Identità Alia

Amministrazione

SINDACO

Guglielmo Felice

In carica dal: 12/06/2017

Deleghe:

Lavori Pubblici – Urbanistica – Igiene e Sanità – Beni Culturali – Musei – Biblioteca – Protezione Civile – Personale

Sito istituzionale

www.comune.alia.pa.it

Gioacchino Tripi

Deleghe:

Vice Sindaco – Bilancio, Patrimonio e Tributi – Politiche Ambientali – Attività Produttive e Sviluppo Economico – Agricoltura e Zootecnia – Lavoro – Autoparco – Manutenzioni

Angelo Talamo

Deleghe:

Formazione – Sport – Spettacolo – Pubblica Istruzione – Servizi a Rete

Gaetana Di Marco

Deleghe:

Politiche Giovanili – Politiche Sociali – Pari Opportunità – Promozione Turistica – Innovazione Tecnologica

Alia, Città giardino

Principale attrazione del comune sono le grotte della Gurfa, a pochi chilometri dal paese che rappresentano un insolito esempio di architettura rupestre. Si tratta di una serie di caverne, sei ambienti, scavate lungo una parete di pietra arenaria rossa e disposte su due piani. La loro origine sembra risalire al IV/VI millennio a.C. e si vuole che il nome derivi dall’arabo: Hufrah, che significherebbe fossa; Gurf sarebbe usato per indicare una parete scoscesa del monte; Gurfa, dall’araboGurfah  (Yurfah singolare, Yurf plurale), equivarrebbe al termine stanza ai piani superiori. Al livello inferiore sono stati ricavati due grandi vani dotati di ingressi indipendenti comunicanti tramite una galleria. Il primo vano ha pianta quadrangolare e presenta una copertura a due spioventi con colmo centrale. Il secondo ambiente, a pianta circolare, 12,50 metri di diametro per 16 metri di altezza, è dotato di un profilo campaniforme che culmina in un foro centrale. Attraverso gradini scavati nella parete rocciosa, si accede al livello superiore. Esso è costituito da quattro ambienti di forma parallelepipeda, comunicanti fra loro mediante brevi passaggi. Il secondo livello si affaccia dentro il grande spazio del vano campaniforme. L’ambiente a thòlos monumentale della Gurfa, con la sua camera funeraria dal tetto “a tenda” del piano terra, è associabile pertanto, per le sue dimensioni da primato mediterraneo, a quelli ellenici, datati attorno al 1400 a.C.

Origini – Fonti storiche attestano l’esistenza di un casale, Alia, durante il periodo di dominazione araba, poi scomparso nel XV secolo. Alia sorse dunque sul feudo di Lalia, acquistato nel 1557 da un nobile spagnoloLuca Fuentes, che lo diede come dote alla figlia Francesca, sposa del marchese di Santacroce Pietro Celestri. Questi, nel 1615, ottenne dal re spagnolo Filippo III lalicenza di popolare il feudo.

Alia contemporanea – Per quasi tre secoli, la cittadina conobbe un forte e progressivo incremento demografico: nel 1901 il paese registrava infatti più di seimila abitanti. Durante il primo decennio del Novecento, tuttavia, i consistenti flussi migratori verso gli Stati Uniti invertirono la positiva tendenza demografica. È significativo che negli stessi anni oltreoceano vivessero più di tremila aliesi. Il numero di emigranti continuò ad aumentare per tutta la prima metà del XX secolo, fino a triplicare dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Centro storico – Nella centrale piazza del Duomo si erge solenne la chiesa madre intitolata alla Madonna delle Grazie; interessanti anche la chiesa di Santa Rosalia (XVII secolo) e la chiesa di Sant’Anna (XIX/XX secolo) con pianta a croce greca.

Architettura Religiosa

Chiesa Maria SS. di tutte le Grazie: il santuario fu costruito tra il 1630 e il 1639 per volontà di donna Francesca Cifuentes Imbarbara, moglie di Pietro Celestri, e del figlio di donna Francesca Giovanni Battista Celestri, come professione di fede e supremo atto di devozione, ma anche per il rafforzamento del vincolo tra il potere politico feudale e quello ecclesiastico. La chiesa sorge su una preesistente Cappella del Crocifisso, al quale è consacrato un altare della chiesa. L’edificio è in stile tardo rinascimentale, con archi e tutto sesto, alcuni elementi decorativi in stile barocco, tra cui spiccano gli stucchi dell’abside con rilievi d’oro realizzati dal Sesta, restaurati nel 1980 dalle maestranze di Ragusa. Presenta una pianta rettangolare a tre navate, ma le due laterali con volte a crociera sono state edificate solo in tempi recenti. Il progetto originario prevedeva un secondo campanile, simmetrico ed uguale a quello esistente, ma rimase a metà per mancanza di mezzi. La decorazione esterna comprende quattro lesene sormontate da capitelli in stile corinzio, e timpani alla maniera cinquecentesca. Hanno realizzato affreschi e tele per il santuario numerosi artisti, tra cui due personaggi storici della pittura siciliana della seconda metà del novecento: Gianbecchina e Totò Bonanno.

Mausoleo Guccione:  si tratta della tomba gentilizia più antica e rilevante dal punto di vista storico-artistico. Appartenente alla più famosa famiglia di Alia, la tomba è stata edificata nel 1870 circa, ed è stata dedicata alla memoria di Matteo Guccione Martino (1817-1879). Il complesso funebre è arricchito dalla Statua del Bagnasco, La Morte (1882, marmo, h. cm. 130), una bellissima, giovane donna con una piccola falce in marmo, seduta sul Mausoleo ad una altezza di circa tre metri e mezzo da terra. La tomba, realizzata in marmo grigio è a pianta quadrata. La parte superiore si restringe a parallelepipedo e presenta frontalmente il bassorilievo in marmo di Matteo Guccione.

Architettura Civile

Palazzo Guccione: la famiglia Guccione, di origini toscane, giunse ad Alia agli inizi del secolo XVII. Il Palazzo posto in via Cardinale, ad Alia, è il più importante esempio di edilizia residenziale del secolo scorso, in stile liberty. Sorge nella parte più alta ed antica del paese, nel quartiere Rapatello. La facciata a tre ordini presenta in quello inferiore il bugnato tipico della scuola di Ernesto Basile; le balconate dei due ordini superiori presentano inferriate in ferro fuso a motivi fitomorfi di una certa rigidità vicina agli stilemi ottocenteschi; le finestre (bifore) dietro le balconate richiamano il classicismo di Basile, sono sottolineate da una cornice trilobata di grande eleganza. L’ingresso principale presenta un portale con coronamento in ferro battuto e due colonne con capitelli corinzi. L’edificio è sormontato da un belvedere; il pianoterra è destinato a magazzini, mentre le due elevazioni sono abitazioni. L’androne e la scala sono realizzati con pavimento e gradini in marmo con pianerottoli decorati a tarsie geometriche policrome, le pareti sono in stucco e le ringhiere in ferro fuso. Di rilievo, la decorazione a motivi geometrici sul soffitto del salone al primo piano.

Archi feudali: la storia dell’edificazione di queste suggestive strutture portanti è strettamente legata alla potenza della famiglia Guccione, alla metà del secolo scorso. Nel 1852, infatti, Don Benedetto e Don Filippo Guccione fecero costruire questi archi sopra una pubblica strada allo scopo di collegare le loro case dirimpettaie per disporre di qualche vano in più. La tradizione vuole che fossero innalzati di notte, al lume delle torce, poiché il regolamento comunale impediva di costruirli. Gli archi, ad esse curvilinea, sono stati realizzati in mattoni di cotto.

Siti Archeologici

Nei pressi del paese si trova la zolfara, una sorgente d’acqua sulfurea che sgorga in un sito archeologico.
Le grotte della Gurfa.

L’economia locale ruota prevalentemente intorno all’artigianato, che vanta produzioni pregiate quali tappeti, ricami, lavorazioni in ferro battuto e cesti. Ottima la produzione di vini, come testimonia l’appartenenza all’area di produzione DOC della Contea di Sclafani e la presenza nel territorio di parte dei rinomati vigneti della tenuta Regaleali.

in aggiornamento

Musei – Sono presenti: il Museo-Archivio per la fotografia della Sicilia e del mediterraneo e il Museo Etnoantropologico di Alia. Quest’ultimo è ubicato in via San Giuseppe nei due piani della casa “Pittà” restaurata dal comune di Alia. Il museo accoglie oggetti provenienti dalla collezione privata del prof. Rosario Di Vitale che ha svolto un lavoro di ricerca e raccolta di testimonianze della cultura agro-pastorale di Alia. In esposizione attrezzi e utensili in uso nei secoli scorsi, necessari alla lavorazione del ferro, del grano, alla cura del bestiame, alle creazioni artigianali, alla produzione dei prodotti caseari, provenienti dalle piccole aziende agricole del luogo.

Sacro e Profano – La Festa di San Giuseppe (19 marzo) è sicuramente tra le ricorrenze più attese ad Alia, in occasione della quale rivive l’antica usanza feudale di offrire il pranzo ai poveri. Madonna delle Grazie, attualmente festeggiata dal 20 giugno al 2 luglio come protettrice del paese.

Tra i prodotti gastronomici eccellono i dolci: la scattata a base di mandorle; il buccellato (dolce di Natale) ed il cannolo a base di ricotta fresca.

in aggiornamento

Come arrivare

Da Palermo e da Agrigento attraverso lo scorrimento veloce PA-AG, uscita bivio Manganaro per SS 121 PA-CT; da Catania mediante l’Autostrada CT-PA, uscita Tre Monzelli, direzione Caltavuturo, bivio Mandragiumenta – Alia

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