti quattrocenteschi, i cui protagonisti sono un cavaliere ed una regina. La terza domenica di maggio si svolge infine la Fiera del Santissimo Crocifisso.