Identità Mazara del Vallo

Amministrazione

SINDACO

Salvatore Quinci

In carica dal: 13/05/2019

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.mazaradelvallo.tp.it

Mazara del Vallo, dove si pescano anche opere d’arte

La Riserva naturale integrale Lago Preola e Gorghi Tondi, un’oasi gestita dal WWF e la Riserva di Capo Feto, una palude costiera inserita nel 2000 tra le Zone di Protezione Speciale (ZPS)

Tracce di antropizzazione risalgono al periodo preistorico: gli archeologi infatti hanno scoperto in località Roccazzo una serie di sepolture a pozzetto ed a grotticella che risalgono al paleolitico superiore. Il nucleo abitativo più antico si sviluppò quando i Fenici insediarono un porto alla foce del fiume Mazaro; tuttavia, l’espansione del centro fiorì tra il VI ed il V secolo a.C., quando assunse il ruolo di emporio. Il territorio, per la sua posizione strategica, subì diverse conquiste e dominazioni, soprattutto dei Fenici, che assegnarono al villaggio il nome di Mazar (traducibile come Roccia da adorare). Dopo alterne vicende, alla guida del borgo si susseguirono i Cartaginesi, i Greci ed i Romani, come testimoniano le vestigia che costellano queste terre. Conquistata dagli Arabi nel IX secolo, Mazara ebbe una progressiva fioritura sia economica che politica, ma anche urbanistica; l’attuale assetto cittadino infatti rivela la matrice araba, soprattutto nel centro storico. Gli Arabi, inoltre, introdussero nuove tecniche di coltivazione e d’irrigazione, ma soprattutto la produzione di limoni ed arance, concentrando l’esportazione di questi preziosi frutti in Africa e Spagna. L’impronta araba si ritrova anche nel mondo culturale siciliano: infatti, per volere di Ibn Mankut, Mazara divenne un centro molto importante per gli studi islamici e per l’insegnamento delle lettere, del diritto e della religione. Alla fine dell’XI secolo il centro fu conquistato dalle armate normanne guidate dal conte Ruggero I D’Altavilla; nel 1072, poté fregiarsi del titolo di Città Regia, vantando l’edificazione di numerose architetture sacre. Alla fine dell’XI secolo fu eletta sede di vescovado, con il potere di amministrare anche il territorio di Tunisi e pochi anni più tardi ospitò il primo Parlamento di Sicilia. Gli Angioini si insediarono a Mazara alla metà del XIII secolo in seguito alla morte dell’imperatore Federico II di Svevia, cui seguì la dominazione degli Aragonesi, un periodo segnato dal declino economico e politico. Dopo alterne vicende le sorti del centro cambiarono con la Pace di Utrecht (1713), in base alla quale Mazara passò sotto l’egida dei Savoia, che però ben presto furono sostituiti dagli Austriaci. Il dominio austriaco continuò fino al 1734, quando Carlo di Borbone sconfisse le armate d’Austria nella celebre battaglia di Bitonto aprendo un nuovo periodo di splendore e rinascita: fiorirono infatti numerosi edifici e si svilupparono i commerci.

Il patrimonio di Mazara è legato ad importanti esempi di architettura sacra, tra cui si distinguono la chiesa di San Nicolò Regale (1124) e la chiesa della Madonna dell’Alto, mentre la cattedrale, di stile barocco, fu ricostruita nel Seicento sui resti dell’antica struttura normanna. Attualmente conserva numerose opere d’arte (XVI e XVII secolo) come le tele del Novelli (XVII secolo) e del Velasquez (XVII secolo); lo stupendo gruppo marmoreo statuario della Trasfigurazione dello scultore Antonello Gagini (XVI secolo); un San Vincenzo ed una Madonna opere dello scultore Francesco Laurana (XV secolo). La chiesa di Santa Caterina fu infine edificata nel 1318, mentre l’ex chiesa di Sant’Egidio nel XV secolo.

Siti Archeologici

Degni di nota: l’insediamento eneolitico di Roccazzo, nei pressi della frazione di Borgata Costiera; i resti di due ville romane, nello spazio antistante la Chiesa di San Nicolò Regale ed in Contrada Mirabile. Ricordiamo inoltre che il capitano Francesco Adragna nel 1998 fu protagonista di un ritrovamento archeologico sensazionale: a 480 m di profondità nelle acque dello Stretto di Sicilia recuperò la cosiddetta statua del Satiro Danzante, una scultura di oltre due metri risalente al periodo ellenistico. La statua è stata esposta a Roma nelle sale di Montecitorio ma anche all’estero, precisamente ad Aichi, in Giappone. Attualmente si trova nel Museo Regionale di Sant’Egidio.

L’economia locale si basa prevalentemente sullo sfruttamento delle risorse ittiche. La pesca infatti alimenta notevolmente le industrie alimentari: Mazara del Vallo è uno dei più importanti porti pescherecci d’Italia e dispone di una flotta di oltre 300 imbarcazioni. Riveste un ruolo di spicco anche l’agricoltura, legata alla produzione di pregevoli uve, soprattutto inzolia, cataratto e zibibbo; la città infatti fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ma si coltivano anche olive ed agrumi. Inoltre il centro è inserito nel Circuito dei Borghi Marinari, fondato con lo scopo di valorizzare le radici culturali e le tradizioni locali.

in aggiornamento

Musei – Mirabilia Urbis, un allestimento ospitato nella Chiesa di San Bartolomeo, ospita reperti provenienti in particolare dal sito archeologico di Roccazzo. Il Museo diocesano, inaugurato nel 1993 raccoglie il ricco patrimonio di argenti della cattedrale. Il Museo ornitologico, inaugurato nel 1984, con 366 uccelli naturalizzati. Il Museo del Satiro danzante, ospitato nella Chiesa di Sant’Egidio, costruita nel 1424.

Biblioteche – Biblioteca comunale “Leonardo Bonanno”, con un patrimonio di più di 65.000 volumi; Biblioteca del Seminario vescovile, con più di 34.000 volumi; Biblioteca per ragazzi “L’Isola che non c’è” in Piazza della Repubblica.

Sacro e Profano – Ad agosto va in scena la festa patronale dedicata a San Vito, durante la quale si svolge una suggestiva processione che culmina con l’imbarco in mare, mentre il giorno di Ferragosto sulla spiaggia di Tonnarella si svolge la tradizionale Notte dei Mille Falò.

in aggiornamento

  • Abele Ajello, pioniere della cardiochirurgia, cui è intitolato l’ospedale.
  • Abū ʿAbd Allāh, detto Imam al-Māzarī, santo, teologo e giureconsulto musulmano, vissuto tra l’XI e il XII secolo.
  • Emanuele Catarinicchia, vescovo di Mazara.
  • Federica Cudia, tennistavolista.
  • Domenico Mogavero, vescovo di Mazara.
  • Calogero La Piana, vescovo di Mazara.
  • Gian Giacomo Adria, medico, umanista e storico.
  • Giovanni Matteo Adami, gesuita.
  • Nicolò Cristaldi, deputato, già presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Sindaco della città.
  • Pietro Consagra, scultore.
  • San Vito, santo martire.
  • Ugone Talach, milite di Mazara e giustiziere del Vallo di Mazara
  • Aristide Gunnella, già deputato, Ministro della Repubblica e Sottosegretatio di Stato.
  • Giuseppe La Grutta – fisiologo e rettore
  • Vito Rallo (arcivescovo)

Come arrivare

La città di Mazara è punto finale dell’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, che si innesta sulla strada statale 115 Sud Occidentale Sicula. Quest’ultima costituisce la circonvallazione della città. La città è servita da diverse strade provinciali, usate principalmente dai mezzi agricoli. Mazara del Vallo è inoltre collegata a Trapani, Marsala, Palermo ed Agrigento da autobus di linea. Dall’agosto 2011 esiste un collegamento bus con l’aeroporto di Trapani-Birgi operato dall’Azienda Siciliana Trasporti. In città ha sede la Stazione di Mazara del Vallo della linea ferroviaria Palermo-Trapani (via Castelvetrano). Il porto di Mazara del Vallo svolge funzioni commerciali, di scalo passeggeri, approvvigionamento petrolifero, di scalo industriale, di scalo peschereccio.

Back to top button