Tentativi di truffa ai danni delle scuole paritarie: l’allarme di Confcooperative Sicilia

SICILIA – Confcooperative Sicilia lancia un preoccupato appello al mondo della cooperazione e dell’impresa dopo l’ennesimo tentativo di truffa ai danni di una scuola paritaria, sventato solo grazie alla prontezza e all’esperienza della vittima designata.
Truffe telefoniche: si fingono funzionari comunali
Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni provenienti da diverse province siciliane. L’ultimo caso si è verificato a Ispica, dove la legale rappresentante di una cooperativa aderente a Confcooperative Sicilia ha sporto denuncia ai carabinieri dopo aver ricevuto diverse telefonate sospette.
La dinamica della truffa
Al telefono, un sedicente Dott. Paolo Simonetti, che si è presentato come neoassunto all’Ufficio Ragioneria del Comune di Ispica, sosteneva che alla scuola fosse stata accreditata una somma superiore al dovuto a causa di un errore nella gestione dei codici meccanografici. Per “rimediare” alla presunta svista, la scuola avrebbe dovuto effettuare con urgenza un bonifico a favore del parroco di una scuola di Rosolini.
Le spiegazioni del falso funzionario sono apparse sin da subito poco convincenti, nonostante il tono sicuro e una certa padronanza del linguaggio amministrativo. L’uomo, con un marcato accento piemontese, sosteneva di essere stato precettato dal sindaco per risolvere alcune inefficienze negli uffici comunali.
La reazione della vittima
«Non mi sono fidata», racconta la rappresentante della cooperativa. «Ho chiesto che mi venisse inviata una PEC con tutte le informazioni e le copie dei bonifici. A quel punto il tono dell’interlocutore è cambiato: è diventato nervoso e ha iniziato ad alzare la voce. Ho deciso di verificare e ho scoperto che nessuno con quel nome lavora o ha mai lavorato presso il Comune di Ispica».
L’importanza della prevenzione
La donna sottolinea come la sua esperienza ventennale nel settore sia stata fondamentale per riconoscere l’inganno: «Conosco bene le procedure e gli iter burocratici. Tanti elementi mi hanno insospettita: la fretta, le numerose chiamate, l’invito a fare un bonifico