Niscemi ricorda Giuseppe e Rosario, piccole vittime innocenti della mafia. Conti: “Una profonda ferita mai rimarginata”

(27/08/2018)

Era il 27 agosto del 1987 quando, in via Filippo Turati, due bimbi frequentanti la scuola elementare del 2° Circolo didattico, Giuseppe Cutruneo e Rosario Montalto, 8 e 11 anni, mentre giocavano nella strada, vicino alle loro case, rimasero colpiti mortalmente dai proiettili vaganti esplosi dalle armi di due clan malavitosi rivali. I colpi erano partiti da due auto in corsa, a Niscemi.

Una tragedia che sconvolse la città e oggi l’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Massimiliano Conti, attraverso l’assessorato alla legalità diretto dal vicesindaco Pietro Stimolo, in occasione della ricorrenza del 31° Anniversario della “Strage di via Turati”, ha disposto la commemorazione dei due bambini, vittime innocenti della mafia,

Questa mattina Giuseppe e Rosario sono stati ricordati con la celebrazione di una messa presso la parrocchia “Sacro cuore di Gesù” e con la deposizione di una composizione floreale nella lapide collocata in via Turati in loro memoria e nella quale si legge: “La mafia crudele recide i boccioli, l’intraprendenza del bene ridona la vita ai gambi piegati”.

Alla celebrazione Eucaristica, animata dal coro parrocchiale e presieduta dal parroco don Giuseppe Cafà, hanno partecipato i familiari dei due bambini vittime innocenti e le autorità militari e civili, i rappresentanti delle associazioni antiracket, bersaglieri, rangers e scout dell’Agesci.

Ricordiamo Giuseppe e Rosario” ha detto don Giuseppe Cafà nella sua omelia “tenendo presente che i bambini subiscono violenza anche quando si vandalizza un parco giochi, una scuola, e si abbandona della spazzatura in un’area pubblica. Noi tutti siamo responsabili in tal senso, specialmente quando non riusciamo a tutelare i bambini dall’odio degli adulti, in famiglia e nei loro processi di crescita e nel loro diritto a giocare. E di questo dobbiamo chiedere perdono a Giuseppe e Rosario”.

Il sindaco Massimiliano Conti ha poi aggiunto: “Questo 31esimo anniversario della crudele uccisione di Giuseppe e Rosario, costituisce una profonda ferita mai rimarginata per tutta la comunità. Una tragedia alla quale dobbiamo reagire con l’impegno di tutti volto a combattere coloro i quali si sentono padroni di grandi e piccole violenze. Invito sempre a denunciare qualsiasi forma di violenza ed a contrastare qualsiasi eventuale fenomeno mafioso, stando sempre a fianco delle Istituzioni, poiché c’è ancora tanto da fare”.

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