
A Ragusa un palo sfida la gravità mentre il centro storico diventa un parco giochi per vandali annoiati
Sotto la Badia, nel cuore barocco di Ragusa, la nuova attrazione non è un concerto, una mostra o un evento culturale. No, è un palo stradale pericolante che da giorni si regge miracolosamente in piedi, più per abitudine che per volontà strutturale.
La segnalazione arriva via social: “Dal punto panoramico posto sotto la Badia, si vede il palo che sta cadendo da giorni”. La foto non lascia spazio a dubbi: il palo è inclinato, visibilmente malconcio, pronto a crollare con la prossima folata di vento o con il prossimo spintone da parte di qualche passante troppo curioso.
La voce (amareggiata) del popolo: tra ironia e rassegnazione
I commenti dei cittadini? Un mix di sarcasmo e realismo che fa riflettere:
- “La sera giocano a tirarli giù…”
- “Compensa la pendenza di Cso. Italia”
- “Al centro storico si verificano troppi atti di vandalismo, bisogna fare qualcosa”
- “Quando poi cade in testa a qualcuno lo aggiustano”
Il palo storto è diventato l’ultima metafora urbana di una città dove, tra degrado e vandalismo, le bellezze barocche devono fare i conti con l’indifferenza.
Non solo pali: anche le panchine “muoiono” in silenzio
Chi pensa che il palo sia un caso isolato si sbaglia di grosso. Sempre nella stessa zona, nei mesi scorsi, una panchina era stata danneggiata. Un episodio che oggi risuona come un sinistro déjà-vu: oggetti pubblici maltrattati, nessuna vigilanza e tempi biblici per le riparazioni.
È evidente che il centro storico di Ragusa è diventato un bersaglio preferito per chi non ha nulla di meglio da fare che distruggere ciò che appartiene a tutti. E chi dovrebbe vigilare? Forse è impegnato a bilanciare altri pali traballanti, metaforici o meno.
L’appello (sottovoce) al Comune
Ovviamente ci si aspetta – o si spera – che il Comune di Ragusa intervenga prima che la fisica faccia il suo corso. Anche perché, a furia di sfidare la gravità, quel palo potrebbe finire come simbolo della burocrazia locale: instabile, pericolante e ignorato da chi dovrebbe occuparsene.
Nel frattempo, cittadini e turisti possono godersi questa nuova “installazione urbana” gratuita. Almeno finché qualcuno non si fa male – allora sì che arriverà un cartello nuovo. In perfetto equilibrio, s’intende.