Identità Ciminna

Amministrazione

SINDACO

Vito Filippo Barone

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Mantiene le competenze e le deleghe non attribuite

Sito istituzionale

www.comune.ciminna.pa.it

Vincenzo Timo

Deleghe:

 Vice sindaco – Personale Servizi Demografici – Servizi sociali – Protezione civile

Francesco Faraci

Deleghe:

Attività produttive -Manutenzione – Viabilità – Politiche agricole – Lavori Pubblici

Francesca Leone

Deleghe:

 Turismo, Sport, Spettacolo, Politiche giovanili

Ciminna, fertile Palcoscenico

Riserva naturale Serre di Ciminna: è un’area naturale protetta della Sicilia istituita nel 1997. Le Serre di Ciminna sono un rilievo di gessi selenitici messiniani, interessante per le strutture carsiche e tettoniche, per la flora delle pareti gessose e per l’avifauna. Si alternano tratti di prateria, gariga, macchia e vegetazione rupestre. In primavera è possibile osservare la fioritura di diverse specie di orchidee selvatiche; sono presenti arbusti come l’olivastro, l’assenzio arbustivo, il sommacco siciliano, il teucrio arbustivo, la ginestra spinosa e la ginestra odorosa. Nel territorio sottostante alle pareti rocciose delle Serre sono presenti alcuni mammiferi quali l’istrice, la volpe ed il coniglio selvatico. Presenti anche alcune specie di uccelli rapaci tra cui la poiana, il gheppio ed il lanario; tra le specie dell’avifauna merita una menzione anche la coturnice siciliana.

Probabilmente il paese è di origine arabe; si crede fosse l’antico casale arabo di Has. Esistono però testimonianze anche delle più antiche civiltà punica e romana. Il nome sembra essere collegato alla fertilità delle sue terre: esso deriverebbe, infatti, dall’arabo soemina (grasso); nello stemma municipale, inoltre, troneggia anche una minna (mammella), simbolo di fecondità. Durante la dominazione normanna, Ciminna appartenne a molte nobili famiglie e si espanse intorno ad un castello, del quale sono visibili alcuni resti.

Il paese, dalla struttura medievale, è culla di un vasto patrimonio artistico, rappresentato prima di tutto dalle numerose chiese. Tra queste, spicca la chiesa madre dedicata a Santa Maria Maddalena, costruita nel XVI secolo in stile barocco, sorta inizialmente come cappella del castello. In essa si trovano varie statue in stucco di Scipione e Francesco Li Volsi ed un polittico in marmo della scuola del Gagini. Da visitare anche la chiesa di San Giovanni Battista, eretta laddove precedentemente sorgeva un oratorio della confraternita del Santissimo Crocifisso, chiamata così perché venerava un crocefisso del Cinquecento.

 Siti Archeologici

Di rilievo il patrimonio archeologico, evidenziato dagli scavi del Pizzo.

Perno dell’economia locale è l’agricoltura: abbondano le coltivazioni di olivi, viti, cereali, mandorle, ma anche le attività pastorizie. Nella seconda metà del XX secolo sono sorte le prime piccole industrie ed è stato ultimato un grande mollificio. Nel 1977 è stato costruito anche un campo sportivo comunale, completato nel 1981, con una capienza di 2.000 posti.

in aggiornamento

Musei – Nel paese ha sede il Museo Civico Etno-antropologico, dove è possibile fare un’incursione nella storia e nelle tradizioni locali.

Cinema – Il regista Luchino Visconti scelse, nel 1962, gli scenari naturali di Ciminna per girare alcune scene del suo film Il Gattopardo. Il paese divenne la Donnafugata del romanzo prima e della pellicola poi. A suggestionare il regista furono non solo le ambientazioni naturali offerte dal luogo, ma anche la chiesa madre.

Sacro e Profano – La chiesa di San Giovanni Battista, custodisce un pregiato Crocefisso del Cinquecento, esposto solo durante la Processione del Venerdì Santo e la Processione della prima domenica di maggio, festa del Santissimo Crocifisso. La cerimonia prevede anche la tradizionale furriata di li torci: una danza di torce che ha per protagonisti sette muli sellati a festa che si esibiscono in evoluzioni mentre il cavaliere che li conduce lancia dolciumi tra il pubblico. La ricorrenza più importante è però quella patronale di San Vito (15 giugno e 15 settembre), con una processione di 240 personaggi in costume che rievoca il martirio del Santo. L’8 dicembre, infine, durante la Festa du Triunfu si mangia il piatto tipico locale detto ‘nfriulata, cioè pane e salsiccia cotti insieme.

Piatto tipico locale è la ‘nfriulata, ovvero pane e salsiccia cotti insieme. Altro piatto tipico è la pasta alla palina con cipolle, finocchio e sarde.

  • Vito Leto – 21 febbraio 1838 – New York, 1º settembre 1901, sacerdote e inventore
  • Paolo Amato – 24 gennaio 1634 – Palermo, 3 luglio 1714, sacerdote e architetto del senato palermitano
  • Santo Gigante – 3 novembre 1601 – 23 novembre 1673, sacerdote, vicario foraneo e miniaturista
  • Pasquale Sarullo – 6 aprile 1828 – 22 aprile 1893, frate francescano, presbitero e pittore
  • Martin Scorsese, regista, la nonna era di Ciminna.
  • Catherine Cappa, attrice, madre di Martin Scorsese.
  • Gabriele Bonanno, maestro e compositore.

Come arrivare

in aggiornamento

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