Identità Alì

Amministrazione

SINDACO

Natale Rao

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Gestione del Personale – Opere e  Lavori Pubblici – Urbanistica – Politiche Finanziarie e Bilancio – Polizia Municipale – Protezione Civile – Partenariato Pubblico e Privato e Finanziamenti Extra Comunali

Sito istituzionale

www.comune.ali.me.it

Roberto Roma

Deleghe:

Vice Sindaco – Acquedotto e Risorse Idriche – Salute, Igiene e Sanità – Autoparco – Servizi Cimiteriali – Cultura e Beni Culturali – Pubblica Istruzione e Servizi Scolastici – Verde Pubblico, Decoro e Arredo Urbano – Sviluppo e Recupero di Frazioni e Quartieri – Rapporti Ecclesiastici

Valentina Rasconà

Deleghe:

Viabilità Urbana ed Extraurbana – Gestione dei Rifiuti – Pubblica Illuminazione – Caccia e Tutela degli Animali – Artigianato, Commercio ed Attività Produttive – Fiere e Mercati – Agricoltura e Foreste – Tutela del Suolo e della Montagna – Edilizia Economico e Popolare

Giuseppe Bonura

Deleghe:

Tempo Libero, Sport, Turismo e Spettacolo – Volontariato ed Associazionismo – Politiche Sociali per l’Infanzia, Giovanili, Comunitarie, del Lavoro e dell’Occupazione – Servizio Civile – Pari Opportunità

Alì, il comune “superiore”

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Sull’origine del toponimo esistono varie interpretazioni, ma è probabile che derivi dal vocabolo arabo alì, che significa “alto”. Il comune è meglio noto come Alì Superiore, denominazione che lo distingue da Alì Terme, situato a pochi chilometri di distanza, sul mare. Nel 1093 fu donato dal Conte Ruggero al Monastero dei Santi Pietro e Paolo, cui appartenne per diversi secoli.

Pregevoli espressioni di architettura sacra sono la chiesa madre, dedicata a Sant’Agata e costruita nel XVI secolo in stile tardo-rinascimentale; il convento dei cappuccini; la chiesa della Madonna degli Angeli. Si osservano poi il palazzo della famiglia Maggiore ed il Palazzo Famiglia Famà. La chiesa madre, eretta tra il 1565 ed il 1582, è consacrata a Sant’Agata. L’interno, in forme tardo-rinascimentali, è suddiviso da tre navate scandite da arcate a tutto sesto, rette da colonne monolitiche di pietra locale. Custodisce una statua marmorea di San Sebastiano attribuita a Rinaldo Bonanno (1530-1600), una tela con l’Immacolata ed i Santi Rita e Domenico attribuita ad Antonio Catalano il Giovane (1585-1666) ed una tela con la Madonna col Bambino tra i Santi Cosma e Damiano di Antonio Catalano il Vecchio (1560 1630); due acquasantiere del Seicento e pannelli raffiguranti scene della vita di Sant’Agata, opera di Santi Siracusa (1712) e Giuseppe Cuntrusceri (XVIII secolo).

L’economia è basata principalmente sull’agricoltura; le colture prevalenti sono quelle degli agrumi – in particolar modo dei limoni -, degli ortaggi, delle olive, delle castagne, della frutta e dell’uva, ma degni di nota sono anche l’allevamento – soprattutto di suini, bovini ed ovini – e l’artigianato. Caratteristica è la lavorazione del ferro e del legno.

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Sacro e Profano – Le vie del centro fanno da sfondo alle principali celebrazioni religiose, tra cui la più importante è la festa popolare di Sant’Agata, la Santa patrona, che si svolge in agosto, mese scelto inoltre per celebrare ogni dieci anni la cosiddetta Festa Ranni (Festa Grande), durante la quale va in scena la tradizionale sfilata su carri del cilio del pane o del cilio dell’oro: per l’occasione sfilano due bambine, una che impersona Sant’Agata intenta a tessere e l’altra Santa Caterina che le tiene le spole. Le bambine sono circondate da oggetti d’oro donati per devozione a Sant’Agata dagli abitanti del paese e dei comuni limitrofi.

I piatti tipici aliesi hanno come base i prodotti della terra: la zucca ed il basilico fresco, con cui si prepara la tradizionale “pasta alla carrettiera”, e la ricotta, le salsicce ed il salame.

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Come arrivare

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