Identità Alimena

Amministrazione

SINDACO

Giuseppe Scrivano

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.alimena.pa.it

Gaspare Mario D'Amico

Deleghe:

Vice Sindaco – Personale – Polizia Municipale – Viabilità – Attività Produttive (Agricoltura, Commercio, Industria e Artigianato) – Sviluppo Economico (Urbanistica, Tutela del Territorio e dell’Ambiente, Verde Pubblico) – Politiche Comunitarie e di Concertazione

Santina Bausone

Deleghe:

Servizi Sociali – Pubblica Istruzione e Assistenza Scolastica – Consultorio e Asilo Nido – Beni Culturali, Biblioteca e Musei – Servizi Demografici, Leva ed Elettorale – Contenzioso, Comunicazione e Trasparenza

Gino Macaddino

Deleghe:

Sport, Turismo e Spettacolo – Politiche Giovanili e per le Pari Opportunità – U.R.P. – Servizi Igiene e Salute

Alimena, acque fresche e preziose

Il territorio di Alimena offre al visitatore interessanti escursioni, come quelle alla Balza di Areddula, un costone di roccia che raggiunge i 1007 metri, sormontato da una croce. È raggiungibile dal paese attraverso la strada comunale Via Destri. Un tempo abitata dai Sicani, in seguito ellenizzata e romanizzata, l’area riveste un interesse d’ordine storico-archeologico, oltre che naturalistico.

U Strittu: raggiungibile con una passeggiata a piedi di circa 4 Km, si tratta di una gola in cui il fiume Salso, si restringe incastonato tra la Balza Areddula a ovest e la Balza Solletta a est, offrendo uno splendido paesaggio caratterizzato da massi calcarei, salti d’acqua, pareti con affioramenti solfiferi e piccole piscine naturali, la più ampia delle quali è posta in corrispondenza di una suggestiva sorgente di acque sulfuree. Alla sorgente dello Strittu sono attribuite da molti alimenesi proprietà taumaturgiche contro le dermatosi, sia del bestiame che degli uomini. Si tramanda ancora il racconto di un battaglione tedesco in fuga durante la Seconda Guerra Mondiale, i cui soldati, immergendo i piedi nella sorgente, guarirono da pruriti e piaghe dovuti alla lunga marcia.

Parco della Mazza: si estende su una superficie totale di circa 7,5 ettari, presenta un’importante biodiversità con numerosi alberi e piante (circa 12.500). Include un’area pic-nic, un’area parco giochi per bambini e un anfiteatro naturale.

L’origine del toponimo non è certa, ma è probabile un legame con il nome della città di Imachara, citata nei testi di Cicerone. L’attuale nucleo abitativo fu fondato ufficialmente nel 1628 da Antonio Alimena, con licentia populandi concessa da re Filippo IV di Spagna.

Architettura Religiosa

  • Pregevole esempio di architettura sacra è la chiesa di Santa Maria Maddalena, patrona della città, edificata nel 1725 in stile barocco; conserva una splendida statua dell’Immacolata realizzata da Francesco Sorgi. Presenta un impianto a croce latina semplice, senza cappelle alle estremità del transetto. Le tre navate sono separate da imponenti colonne. Di pregiata fattura il piccolo pulpito di legno, appoggiato ad una colonna e l’organo settecentesco, collocato su una piccola balconata sovrastante il portale. Attiguo alla facciata posteriore si erge il campanile a tre orologi ultimato nel 1924 con la realizzazione dell’ultimo livello.
  • Da citare anche la chiesa del Burgarito, piccolo santuario mariano di origine settecentesca; caratteristica che lo rende unico è la particolare abside che poggia sulla roccia a strapiombo. Questo santuario consacrato alla Madonna è meta di sentito culto e pellegrinaggi.
  • La chiesa del Convento, presenta una sola navata in stile baroccheggiante, fu realizzata tra il 1731 e il 1738, per volere del principe Vincenzo Fatta Del Bosco. La Chiesa, assieme alla sacrestia, è ciò che rimane di un monumentale complesso comprendente un giardino, un chiostro e un convento dei padri riformati, poi fatto demolire nel 1961, allo scopo di costruire in quell’area un nuovo collegio.
  • La chiesa del Calvario, sorge su un pendio, cui si accede attraverso 33 gradini. Un cancelletto, sito nel fianco sinistro della chiesetta, apre lo spazio che rappresenta simbolicamente il Monte Golgota, in cui si trova una severa croce di legno. La mattina del Venerdì Santo è possibile visitare il sepolcro allestito dentro la Chiesa, e nel pomeriggio dopo aver recitato i 33 credi, uno per ogni gradino, il Cristo viene posto in croce in adorazione.
  • Chiesa di Sant’Alfonso: di forma ottagonale, si eleva sul colle Quisisana, fu costruita nel 1600 come torre di avvistamento, con l’aggiunta del cupolone fu poi trasformata in chiesa nel 1837 per volere del popolo. In occasione di periodi di siccità ci si rivolgeva e ci si rivolge al Santo per implorare la pioggia.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale: la chiesa del Carmelo; la chiesa delle Anime Sante, risalente al 1629

Siti Archeologici

Balza di Areddula: sono visibili i resti di un antico insediamento rurale.

L’economia locale è prevalentemente agricola con coltivazioni di cereali, mandorli, ulivi, viti ed altri alberi da frutto; si pratica inoltre l’allevamento di bovini, ovini, caprini e suini. Il comparto industriale è presente soprattutto con attività di tipo alimentare.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – Le festività maggiormente sentite dagli abitanti si celebrano durante la Settimana Santa, nel corso della quale è prevista la recita degli antichi canti delle lamentanze. La Festa di Santa Maria Maddalena, la patrona, si festeggia invece dal 30 agosto al primo settembre e fa riempire le strade cittadine di bancarelle di ogni genere. In programma il concerto della banda musicale del paese, la solenne processione della Santa Patrona, il concerto del 1° settembre e lo spettacolo di giochi pirotecnici.

Fra i piatti tipici vi sono: sucu magru e grassu, carduna frijuti, frittedda di favi, pasta cu maccu. Tradizionali i pani e dolci di San Giuseppe (varvuzze), a Pasqua le accene, a Natale le cucchie. Tra i prodotti locali ricordiamo: castrato, salsiccia, ricotta, pecorino. Il territorio dispone di verdure spontanee quali: i finocchietti, cicoria, cardi, funghi e asparagi.

in aggiornamento

Come arrivare

È facilmente raggiungibile tramite l’uscita Resuttano della A19 Palermo-Catania.

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