Affari senza trasparenza: a Ragusa il 72% delle gare pubbliche ‘sotto banco’

Oltre il 72% delle gare nella provincia affidate senza pubblica concorrenza
Il 72,7% degli appalti pubblici banditi in provincia di Ragusa tra il 1° ottobre 2024 e il 20 maggio 2025 è stato assegnato senza bando, tramite procedure negoziate e non aperte alla concorrenza. Su un totale di 132 gare monitorate, ben 96 sono state affidate direttamente. Soltanto 32 procedure (pari al 24,2%) si sono svolte con la procedura aperta.
I dati, forniti dall’Autorità Nazionale Anticorruzione e rielaborati da ANCE Ragusa, certificano una situazione allarmante. “La gara pubblica deve essere la regola, non l’eccezione”, ammonisce il presidente di ANCE Ragusa, Giorgio Firrincieli.
Una tendenza preoccupante che non accenna a cambiare
Rispetto al precedente monitoraggio – che copriva il periodo dal 1° luglio 2023 al 30 settembre 2024 – il quadro non è migliorato: anche allora 87 gare su 119 erano state affidate senza bando, per un valore di oltre 62 milioni di euro, pari al 73% dell’importo complessivo.
“Avevamo già allora sollecitato le stazioni appaltanti ad adottare con più frequenza le procedure aperte – spiega Firrincieli – per favorire trasparenza, equità e partecipazione. Sebbene si registri un leggero aumento degli importi affidati con gare pubbliche, non basta. Serve un cambio di rotta deciso e sistemico”.
Firrincieli: “Rischi concreti di favoritismi e infiltrazioni mafiose”
ANCE Ragusa lancia un avvertimento forte: “Non è solo una questione formale. L’attuale tendenza penalizza le imprese sane, favorisce meccanismi opachi e apre la strada a favoritismi, sprechi e a rischi concreti di infiltrazioni mafiose”, denuncia Firrincieli.
Il presidente dell’associazione costruttori ribadisce l’importanza della concorrenza leale come pilastro per un sistema pubblico trasparente, efficiente e accessibile. “Oggi – conclude – la discrezionalità ha preso il sopravvento sulla legalità. È il momento di invertire davvero la rotta”.