Identità Buccheri

Amministrazione

SINDACO

Alessandro Caiazzo

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comunedibuccheri.it

Francesco D'Angelo

Deleghe:

Vice Sindaco – Agricoltura – Ecologia – Polizia Municipale – Protezione Civile – Patrimonio

Concetta Mazzone

Deleghe:

Turismo  Beni culturali -Patrimonio

Marinella Mazzone

Deleghe:

Pubblica Istruzione – Servizi sociali – Turismo – Beni culturali e Patrimonio

Vito Giaquinta

Deleghe:

Territorio e Ambiente – Politiche Giovanili – Sport – Cultura

Buccheri - Il Castello, le neviere ed il Med Fest

Il Bosco di Santa Maria, è una lussureggiante area boschiva di enorme importanza naturalistica e paesaggistica. Vi si trovano siti d’interesse archeologico di notevole rilievo ma anche esemplari di alberi quali il leccio, il castagno, la quercia. Si tratta di un’area montuosa, ricca di sorgenti d’acqua, in minima parte ricoperta da terrazzamenti agricoli adiacenti il territorio comunale. In questo luogo magico è presente l’Eremo di Santa Maria delle Grazie ma anche il Parco Avventura di Buccheri, il Parcallario; è presente un’area attrezzata per il ristoro, dispone di fontane in pietra dalle quali sgorga acqua proveniente dalle sorgenti del Monte Lauro.

Il Castello di Buccheri, fu una delle fortezze più imponenti della Sicilia. Presenta un perimetro quadrato, con due torrioni nella parte anteriore ed uno, più grande, al centro. Sebbene restino solo dei ruderi, è possibile comprendere l’importanza strategica che ha rivestito nei secoli. Abitato tra il 1200 ed il 1300, fu al centro di numerose vicende belliche, fra le quali si ricordano le lotte contro gli angioini e le guerre civili tra baronati. Un documento conservato presso la biblioteca di Palermo lo descrive come di seguito: si va detegendo che quella rocca intorno la quale pria del terremoto dell’anno 1693 era situato il paese, nel modo che dicesi volgarmente castello, sia stato fabricato sino da allora che era in fiore la città di Leontini per difesa nelle guerre civili. Crollò nel 1693 a seguito del grande terremoto che distrusse tutta la val di Noto e molte delle sue pietre furono usate dagli abitanti del luogo per la ricostruzione del borgo. Ad oggi, come nei secoli passati, dalle rovine della fortezza è possibile godere di un panorama mozzafiato che va dal golfo di Catania alla Sicilia centrale. 

Toponomastica – L’etimologia del toponimo non è chiara: secondo alcuni studiosi il nome deriverebbe daBuqer, nome di un generale arabo che vi avrebbe costruito la prima fortezza; altri lo riconducono alla combinazione di Bous e di Hera, a testimonianza del fatto che ivi pascolavano le sacre vacche di Hera; non manca poi chi lo associa al vocabolo arabo bukir (allevamento di buoi); ulteriori ipotesi fanno riferimento alla derivazione da un antroponimo locale, dal siciliano con derivazione normanna, Bucceri (Vucceri) cioèMacellaio (dal francese Bouchier).

 

II mito delle origini ricorda che, in queste contrade, il pastore Dafni pascolava i suoi armenti e quelli degli dei, al suono del flauto.

Origini – I primi insediamenti umani risalgono alla preistoria, numerosetestimonianze archeologiche dimostrano infatti la presenza dell’uomo in epoca arcaica; si ricordano ad esempio una serie di capanni pastorali, costruiti con tecnica megalitica (monumento preistorico formato da grossi blocchi di pietra). Nei secoli SiculiRomani, Bizantini si insediarono sul territorio. Successivamente gli Arabi colonizzarono il territorio, in gran parte ricoperto da vaste pinete, boschi di frassini e querce, procedendo ad un vasto programma di appoderamento e di fortificazione del colle Tereo. Lo sviluppo urbanistico del borgo lo si deve tuttavia ai normanni che, cacciati gli arabi, lo edificarono intorno ad un’imponente fortificazione, sorta su quella preesistente. I signori di Buccheri, in quest’epoca, furono i Paternò, insediatisi nel 1088. In epoca successiva, dopo la caduta degli angioini, con la Rivolta dei Vespri del 1282, il paese fu governato dagliAlaimo di Lentini, investiti da Pietro III d’Aragona, ceduto poi ai baroni Montalto che, investiti nel 1313, lo governarono per due secoli. Successivamente fu la volta dei Morra, poi degli Alliata-Villafranca che furono signori di Buccheri sino all’abolizione del sistema feudale. Dopo alterne vicende il centro subì le devastanti conseguenze del catastrofico terremoto del 1693, che devastò gran parte della Sicilia sud-orientale. Per la ricostruzione del borgo si privilegiò un’espansione verso valle, nacque così il quartiere settecentesco.

Buccheri contemporanea – Buccheri fu governata dagli Alliata-Villafranca sino al 1812, anno in cui il governo borbonico emanò la costituzione del regno, con la quale fu abolito il feudo. La cittadina divenne libero comune e successivamente entrò a far parte del Regno d’Italia (1861).

Centro storico – Il reticolo di viuzze e scalinate della città di Buccheri, ne fanno un centro tra i più belli della provincia aretusea. Il centro storico ha un’identità mista poiché stratificato in base alle epoche; la parte più antica, quella medievale, è situata sul Colle Tereo, in prossimità del castello. Lungo la vallata è ubicata la parte settecentesca, intorno a Piazza Roma, con la splendida fontana dei quattro canali, edificata nel ‘500. Da qui partono le principali vie cittadine.

Architettura Religiosa

  • Chiesa di Sant’Antonio Abate, costruita nel 1593, fu distrutta dal terremoto del 1693. Si decise di riedificare sul medesimo sito, cambiando l’orientamento, verso sud e non più verso nord. La nuova chiesa fu iniziata nel 1702 e completata oltre un secolo dopo; domina la città con la sua alta facciata, più volte ristrutturata. All’opera dell’architetto Rosario Martelli, si sovrapposero quelle dell’architetto don Salvatore Alì, nel 1792, e di don Antonio Battaglia, architetto catanese, nel 1793. Ha un’alta torre campanaria centrale e un’ampia scalinata costruita nel 1911. L’interno ha impianto basilicale, a tre navate, con colonne reg­genti archi a tutto sesto. I pregiati stucchi che decorano la navata centrale, sono stati realizzati nel 1757 dall’artista palermitano Giuseppe Gianforma. Degne di nota, le tele custodite in questa chiesa, opere del 1728 dell’illustre pittore Guglielmo Borremans; altre tele di pregio sono attribuibili al pittore Antonio Sortino ed al messinese Giovanni Tuccari.
  • Chiesa Madre di Sant’Ambrogio, è opera dell’architetto palazzolese Giuseppe Ferrara che realizzò un interno a tre navate decorato, nel 1728, con gli stucchi di Giuseppe Bianco di Licodia. Le opere pittoriche e scultoree all’interno sono di particolare valore artistico, come la pala d’altare raffigurante Sant’Ambrogio che battezza Sant’Agostino, realizzata nel 1766 dal pittore Francesco Mignemi; una tela cinquecentesca raffigurante San Michele; la statua di Sant’Ambrogio, opera del 1779 di don Gaetano Franzese. La facciata rimase incompleta fino al 1791, solo nel 1798, a  seguito di una supplica popolare, i lavori presero il via.
  • Chiesa Santa Maria Maddalena, dopo il devastante terremoto del 1693, fu ricostruita su un diverso sito, più ampio e spazioso. Il primo progetto, del 1702, fu realizzato dall’architetto fra’ Michele da Ferla. I lavori procedettero spediti: la facciata fu iniziata nel 1708; già nel 1724 furono completate le pareti collaterali della cupola centrale e nel 1732 fu la volta dei pavimenti. Nel 1750 venne completato il primo ordine della facciata, ad opera dell’architetto Michelangelo Di Giacomo. La chiesa, completata nel corso del ‘700, presenta una pianta basilicale, con tre navate. La navata centrale, più alta delle altre, è chiusa da una volta a vele, simile ad una cupola. Custodisce le statue marmoree di San Pietro e San Paolo, opere dello scultore Giovanni Marino. Nella cappella in fondo alla navata sinistra è collocato uno splendido crocifisso ligneo del ‘500 e la statua quattrocentesca del Cristo alla colonna. L’organo è opera di Alfano Basile.
  • Santuario Madonna delle Grazie, si tratta di un edificio di antichissima fondazione, immerso nel verde dei boschi, già citato in fonti documentali del XV secolo. Rimase seriamente danneggiato dal terremoto del 1693. L’opera di ricostruzione fu molto celere, s’intervenne subito sulla facciata, sul campanile, le mura ed il tetto. Già nel 1774 i pavimenti e gli stucchi della volta vennero completati. All’interno è posto uno stupendo altare marmoreo realizzato dai fratelli Marino di Catania.
  • Chiesa rurale del SS Crocifisso (Calvario), si tratta di un piccolo luogo di preghiera, del sito non si conosce l’origine ma probabilmente antichissima, è posto sulla sommità della collina e da lì domina il centro abitato.

 Architettura Civile

  • Resti del Castello, sono ruderi della possente fortificazione di origine normanna che resse fino al terremoto del 1693. Situato sulla sommità del colle Tereo, fu dimora degli Alaimo, dei Macalda di Lentinie della famiglia Montalto. Si tratta ancora di un luogo incantevole e panoramico, nel quale è nitida la memoria storica.
  • Palazzo Cosentino, costruito per volere della famiglia Ferla di Tristaino, il palazzo sorge su piazza Cosentino, a cavallo della via Cosentino, collegato ad alcuni locali della Chiesa di Sant’Antonio Abate. Ha una facciata con splendidi pilastri in pietra lavica a sorreggere un grandioso balcone, sormontato dallo stemma dei Ferla di Tristaino, e un imponente portale finemente istoriato. Il palazzo, che mantiene la magnificenza di un tempo, negli arredi e nelle decorazioni,  è oggi adibito a luogo espositivo di pubblica fruizione.
  • Palazzo Alliata – Villafranca, dopo aver ospitato per poco tempo i feudatari di Buccheri, divenne proprietà della Curia di Siracusa prima di essere abbandonato. La facciata è composta da due ordini orizzontali inquadrati da due pilastri, con cinque portoncini nell’ordine inferiore e tre balconi più grandi nella parte superiore. Nel prospetto interno era stato costruito un piccolo cortile.
  • Palazzo Zappulla, è uno splendido edificio in stile liberty. Un grande portale arcuato e uno splendido balcone decorato con le caratteristiche inferriate a motivi floreali. L’intero palazzo è decorato da un’elegante merlatura.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:

rudere della Chiesa di Sant’Andrea; rudere della Chiesa di San Nicola; Palazzo Calafato; Palazzo Lo Piccolo; Palazzo Barbieri.

Siti Archeologici

  • Le rovine dell’Acquedotto Bilingeli, era l’antica condotta idrica che sorge presso la sorgente del Torrente Sughera.
  • I resti del Castello, sono situati sulla sommità di Monte Tereo. Si tratta dei resti dell’antica e imponente fortificazione normanna. Fu una delle fortezze più importanti della Sicilia.
  • Sito rupestre delle Croci, è immerso nell’area boschiva che circonda il monte Tereo; nel sito è possibile visitare la grotta di San Nicola, una chiesa rupestre di epoca paleocristiana.

L’economia locale si basa sull’agricoltura, specializzata nella coltivazione di cereali, ortaggi, agrumi ed altri alberi da frutto, ma la risorsa principale sono gli ulivi, dai quali si ricavano olio e pregiate olive nere. Nel 2015 Buccheri divenne Capitale Mondiale dell’Olio Extravergine di qualità nell’ambito del concorso internazionale di Verona il Sol D’oro. Negli ultimi anni, il comparto turistico ha avuto un importante sviluppo, soprattutto in riferimento al turismo naturalistico ed enogastronomico.

Evoluzione demografica – Buccheri all’alba dell’annessione al Regno d’Italia (1861), contava una popolazione di 4.140 residenti. Gli anni successivi sono segnati da una progressiva, ma lenta, crescita con 4.330 abitanti nel 1881. Nel primo dopo guerra, nel 1921, la città conosce il suo picco massimo con 5.660 persone residenti. Da quel momento lo sviluppo registrerà un costante decremento che porterà, nel 1961 a contare appena 3.894 abitanti che scendono a 2.712 appena dieci anni dopo (1971). Questo dato è andato in lenta e costante decrescita, o con variazioni minimali, sino ad oggi.

Etnie e minoranze – A Buccheri è presente una comunità straniera numericamente poco rilevante con 113 unità, perlopiù romeni.

Musei – Casa Museo di Buccheri, un piccolo centro espositivo in cui vengono organizzate mostre a tema. Palazzo Cosentino è adibito a spazio espositivo e spettacoli culturali, a disposizione della collettività.

Biblioteche – La biblioteca comunale Aldo Moro è situata in piazza XXIV Maggio.

Sacro e Profano – Festa di Sant’Antonio Abate. Considerato uno dei protettori di Buccheri, la festa in suo onore si celebra il 17 gennaio di ogni anno ma inizia già dall’8 gennaio con la Novena di Sant’Antonio durante la quale la chiesa è consacrata al santo, con riti sacri e preghiere. Il 16 ha luogo una festa solenne con l’esposizione di una reliquia. La mattina del 17, vengono sparati 21 colpi di cannone, poi la banda musicale inizia il giro per le strade, alle ore 11 si celebra la messa e alle 12 si assiste alla solenne nisciuta del Santo. Segue la processione per le vie del paese con grande partecipazione popolare. Alle ore 18 si celebra la messa vespertina, al termine della quale il simulacro viene portato nuovamente in processione. La festa si conclude nella serata con la solenne trasutaU Trapassu, si tratta di una delle manifestazioni inserite nella settimana Santa; celebra la passione, morte e resurrezione del Cristo. Festa della Madonna della Provvidenza, si svolge nel primo fine settimana di luglio: il giovedì, il venerdì e il sabato (triduo di preparazione) che precedono poi il solenne giorno, la prima domenica di luglio. Il giovedì, alle ore 19, viene esposto il simulacro della Santa, iniziano preghiere e riti religiosi. La sera del sabato, dopo la messa, ha luogo uno spettacolo musicale che chiude il triduo. La sveglia alle ore 8, è seguita dai fuochi d’artificio, quindi la musica della banda e la messa delle ore 11. A mezzogiorno la Santa nesci dalla chiesa e percorre le vie del borgo, col simulacro portato a spalla dai fedeli. Alle ore 21 e trenta ha luogo lo spettacolo musicale in Piazza Roma, la festa termina alla mezzanotte. Festa di San Francesco di Paola, si celebrata la prima domenica di agosto, in onore di uno dei santi protettori del paese. Si tratta della festività sacra più importante del periodo estivo, unisce il paese superando i campanilismi tipici della storia cittadina. È introdotta da un triduo di preparazione costituito da riti sacri e preghiere, presso la Chiesa di Maria Maddalena; in programma anche una fiera caratterizzata da un’allegra atmosfera. Il giorno della festività inizia con i fuochi d’artificio e la banda musicale che, dopo un giro per le strade, si ferma in piazza Roma per un bellissimo spettacolo sinfonico. Alle ore 11 si celebra la messa solenne e alle 12 la nisciuta e la processione a spalla, per le vie cittadine, in un tripudio di bandiere azzurre simbolo dell’antica confraternita della Santa Maria Maddalena. Alle 12 e trenta, in Piazza Roma, ha luogo lo spettacolo pirotecnico diurno. Nel tardo pomeriggio si svolgono gli spettacoli musicali, e alle ore 19 si celebra la messa solenne, seguita da una nuova processione. Alle ore 22 la statua viene ricondotta in chiesa alla luce delle fiaccole dei fedeli. A mezzanotte lo spettacolo pirotecnico segna la chiusura dei festeggiamenti. Festa della Madonna delle Grazie, prima domenica di settembre. Ultima delle feste estive, è probabilmente la più antica di Buccheri. I festeggiamenti hanno luogo presso l’antico santuario della Madonna delle Grazie. Prevede un triduo di preparazione antecedente le celebrazioni della domenica, giorno in cui, si svolgono la processione per le vie cittadine, la messa vespertina e la solenne trasutaFesta di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre è dedicata al Santo Patrono di Buccheri. Si tratta di una festa essenzialmente religiosa e molto sobria. Mostra dei Funghi, si svolge ogni anno in ottobre, si tratta di una promozione del settore enogastronomico; tema centrale i funghi ma con uno sguardo all’attrattiva naturalistica del territorio buccherese. Per l’occasione vengono organizzate visite guidate nei boschi, alle neviere; in programma vendita e degustazione di prodotti tipici e spettacoli culturali. Med Fest, si svolge sin dalla metà degli anni ’90 ed è oramai un tradizionale appuntamento che registra una forte presenza di turisti nella zona. La manifestazione si svolge nel terzo fine settimana di agosto e si struttura in due giorni di spettacoli, rievocazioni storiche e allegria a tema medievale. La città si arricchisce di stand e bancarelle, rigorosamente ornate con pelli e iuta (alla foggia medievale), dedicati alla vendita di cibo ed oggetti artigianali. Il paese si popola di saltimbanchi, compagnie d’armi, tamburini, trombettieri e danzatori, trovieri e trovatori, dame e cavalieri; un viaggio nel tempo che riempie l’aria di leggenda e di spensierata allegria. I festeggiamenti prendono il via il sabato con un fastoso corteo storico che percorre le strade principali del centro cittadino. La festa si conclude la domenica con spettacoli sino a tarda notte.

La cucina di Buccheri è tipicamente agricola; rinomati anche i prodotti dell’allevamento come i salumi di cinghiale che fanno del borgo un luogo d’eccellenza relativamente agli insaccati. L’olio extravergine di Buccheri fa parte del consorzio degli Oli Iblei. Fra i prodotti da forno citiamo il pane casareccio, tradizionalmente realizzato con la farina di grano duro, le focacce, le pizze. Si ricordano anche: i funghi di montagna e le castagne, che si raccolgono nei boschi; il pecorino di Buccheri; i Maialuffi, piante tipiche che crescono nella campagne circostanti; funciddi (o anche Mastazzòla), sono biscotti soffici con miele e mandorle; i pupi cu l’uovu, panini dolci con un uovo sodo all’interno; i Cassateddi, canestrini di pasta con ricotta e cannella; i Sfinci, dolci di ricotta; le Crispelle di riso, dolci e fritte; i cutugnati, marmellate prodotte con la mela cotogna.

  • Silvana Fallisi, (Buccheri, 9 dicembre 1964) è un’attrice italiana, nota per aver lavorato, sia in teatro che nel cinema, con il trio comico Aldo, Giovanni & Giacomo.

Come arrivare

Buccheri dista 73,2 km da Catania ed è raggiungibile attraverso la strada SS Catania-Ragusa; superata Lentini, è necessario percorrere altri 12 km fino al bivio per Buccheri. Da Siracusa, proseguire in direzione Caltagirone sulla strada Maremonti. L’aeroporto più vicino (53 km) è il Pio La Torre di Comiso (RG), raggiungibile tramite la SS 514. Non è presente un collegamento ferroviario diretto per Buccheri.

Mobilità urbana – A Buccheri non esiste un servizio di autobus urbani, tuttavia operano servizi di Radiotaxi ed autonoleggi convenzionati.

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