Identità Geraci Siculo

Amministrazione

SINDACO

Luigi Iuppa

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Urbanistica e assetto del territorio, Bilancio, Finanza e Programmazione Economica, Politiche sovracomunali, Politiche occupazionali, Politiche giovanili

Sito istituzionale

www.comune.geracisiculo.pa.it

Francesco Paolo Coco

Deleghe:

Vice sindaco – Demanio e patrimonio, Viabilità interna e rurale, Manutenzione, Decoro urbano, Tutela dell’ambiente

Bartolomeo Musciotto

Deleghe:

Lavori Pubblici, Fondi Comunitari, Cultura, Beni Culturali, Turismo, Sport e Tempo libero, Sviluppo Economico: Agricoltura e Zootecnia, Artigianato, Commercio e Servizi

Marisa Zafonte

Deleghe:

Servizi alla persona e pari opportunità, Pubblica Istruzione e diritto allo studio, Promozione e Comunicazione, Trasparenza Amministrativa

Geraci Siculo, la giostra dei Ventimiglia

Il Parco delle Madonie è un Parco naturale regionale istituito il 9 novembre del 1989; comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni). Comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina; ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane e, in particolare, gran parte di quelle presenti solo in Sicilia come l’Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli. Per quanto concerne la fauna sono presenti oltre il 50 % delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più del 50 % delle specie di invertebrati siciliane. Grazie al notevole interesse geologico legato al complesso montuoso madonita, dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di venti parchi geologici e non, europei. Il sito è stato inserito nella lista dei Geoparchi mondiali UNESCO il 17 novembre 2015.

Il toponimo deriva dal vocabolo greco ierax (sparviero), con riferimento alla presenza di numerose colonie di rapaci. Le origini del primo insediamento sono molto antiche; nel corso dei secoli subì molte dominazioni. È probabile che i Greci si stabilirono in queste terre alla metà del VI secolo a.C. mentre, nel Medioevo, gli Arabi ed i Normanni dopo alterne vicende modellarono l’assetto urbanistico dell’attuale borgo, che in epoche successive passò ai marchesi Ventimiglia; questi lo amministrarono fino al 1812, all’abolizione dei diritti feudali.

Fra i monumenti più significativi che testimoniano l’arte e la storia del centro spicca la chiesa della Madonna della Neve (XII secolo) al cui interno sono conservate numerose opere d’arte. La chiesa di San Bartolomeo (XIII secolo), ospita una statua lignea policroma del Santo patrono risalente al XVIII secolo; da ricordare la secentesca chiesa di Santo Stefano, con un grande quadro del martirio del Santo, e la coeva chiesa di Santa Maria La Porta. Del castello dei Ventimiglia purtroppo non rimangono che alcuni ruderi.

L’economia locale è prevalentemente agricola, con coltivazioni di cereali, ulivi, viti, agrumi ed altri alberi da frutto; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini e caprini, mentre il comparto industriale è presente con piccole attività nei settori alimentare, edile ed estrattivo. L’artigianato offre pregevoli manufatti in ferro battuto, legno e pietra, oltre a tessuti finemente ricamati.

in aggiornamento

Musei – Di grande valore, la Civica Raccolta Etnoantropologica che conserva oggetti, utensili ed altre testimonianze dell’antica vita rurale.

Sacro e Profano – Le feste religiose principali sono la Festa del Santissimo Crocifisso, i primi di maggio, e la Festa di San Bartolo, il 24 agosto. Fra le altre, si ricordano la Fiera del Bestiame in luglio e la Giostra dei Ventimiglia, rievocazione storica in costumi medievali che si svolge tra la fine di luglio ed i primi di agosto. Ogni sette anni, la terza domenica di luglio si tiene la Cravaccata di Vistiamaria, un’antica cavalcata a carattere religioso di pastori in costume. La posizione di ciascuno nella lunga fila è rigidamente stabilita in base all’età ed all’importanza: l’ultimo è il cassiere, che porta l’Antisfera, un drappo di seta nera ricamata in oro.

in aggiornamento

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Come arrivare

in aggiornamento

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