“Le stelle non hanno padroni”, la storia degli intrecci tra potere e mafia in un film

(15 ottobre 2018)

Dallo stilista Stefano Dolce al regista Vincent Schiavelli, al Cardinale Mariano Rampolla. I “figli” delle Madonie sono stati e sono illustri. Ricchi di ingegno e creatività. È anche il caso del gruppo di appassionati di cinema MiTerra Videolab, nato a Petralia Sottana, che porterà al cinema, il prossimo 1 novembre un grande progetto cinematografico. La prima verrà proiettata nella sala del cine-teatro Grifeo di Petralia Sottana. “Le stelle non hanno padroni”, questo il titolo del film.

Un lavoro grazie al quale negli ultimi mesi si è respirata un’atmosfera di grande attesa ed entusiasmo nell’intero comprensorio delle Madonie. Ed è proprio dedicato al territorio madonita, con le sue montagne, i suoi naturali scenari cinematografici a fare da sfondo alle vicende raccontate nel film. Nativi delle Madonie sono anche gli attori (ai quali si affiancano anche professionisti noti a livello nazionale: Vincenzo Albanese, Ferdinando Gattuccio e Salvo Piparo), le maestranze e i ragazzi la cui passione per le arti e la ricerca storica e antropologica ha dato vita a questo progetto.

La regia è di Salvatore Bongiorno, che ha scelto di ambientare il film tra il 1947 e il 1948; narrando due vite che si incrociano, quella di un contadino dedito al suo lavoro e alla militanza politica e quella di uno studente che crede in una società più giusta e solidale. Fulcro del racconto da un lato il ruolo chiave affidato all’istruzione e alla rinascita del movimento per l’affermazione dei diritti contadini, dall’altro, gli intrecci fra i poteri locali e la criminalità mafiosa che, all’epoca, impose con la forza un proprio sistema di gestione del lavoro e del mercato.

Ai due protagonisti, che con il loro esempio danno impulso ai diseredati nella rivolta contro il sistema feudale, il difficile compito di testimoniare l’impegno politico e il martirio di tanti sindacalisti e figure chiave della storia recente come Epifanio Li Puma, Girolamo Li Causi e Pio La Torre.

“Le stelle non hanno padroni” è soltanto l’ultimo dei progetti realizzati e autofinanziati da MiTerra Videolab, un gruppo di giovani appassionati non professionisti attivo già da qualche anno a Petralia Sottana e in tutto il territorio madonita, scrigno di natura, memoria, arte e cultura e fonte principale di ispirazione per le tante produzioni culturali degli ultimi anni.

Un’immagine del film “Le stelle non hanno padroni”.

“Il nostro intento – ha spiegato lo sceneggiatore Gianpiero Farinellaè quello di promuovere e coltivare la passione per la produzione audiovisiva, guardando al passato per riflettere su tematiche tuttora attuali. In un periodo storico e culturale difficile, nel quale viviamo, è indispensabile puntualizzare come l’istruzione abbia da sempre dato possibilità di riscatto sociale. Trattare la tematica del diritto al lavoro, in una società che deve una percentuale sempre più alta di giovani intelligenze andare via dal territorio madonita, è un dovere morale”.

Cristina Lombardo

 

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