Identita Alì Terme

Amministrazione

SINDACO

Carlo Agatino Giaquinta

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Personale – Polizia Municipale – Protezione Civile – Bilancio, Tributi, Proventi e Patrimonio – Programmazione Strategica – Partenariati Pubblico e Privati – Finanziamenti Extra Comunali

Sito istituzionale

www.comune.aliterme.me.it/newsite

Carmelo Melato

Deleghe:

Urbanistica, Lavori Pubblici e Arredo Urbano – Agricoltura – Igiene e Sanità – Salvaguardia del Territorio e dell’Ambiente – Approvvigionamento Energetico ed Idrico – Commercio, Industria e Artigianato

Agata Di Blasi

Deleghe:

Contenzioso – Servizi Sociali – Politiche Famiglia, Infanzia e Comprensoriali – Rapporti con le Istituzioni – Solidarietà Sociale – Termalismo – Affari Amministrativi e Generali

Nunziata Todaro

Deleghe:

Pubblica Istruzione – Sport – Turismo ed Eventi – Politiche Giovanili – Cultura

Alì Terme, tre sorgenti curative

in aggiornamento

L’origine dei primi insediamenti non è certa; tuttavia, testimonianze archeologiche confermano che vi si stabilirono i Greci nella metà del VII secolo a.C., fondando la città di Elide nei pressi del promontorio Argento. L’etimologia del toponimo è invece araba: Ali, infatti, significa “alto”. Fu chiamato Alì Marina dal 1911 al 1928, anno in cui il comune fu soppresso ed inglobato in quello di Alì (alle falde del Monte Sant’Elena) fino al 1946. Nel 1954 però, riacquistata l’autonomia municipale, assunse la denominazione attuale. Subì varie dominazioni, ma dall’inizio del XVI secolo il borgo iniziò a rifiorire grazie alle opere del casato dei Granata, i quali riuscirono a convogliare le acque sulfuree in alcune vasche di roccia creando delle vere e proprie terme, alimentate da tre sorgenti principali: Antica Sorgente, Nuova sorgente e Sorgente. Tuttavia, tra il 1674 ed il 1678 il paese fu invaso e saccheggiato dai Saraceni, che costrinsero gli abitanti a spostarsi più a nord. Dal XVIII secolo il borgo fu quindi noto in tutta l’isola per le sue terme ricche di iodio e di zolfo ed annoverato tra i possedimenti dell’abbazia di San Pietro e Paolo di Itala fino al 1886, quando furono soppressi i beni ecclesiastici. Tutto il territorio circostante dunque fu ripartito tra i comuni di Alì ed Itala. Il complesso termale fu venduto nel 1895 alla marchesa di Cassibile; in seguito passò ai Sterrantino per poi finire ai Marino, attuali gestori. Le sorgenti di acqua curativa sono tre, ciascuna indicata per una diversa patologia: l’Antica Sorgente è utile per la cura dell’anemia; la Nuova Sorgente, ricca di acido solforico, è per questo adatta per le malattie della pelle; una terza sorgente, entrata in funzione recentemente, è indicata per combattere infiammazioni croniche.

Il patrimonio monumentale di Alì Terme è legato soprattutto alla torre saracena di avvistamento, costruita sul promontorio al XVII secolo per proteggere l’abitato dalle incursioni dei pirati. Tra gli edifici di culto, un pregevole esempio di architettura sacra è la chiesa madre dedicata a San Rocco, il patrono festeggiato, che in seguito al sisma del 1908 fu danneggiata; nel 1956 fu edificata una nuova struttura.

L’economia locale si basa sullo sfruttamento dell’agricoltura: fiorente è infatti la coltivazione di agrumi, cereali ed olive, mentre l’artigianato si concentra per la maggior parte nella lavorazione del ferro battuto e di cappelli di paglia.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – San Rocco è festeggiato in agosto, altri appuntamenti sono la Sagra del Pane Caldo e la Fiera dell’Artigianato, ad agosto.

in aggiornamento

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Come arrivare

in aggiornamento

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