Identità Campobello di Licata

Amministrazione

SINDACO

Rag. Giovanni Gioacchino Picone

In carica dal: 11/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.campobellodilicata.ag.it

Dott. Ennio Teodoro Ciotta

Deleghe:

Vice Sindaco – Sanità – Lavori Pubblici – Urbanistica -Edilizia Scolastica

Calogera Termini

Deleghe:

Famiglia – Politiche Sociali – Pubblica Istruzione – Biblioteca – Attività Istituzionali – Associazionismo

Giovanni Ilardo

Deleghe:

Verde Pubblico – Manutenzione Strade – Pubblica Illuminazione – Protezione Civile – Servizi Cimiteriali

Giacomo Gatì

Deleghe:

Risorse Agricole – Attività Produttive – Politiche Giovanili

Campobello di Licata, La Divina Commedia secondo i campobellesi

Sulle pendici meridionali del colle su cui sorge Campobello di Licata è stata creata la Valle della Divina Commedia: in una vecchia cava di pietra si snoda un suggestivo percorso dove sono stati posizionati 110 monoliti di travertino di Alcamo su cui il maestro Silvio Benedetto ha dipinto personaggi della Divina Commedia, permettendo al visitatore di ripercorrere idealmente il viaggio ultraterreno di Dante.

La fondazione ufficiale risale al 1681 quando Don Raimondo Ramondetta, duca d’Alba, ottenne per duecento onze la licentia populandi (il diritto di popolare il suo feudo) da Carlo II di Spagna. Il nucleo originario si sviluppò nella zona prospiciente la chiesa di Gesù e Maria e la cosiddetta Castellanìa: un complesso di edifici, demoliti nel 1900, utilizzato un tempo per i pubblici uffici e come residenza del castellano. Dalla fine del XVII secolo il paese si arricchì di palazzi abitati dai “galantuomini”; di caseggiati occupati dai burgisi, i borghesi, con corti interne per la rimessa di carri e di attrezzi agricoli; di dimore più umili per braccianti e nullatenenti. Nel 1764 alla comunità di Campobello fu data l’opportunità di costituirsi comune, ma una piena autonomia fu raggiunta solo con l’abolizione dei diritti feudali nel 1812. Una crescita importante del centro si registrò nella seconda metà del secolo anche se, tra la fine del XIX e fino agli anni Settanta del XX secolo, furono in molti a scegliere la strada dell’emigrazione. Dal 1980 Campobello di Licata è stato interessato da profondi lavori di ristrutturazione, con la creazione di servizi ed infrastrutture tipiche di un centro moderno.

L’abitato conserva edifici e monumenti di pregio. La chiesa madre (1681), dedicata a San Giovanni Battista, presenta una facciata in stile barocco e custodisce al suo interno sculture di Salvatore Bagnasco e di altri importanti artisti siciliani, oltre ad un crocefisso ligneo del Settecento. Degni di rilievo sono inoltre Palazzo La Lumìa (o La Lomìa), che delimita uno dei lati di piazza XX Settembre; il Palazzo del Duca e la Fontana delle Fanciulle (1650). La valorizzazione culturale ed artistica del centro è garantita da iniziative volte a preservare ed a promuovere anche le tradizioni enogastronomiche locali, nonché da un progetto meritevole di interesse che prevede l’inserimento di opere d’arte ed architettoniche nel tessuto urbano.

L’economia locale è legata alla nascita di piccole imprese nei settori agroalimentare ed enologico, artigianale e della lavorazione di materiali per l’edilizia o per impianti industriali.

in aggiornamento

Biblioteche – La Biblioteca Comunale di Campobello di Licata si avvale di quattro sezioni: Sezione Generale, che comprende libri di tutti i generi; Sezione Ragazzi, dedicata alla lettura per ragazzi; Sezione Sicilia; Sezione Dante, dedicata interamente a Dante Alighieri e alla sua “Divina Commedia”.

Sacro e Profano – Nei riti e nelle feste religiose che animano il centro persistono elementi di origine pagana e rurale. Tra le ricorrenze maggiormente sentite si ricorda la Festa della Madonna dell’Aiuto (La Bedda Matri di l’Aiutu), che si svolge la terza domenica d’agosto, nel corso della quale sfilano i tipici carretti siciliani e sfarzose cavalcature.

in aggiornamento

in aggiornamento

Come arrivare

in aggiornamento

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