Cinque modicani raggirati on line, la polizia denuncia i truffatori e invita alla prudenza

(10 ottobre 2018)

La Polizia di Stato di Modica ha denunciato cinque truffatori italiani e stranieri, i quali, attraverso false inserzioni di vendita e/o erogazioni di servizi a basso costo su noti siti di vendita, spillavano denaro agli utenti. Le indagini hanno avuto inizio dalla presentazione di denunce per truffa sporte da cittadini modicani, un numero di denunce decisamente importante e in crescita che ha spinto gli investigatori, in breve tempo, ad identificare e deferire gli autori dei reati, accertandone le responsabilità anche attraverso diretti riscontri con gli istituti di emissione delle carte di credito e le compagnie telefoniche.

In un caso la vittima aveva acquistato a 700 euro un cellulare di una nota marca, mai giunto a destinazione; infatti, dopo aver contattato un inserzionista e versato l’importo tramite ricarica postepay, questi aveva rimosso l’annuncio e si era reso irreperibile. Si tratta di un napoletano di 58 anni e l’intestatario dell’utenza telefonica sarebbe un austriaco residente a Roma. Entrambi sono stati ora denunciati.

La seconda vittima è un settantenne modicano che, trovandosi nella necessità di dover assicurare l’auto della figlia, dopo una ricerca su un noto sito di polizze auto, è incappato in un vantaggioso preventivo da parte di una agenzia che proponeva una polizza con una famosa compagnia. L’uomo ha inviato una copia della carta di circolazione del veicolo ed il bonifico sempre su postepay, ricevendo via email una copia di polizza assicurativa che, perdurando il mancato invio dell’originale, è stata girata alla compagnia in questione, la quale, però, ha riferito che si trattava di un falso. Il truffatore, in questo caso, vive a Pozzuoli, ed è stato anche lui deferito alla competente Autorità Giudiziaria.

Nel mirino dei truffatori è finita anche un’agenzia di viaggi di Modica che ha ricevuto una prenotazione da un cliente domiciliato a Milano e l’impegno ad effettuare un bonifico. Trascorso un breve periodo, e stante il mancato versamento della somma da parte del cliente, il titolare ha richiesto copia della documentazione attestante il versamento, e si è scoperto che era stata inviata una email fittizia tramite cui l’importo era stato destinato ad un giovane originario del Camerun residente a Roma, anch’egli deferito.

In molte occasioni si è appurato che il falso venditore non si avvaleva di pagamenti protetti bensì di forme di pagamento diretto attraverso carte ricaricabili e, dopo una fitta corrispondenza con l’ignaro acquirente tramite whatsapp o email, ne conquistava la fiducia rendendosi disponibile anche a pagamenti frazionati. I cinque truffatori sono già noti alle Forze dell’Ordine per aver commesso reati simili in diverse regioni d’Italia e per questo la Polizia rinnova sempre l’invito ad usare la massima prudenza in occasione di acquisti online, rivolgendosi ai siti che offrono maggiori garanzie ed  utilizzando modalità di pagamento protette contro le truffe.

 

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