Identità Capaci

Amministrazione

SINDACO

Pietro Puccio

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Bilancio, Tribunale, Ambiente, Affari Legali, Personale

Sito istituzionale

www.comune.capaci.pa.it

Girolamo Billante

Deleghe:

Vice sindaco – Polizia Municipale, patrimonio, Impianti Sportivi, Decoro Urbano, Beni Confiscati

Rita Di Maggio

Deleghe:

 Cultura, Pubblica Istruzione, Servizi Sociali, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Rapporti con le associazioni, Gemellaggi

Maria Giambona

Deleghe:

Lavori Pubblici, Urbanistica, A.T.O. Idrico, Randagismo, Manutenzioni

Aldo Sollami

Deleghe:

Farmacia comunale, Protezione Civile, Spettacolo, Ospitalità, Attività Produttive, C.E.D.

Capaci, Sant’Erasmo, Rosolino Pilo e Giovanni Falcone

in aggiornamento

I numerosi reperti archeologici rinvenuti proprio nelle grotte, ricche di graffiti, e nella necropoli di Fondo Pozzo, attestano che l’area è stata abitata sin dal paleolitico superiore. La foce del torrente Ciachea ha rappresentato da sempre uno scalo naturale: qui sono approdati nei secoli Fenici, Greci, Cartaginesi, Arabi, Normanni e Spagnoli. Lo sviluppo di Capaci può essere stato influenzato dalla vicinanza alla leggendaria città di Mozia, sede di un’antica e florida civiltà di navigatori. La sua esistenza è testimoniata nel V secolo a.C. da Tucidide e confermata circa tre secoli più tardi da Polibio. Mozia si trovava a poca distanza dal podere di Capece, da cui sarebbe poi derivato il nome attuale della città, insediamento pacifico (ca-paci secondo l’etimologia dialettale) salvato dalla distruzione riservata all’altro centro. Il primo stanziamento stabile risale agli inizi del Cinquecento, quando il feudo di Capaci fu assegnato a Francesco Beccadelli Bologna; sotto la sua giurisdizione furono costruiti il castello e la torre, ai piedi della montagnola di Santa Rosalia, intorno ai quali si svilupparono le altre abitazioni. A partire dal 1625, sotto il dominio della prestigiosa dinastia della famiglia Pilo la città conobbe un’intensa fioritura economica, commerciale ed artistica. Il nome del comune è purtroppo legato anche al drammatico episodio del 23 maggio 1992, quando il territorio fu involontario teatro di una delle pagine più drammatiche della storia italiana del secolo scorso. In quella che verrà ricordata appunto come “la strage di Capaci” persero infatti la vita il giudice Giovanni Falcone (1939-1992), la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, vittime di un terribile attentato mafioso. Al giudice è dedicato oggi il corso principale di Capaci.

L’impianto viario della cittadina, di matrice greca, sostiene le forme architettoniche di influenza medievale e rinascimentale, con una dominazione dello stile barocco alternato al neoclassico ed al liberty. Il principale monumento cittadino è la barocca chiesa madre (XVIII secolo) dedicata a Sant’Erasmo, patrono della città. L’edificio fu costruito su una struttura preesistente durante l’epoca d’oro del dominio della famiglia Pilo. L’altro edificio religioso di rilievo della città è la settecentesca chiesa di San Rocco. Sull’omonima montagnola insiste il santuario di Santa Rosalia, meta del tradizionale pellegrinaggio che si svolge ogni anno a settembre.

L’economia è trainata dalla pesca, seppure in minima parte, e dall’agricoltura, che punta sulle tradizionali coltivazioni di mandorle, carrube, olive e fichi d’India. Anche il settore turistico, grazie alla bellezza del litorale sabbioso, è in continua espansione.

in aggiornamento

A Capaci è ancora viva l’antica arte popolare dei menestrelli, cantastorie custodi delle tradizioni orali della comunità che coinvolgono l’appassionato uditorio con racconti ispirati alle atmosfere del vecchio mondo contadino.

Sacro e Profano – La festa in onore del patrono Sant’Erasmo viene celebrata il 2 giugno. Punto centrale delle celebrazioni è la processione, a cui un tempo si univano anche gli abitanti dell’Isola delle Femmine, in memoria di un’antica diatriba. Le due comunità, una volta unite in un’unica amministrazione, si contesero nel corso dell’Ottocento la statua del Santo, ritenuta portatrice del potere taumaturgico di preservare Capaci dall’epidemia di colera. I devoti dell’Isola delle Femmine, una volta ottenuta “in prestito” l’effigie di Sant’Erasmo, si rifiutarono di riconsegnarla ai capacioti, che dovettero ricorrere ad un’avventurosa incursione per riappropriarsene. Pellegrinaggio al santuario di Santa Rosalia4 settembre. A carnevale per tre giorni la città è animata dalle tradizionali sfilate di maschere e dal festoso lancio dei coriandoli. Il 19 marzo si degusta poi la “pasta di San Giuseppe“, piatto tipico preparato all’aperto.

in aggiornamento

Capaci ha dato i natali al patriota Rosolino Pilo (1820-1860) che partecipò ai moti risorgimentali del 1848 e perse la vita nel 1860, mentre era in preparazione l’arrivo dei Mille.

Come arrivare

Capaci è attraversata dall Autostrada A29, della quale è possibile usufruire attraverso uno svincolo distante circa 2 km dal centro abitato. Quest’Autostrada collega Capaci con Palermo, Mazara del Vallo, Trapani e con l’Aeroporto Internazionale di Palermo “Falcone-Borsellino”, distante dal centro abitato circa 20 km. Capaci è servita dalle Autolinee AST che la collegano con Palermo e con gli altri comuni adiacenti. Nel territorio comunale è presente una stazione ferroviaria, posta sulla linea Palermo-Trapani e servita anche dai treni del servizio ferroviario metropolitano di Palermo.

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