Identità Malvagna

Amministrazione

SINDACO

Nino Panebianco

In carica dal: 05/10/2020

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comunemalvagna.gov.it

Malvagna, il paese dei Lanza e della Malva

La riserva del bosco di Malabotta ha una superficie complessiva di 3.222 ettari di cui circa la metà classificata Riserva Integrale dalla Regione Sicilia nel 1997. È situata nella zona di transizione tra i monti Peloritani ed i monti Nebrodi; interessa i comuni di Malvagna, Francavilla di Sicilia, Mojo Alcantara, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone e Tripi.

Deve il proprio nome alla pianta di malva, di cui il territorio è ricco. Il centro abitato fu fondato nel XVII secolo dalla famiglia Lanza, divenendo principato nel 1627 per disposizione di Filippo IV di Spagna. Appartenne alla famiglia dei Lanza fino alla seconda metà del XVIII secolo, quando passò a Salvatore Migliaccio. Sotto il regime fascista formò insieme al vicino paese di Mojo Alcantara un unico comune chiamato Lanza, per poi tornare autonomo dopo la guerra.

Tra gli edifici religiosi sono degni di nota il convento di San Giuseppe, del Settecento, che versa però in stato di abbandono; la chiesetta di San Marco, eretta su una collina ormai abbandonata; la chiesa di Sant’Anna, costruita in onore della Santa protettrice del paese, alla quale è dedicata una festa che si celebra l’ultima domenica di luglio. A valle del paese è possibile ammirare i resti di una cappella di età bizantina, la Cuba, termine derivante dall’arabo traducibile come cupola. L’edificio, oggi restaurato, presenta una struttura semplice a pianta quadrata con tre absidi; il tetto è costituito da una cupola con il profilo rialzato, realizzata con blocchi di pomice. L’adattamento di tale cupola alla pianta quadrata avvenne per mezzo di calottine angolari; la copertura esterna era affidata ad un tetto a padiglione a quattro falde, come testimoniano le basi d’appoggio ancora visibili. Le arcate che costituiscono gli absidi presentano un alternarsi di basalti e mattoni in laterizio. In questa zona, nonostante la presenza della Cuba e di altre attrazioni, come il bosco di Malabotta, il settore turistico non è particolarmente sviluppato.

L’economia locale è trainata prevalentemente dall’agricoltura, con la coltivazione di olive, uva da mosto, grano, cereali, legumi, e dall’allevamento di bovini ed ovini.

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Sacro e Profano – La patrona del paese è Sant’Anna, che viene festeggiata il 26 luglio. Merita una segnalazione anche una singolare ed antichissima usanza del luogo: portare in dono ad amici e parenti, il primo dell’anno, un pezzo di legno con un biglietto di auguri per poi ritirare presso gli stessi, il giorno dell’Epifania, la “strenna”, un canestrello ricco di dolci.

Un piatto tipico di Malvagna è il ragù preparato con carne di maiale o vitello, pomodoro, sugna, cipolla, vino rosso ed alloro.

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Come arrivare

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