Identità Menfi

Amministrazione

SINDACO

Marilena Mauceri

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Urbanistica – Edilizia Scolastica – Lavori Pubblici – Attività Istituzionali

Sito istituzionale

welcometomenfi.it

Ludovico Giuseppe Viviani

Deleghe:

Vicesindaco – Promozione del Territorio – Politiche Giovanili – Associazionismo – Cultura – Pubblica Istruzione

Saverio Renato Ardizzone

Deleghe:

Politiche Sociali – Sanità – Personale – Aree Cimiteriali – Polizia Locale – Agricoltura e Pesca

Nadia Curreri

Deleghe:

Turismo, Sport e Cultura – Pubblica Istruzione – Politiche Giovanili – Attività Produttive – Artigianato – Trasparenza e Legalità

Antonino Li Petri

Deleghe:

Finanze – Patrimonio – Economia – Partecipate – Programmazione

Menfi, elevata qualità ambientale

in aggiornamento

Tracce dei primi insediamenti umani risalgono ad epoche remote; si ritiene infatti che nelle vicinanze dell’attuale borgata di Porto Palo, considerata il porto orientale di Selinunte, sorgesse l’antica città di Mico, sede della reggia di Kokalos, re dei Sicani. Dopo alterne vicende la zona fu conquistata dagli Arabi ed al borgo fu assegnato il toponimo di Casale di Burgiomilluso. Nel 1238, per volere dell’imperatore Federico II di Svevia, fu edificato sui resti di un fortilizio il castello. Il centro visse un periodo di decadimento dal quale riuscì a sottrarsi soltanto nel 1518, quando la zona passò sotto l’egida degli Spagnoli, che favorirono una netta ripresa. Infatti, Giovanni Vincenzo Tagliavia ottenne da Carlo V il privilegio di costruire un casale sull’allora territorio di Menfrici. Tuttavia, il vero nucleo urbano fu costruito nel 1638, quando Diego Tagliavia Aragona Cortes, concedendo i terreni alle famiglie di contadini, edificò le prime abitazioni. Il villaggio rurale assunse successivamente l’attuale toponimo, Menfi, e si sviluppò progressivamente fino al 1968, quando un devastante sisma distrusse gran parte dell’abitato.

Il patrimonio monumentale è legato alle architetture civili come il palazzo baronale Pignatelli, dalle eleganti ed equilibrate forme neoclassiche; il castello svevo (1238), il più antico monumento; la torre federiciana e Palazzo Ravidà, dalla facciata a portico con colonne doriche di pietra arenaria. Fra le architetture sacre spicca la chiesa madre dedicata a Sant’Antonio da Padova (XVII secolo), mentre nel borgo marinaro di Porto Palo il monumento predominante è rappresentato dalla torre di avvistamento anti-corsaro, uno dei numerosi avamposti di guardia costruiti nel 1583 per difendere le città siciliane da eventuali attacchi dei corsari.

L’economia locale si basa prevalentemente sullo sfruttamento delle risorse agricole e sulla commercializzazione dei prodotti: l’industria enologica infatti gestisce con successo la trasformazione e la vendita di circa 600.000 qt d’uva l’anno, in grado di offrire ottimi vini, apprezzati ed esportati anche all’estero. Piccole imprese si interessano invece dei settori collaterali, come la produzione di materiali edili e meccanici dedicati all’agricoltura.

in aggiornamento

Musei − Il Museo Malacologico raccoglie quasi 5.000 conchiglie donate al comune dalla studiosa Vanna Rotolo Lombardo e provenienti sia dal mare di Porto Palo che da tutti i mari del mondo mentre il Museo Civico custodisce sculture, acquarelli, ceramiche e porcellane donate alla città dall’artista Rita Gallè.

Biblioteche – Biblioteca comunale dell’Istituzione culturale Federico II, via C. Ognibene n. 4.

Sacro e Profano – Gli abitanti si ritrovano per le vie del centro in occasione dei riti per la Settimana Santa e per le Festività Pasquali, legate ad antichi rituali di origine rurale. Molto sentita è anche la Festa patronale dedicata a San Giuseppe, durante la quale si svolgono anche le Corse dei Berberi che si disputano il Palio Millusiano: un ampio drappo di seta ricamato a mano con l’effigie del Santo. Secondo la tradizione locale le corse simboleggiano la cacciata degli Arabi, allontanati da queste terre da Federico II di Svevia nel 1222.

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Come arrivare

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