Identità Castronovo di Sicilia

Amministrazione

SINDACO

Vito Sinatra

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Lavori Pubblici ,Bilancio, Protezione Civile

Sito istituzionale

www.comune.castronovodisicilia.pa.it

Dott.ssa Anna Maria Traina

Deleghe:

 Vicesindaco – Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Pubblica Istruzione, Cultura

Roberto Maria Gentile

Deleghe:

Sport, Attività Produttive, Agricoltura

Castronovo di Sicilia, tra Archeologia e Natura

La Riserva naturale orientata Monte Carcaci è una riserva naturale regionale della Sicilia, istituita nel 1997, soppressa nel 2012 ed inglobata nel parco dei Monti Sicani. È dominata da due rilievi, il Monte Carcaci (1196 m) ed il Pizzo Colobria (1000 m), ed è attraversata da numerosi corsi d’acqua e stagni stagionali. I versanti del Monte Carcaci ospitano boschi di leccio e roverella, il sorbo torminale e l’acero campestre. Nel sottobosco si ritrovano specie arbustive come l’orniello, il perastro, il biancospino, l’asparago spinoso, il pungitopo, il falso pepe montano e specie erbacee come il ciclamino e la peonia. Sulle sommità dominano l’anemone stellata, il cipollaccio greco, la pratolina, il giaggiolo siciliano, lo zafferanetto comune, il favagello e l’ampelodesma. Tra i mammiferi, è possibile avvistare volpi, martore, gatti selvatici e l’arvicola di Savi. Certamente ricca l’avifauna con numerosi rapaci quali lo sparviere, la poiana, il nibbio bruno ed il falco pellegrino; specie stanziali e migratorie dal merlo allo scricciolo al picchio rosso maggiore. Tra i rettili si segnalano la vipera comune, il biacco ed il colubro liscio; tra gli anfibi si ricordano il rospo comune e la rana verde.

Originariamente la città sorgeva a 1.100 metri sul livello del mare, sull’altopiano del Cassaro che sovrasta l’attuale abitato. Il centro, allora ricco di fortificazioni di cui ancora oggi sono visibili resti e fondamenta, venne chiamato dai romani Castrum e, successivamente, Castrum Novum (Nuovo Castello) dai Normanni. Rimangono numerosi ruderi anche del periodo bizantino e di quelli successivi. La cittadina è stata capoluogo, inizialmente per volere dell’imperatore Carlo V che così la ricompensò per la fedeltà mostrata verso i governanti, fino ai primi decenni dell’Ottocento. La zona, grazie a questa preminenza politica ed amministrativa, conobbe un periodo di floridezza economica e sociale che declinò solo con le emigrazioni del XIX e XX secolo.

Centro Storico – Le case del paese, presentano geometrie regolari. Al centro del borgo si erge la chiesa madre della Santissima Trinità (1404), sorta in luogo del castello normanno del conte Ruggero. Al suo interno sono custodite opere di grande pregio: l’abside, ornata da stucchi del castro novese Antonio Messina; una statua del Gagini (la Madonna della Catena) ed una tela di Rubens (Cristo ai flagelli), provenienti da chiese oggi non più esistenti. Di rilevanza artistica anche la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (XVI secolo) e San Vitale (XVII secolo).

Siti Archeologici

Nella contrada Grotte, sulle sponde del fiume Platani, sono stati trovati resti di abitazioni primitive appartenenti ai Sicani. I primi studi su tali insediamenti sono stati condotti nel 1743 dallo storico locale Vito Mastrangelo, il quale individuò dei geroglifici sulle pareti di alcune grotte. In quella più grande, dove fiorisce anche la pianta del capelvenere, si possono osservare forme di sedili intagliati nella roccia.

Il clima mite e l’abbondanza di acqua hanno reso il territorio famoso per la coltivazione degli ortaggi e della frutta (cipolle, zucchine, cocomeri, pesca bianca). Fiorente anche l’industria casearia, dalla quale provengono formaggi come il Fiore Sicano, pecorini e ricotta. Il settore turistico registra un’importanza crescente.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – In inverno si svolge la Sagra della Truscitedda, dove sono esposti ed offerti prodotti tipici agricoli ed artigianali, ma la festa più importante è quella in onore del Santissimo Crocifisso, che si svolge il 3 maggio. Il patrono del paese, San Vitale, si festeggia il 9 marzo.

Piatto tipico della zona è la pasta con i broccoli in tegame.

  • San Vitale di Castronovo (morto nel 994), monaco e asceta, vissuto in Basilicata, festeggiato il 9 marzo.
  • Francesco Maria Traina, vescovo di Patti dal 1903 al 1911.
  • Antonio Pizzuto (Palermo, 14 maggio 1893 – Roma, 23 novembre 1976), scrittore italiano. Suo padre era nato a Castronovo di Sicilia, paese nel quale Pizzuto tornava d’estate. “Alle dilette Palermo, Erice e Castronuovo di Sicilia” è dedicato “Si riparano bambole” uno dei suoi capolavori.

Come arrivare

in aggiornamento

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