Identità Collesano

Amministrazione

SINDACO

Giovanni Battista Meli

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Lavori Pubblici e Urbanistica, Centro Storico, Personale, Polizia Municipale, Sanità, Protezione Civile, Progettualità Europea di Sviluppo, Attività Produttive, Agricoltura, Rapporti con gli Enti Sovracomunali

Sito istituzionale

www.comune.collesano.pa.it

Mariano Ferrarello

Deleghe:

Vice Sindaco – Contenzioso Legale, Beni Confiscati, Sportello, Antiracket e Antiusura, Viabilità, Turismo, Sport, Spettacolo

Elsa Ingrao

Deleghe:

Cultura ed Eventi Culturali, Pubblica Istruzione, Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Servizi Socio-Assistenziali, Pari Opportunità (Famiglia e Infanzia), Bilancio Sociale Partecipato, Rapporti con le Associazioni, Servizio Civile

Antonino Guzzio

Deleghe:

Bilancio, Programmazione Finanziaria, Tributi, Economato, Rapporti Fiscali Esterni, Razionalizzazione della Funzione e delle Competenze del Personale Comunale

Collesano, il paese dalla Ceramica Nigra

Il Parco delle Madonie è un Parco naturale regionale istituito il 9 novembre del 1989; comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni). Comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina; ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane e, in particolare, gran parte di quelle presenti solo in Sicilia come l’Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli. Per quanto concerne la fauna sono presenti oltre il 50 % delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più del 50 % delle specie di invertebrati siciliane. Grazie al notevole interesse geologico legato al complesso montuoso madonita, dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di venti parchi geologici e non, europei. Il sito è stato inserito nella lista dei Geoparchi mondiali UNESCO il 17 novembre 2015.

Il Castello di Collesano venne edificato durante la dominazione Normanna per opera della Contessa Adelasia, intorno ai primi decenni del 1100, quando il Re Ruggero II fece distruggere il sito sul Monte d’Oro a causa dei contrasti con il cognato Rainolfo. Dal XIII secolo il castello passa nelle mani dei Cicala di Alife. Con gli Angioini perviene ai De Monfort, e poi a Giovanni de Bullasio. Al nascere della nuova Contea di Collesano, successiva ai Vespri Siciliani, per quasi tutto il ‘300, il Castello e la terra saranno in mano a Francesco ed Antonio Ventimiglia.
Nel ‘400, dopo Antonio Centelles, tutta la contea passa ai Cardona e successivamente ai Moncada fino a tutto il’600. In questo periodo, una delle sale più ampie viene trasformata in teatro per rappresentazioni messe in scena dall’ Accademia degli Offuscati. Il terremoto del 1693 rende inagibile il Castello.Successivamente il Castello sarà in possesso dei Duchi di Ferrandina nel ‘700 e degli Alvarez de Toledo nell’ 800.
Ad oggi restano visibili solo i ruderi del Castello.

Il suo toponimo deriverebbe da un cognome assai diffuso nella zona: Gulisano. Le origini del borgo risalgono al mondo pre-ellenico; sono stati trovati infatti ruderi di un centro di quell’epoca sul Monte Oro, vicino Collesano. Sono visibili anche le rovine del castello normanno (documentato dal XII secolo), attorno al quale si sviluppò il primo nucleo dell’attuale paese. Collesano divenne un potente centro feudale e nel XVII secolo, sotto la guida della famiglia Ventimiglia, divenne anche sede di un’accademia letteraria. L’area si distinse non solo per questa attività ma anche per lo sviluppo dell’arte della lavorazione della ceramica, del cotto tramandata fino ad oggi, degli intarsi e del legno.

Lungo il corso dei secoli, Collesano ha accumulato un grande patrimonio artistico come la chiesa di Santa Maria del Gesù, con convento annesso, sorta nel XVII secolo lontana dal centro. Al suo interno è custodita una statua di marmo della Madonna col Bambino di Carlo D’Aprile ed un crocefisso intagliato di Fra’ Umile da Petralia. Sul corso principale domina la chiesa di Santa Maria la Nuova, dedicata a San Pietro Apostolo e risalente alla fine del XV secolo, ristrutturata agli inizi del XX secolo. Essa conserva un portale gotico-catalano ed una torre di guardia con bifora; all’interno, un sarcofago del 1551 ed affreschi del 1624 di Gaspare Vanzano, detto Lo Zoppo di Gangi. Nella parte più antica del paese si erge la chiesa trecentesca di San Sebastiano, di notevole interesse architettonico. L’architettura sacra più antica del paese è invece Santa Maria la Vecchia, costruita nel XII secolo e riedificata nel XV secolo. Al suo interno si possono ammirare gli affreschi del pittore locale Giacomo Lo Varco ed una statua marmorea della Vergine (1506) di Antonello Gagini.

Siti Archeologici

Il sito archeologico e ambientale di Monte d’Oro ospita i ruderi di un antico abitato di età islamica, esistente probabilmente già in età bizantina; visibili numerose rovine di abitazioni, mura di fortificazione, torri di vedetta ed un probabile fortilizio. Fra i reperti si annoverano: reperti ceramici riferibili ad epoca greco-romana; un denaro databile ad età sveva; una fibula in bronzo; una lucerna; una considerevole quantità di ceramica grezza, da mensa e da conserva.

La configurazione orografica del territorio, tagliato a nord-est dal torrente Mora e ad ovest da quello di Roccella, ha favorito la coltivazione di agrumeti, uliveti e vigneti che costituiscono la base del tessuto economico locale. Importante il settore dell’allevamento: a maggio si svolge un’importante fiera del bestiame e degli attrezzi agricoli. Collesano è rinomato per la produzione delle ceramiche. Si tratta di un’attività secolare legata all’utilizzo dell’argilla delle inesauribili cave di Bovitello, contrada che si trova a circa dieci chilometri dal centro. La cava, a cielo aperto, presenta una argilla particolare, in passato detta nigra per distinguerla da quella bianca. A rendere il colore particolare della ceramica collesanese è anche una specifica sabbia estratta fra le rocce del fiume Roccella, un tempo noto come fiume Lino, perché per secoli tra le sue acque era lasciato a macerare il lino.

in aggiornamento

Musei – Collesano è sede del Museo dedicato alla competizione automobilistica Targa Florio, di cui costituiva uno dei passaggi principali.

Sacro e Profano – Tra le feste più curiose c’è il Palio del Pipìu, il 14 settembre, giorno del Santissimo Crocifisso: si tratta di una corsa di tacchini sui quali si scommette denaro. Patrona del paese è la Madonna dei Miracoli, che si celebra il 26 maggioSan Giuseppe invece si festeggia con la ghiotta, piatto tipico di baccalà con verdure in agrodolce.

A Collesano, il Buccellato, un tradizionale dolce natalizio, prende la forma di un biscotto farcito, ricoperto da una glassa decorata con cioccolata e scaglie di pistacchio. La farcitura è composta da fichi, uva passa, mandorle, noci, zuccata, miele, cioccolato fondente e canditi.

  • San Macario da Collesano, abate e santo
  • Antonino Meli, magistrato, ex capo ufficio istruzione del tribunale di Palermo dal 1988 al 1993

Come arrivare

Per chi arriva da Palermo (autostrada A19 PA-CT) uscita Buonfornello, immettersi nella SS.113 sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la SP 9 per circa 13 Km. Provenendo da Catania (autostrada A19 PA-CT) uscita Scillato,  imboccare la SP 9 bis e seguire la segnaletica per Collesano. Da Messina (autostrada A 20) uscita Cefalù; proseguire sulla SS 113 in direzione Palermo sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la SP 9 per circa 13 Km. L’aeroporto più vicino è il “Falcone e Borsellino” di Palermo che dista 98 km da Collesano. Dall’aereoporto “Falcone e Borsellino” di Palermo, arrivare a Palermo dalla A29 PA-TP e successivamente imboccare l’autostrada A19 PA-CT; uscire allo svincolo di Buonfornello. Immettersi nella SS.113 sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la SP 9 per circa 13 Km. L’aeroporto “Fontanarossa” di Catania dista 155 km da Collesano. Dall’Aeroporto di Catania imboccare l’autostrada A19 PA-CT in direzione Palermo ed uscire allo svincolo di Scillato. Proseguire lungo la SP9bis per circa 10 km. L’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani-Birgi dista 174 km da Collesano. Dall’Aeroporto imboccare l’autostrada A29 TP-PA fino a Palermo. Proseguire sulla A19 PA-CT fino allo svincolo di Buonfornello. Immettersi nella SS.113 sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la SP 9 per circa 13 Km. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Campofelice  (13 km).

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