Dipendenze, allarmanti i dati del SERT: “I giovani sono schiavi di tecnologia, gioco e cibo”

(21 settembre 2018)

La città dei ragazzi di Caltagirone ha ospitato oggi il convegno “Adolescente e consumo di sostanze: quali problematiche?”, moderato dal Dott. Vinicio Romano. La giornata di studio sul tema delle dipendenze ha visto protagonisti dei professionisti che, con le loro competenze, hanno trattato l’argomento sia in campo psicologico che sociologico e pedagogico, guardando allo sviluppo delle nuove devianze e problematiche sociali. L’iniziativa, nata dall’associazione “Il Favo” di Caltagirone in collaborazione con la comunità di Capodarco di Fermo, e coinvolgendo la Società italiana tossicodipendenze, ha voluto essere un momento di formazione e riflessione.

Dopo il saluto delle autorità, con l’assessore alle politiche scolastiche del comune di Caltagirone, Concetta Mancuso, e l’On. Francesco Cappello, Vicepresidente commissione Sanità all’Ars, è intervenuto Don Vinicio Albanesi, presidente di Capodarco, che ha raccontato la realtà della comunità e del modo in cui molti ragazzi arrivano e si avvicinano al mondo delle dipendenze.

Il dott. Fabio Brogna, responsabile dell’U.O. Sert, ha sottolineato come i dati relativi alle dipendenze siano in continuo aumento, come anche le svariate tipologie di dipendenza. “Se, precedentemente, venivano al soggetti con dipendenze da droghe, come cocaina, eroina, cannabinoidi ed alcool, oggi ci troviamo a dover aiutare anche persone con dipendenze da gioco d’azzardo, internet e cibo. I Sert – ha detto Brogna – sono nati con organici minimi che dovevano essere potenziati ogni tre anni, ma questo potenziamento non è mai avvenuto. Oggi, quindi, ci ritroviamo a offrire i nostri servizi con 6-7 operatori quando ne occorrerebbero almeno una ventina. Non dimentichiamo, inoltre, che il Sert non intervene solo quando viene riconosciuta una dipendenza, cerca anche di agire nell’ottica della prevenzione, si relaziona con l’autorità giudiziaria, con i tribunali dei minori, ed è l’unico organo sul territorio che si occupa sia di minori che di adulti. Il bacino degli utenti va dai 13 anni ai 64 anni, anche se chi risente più del problema delle dipendenze è la fascia di età che va dai 20 ai 28 anni”.

L’incontro, informativo e formativo, si è svolto davanti ad una vasta platea composta da addetti ai lavori e rappresentanti del mondo della scuola. Presenti anche Mario Schermi, professore al dipartimento di Medicina Clinica e sperimentale dell’Università di Messina, Giusy Alma, Dirigente psicologo Sert di Caltagirone, il Giudice Onorario del tribunale dei minori di Catania, Giuseppe Maria Fusari, e Riccardo Sollini, direttore generale della comunità “Arcobaleno” che accoglie persone con dipendenza patologica. (Guarda il video con le interviste)

Jessica Montemagno

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