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Ragusa – i ristoratori scendono in piazza

I ristoratori non sono più in grado di reggere il peso delle restrizioni, molte aziende si stanno indebitando e rischiano di chiudere. Ecco tutte le loro richieste

(7 aprile 2021 – ristoratori – Ragusa)

Stamattina a Ragusa, su iniziativa del Co.Ri.Sicilia, associazione costituita a fine marzo, che riunisce gestori di bar, ristoranti, pizzerie, pub e pasticcerie, si è svolto un sit-in di protesta. I ristoratori non sono più in grado di reggere il peso delle restrizioni, perché molte aziende si stanno indebitando e non hanno altra alternativa che la chiusura. Le richieste al governo centrale sono sempre quelle: riaprire gli esercizi commerciali e far partire finalmente indennizzi sostanziosi a chi in un anno di serrata ha perso tutto. Chiedono lo stop alle chiusure decise dal governo, che colpiscono il settore più di molti altri. Nel documento stilato dall’assemblea, che sarà consegnato al Prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, rivendicano la riapertura di tutte le attività anche dopo le 18, a prescindere dalle zone gialle/arancio/rosse. Tra le altre richieste, la riduzione del carico fiscale tributario e del carico contributivo, il blocco delle cartelle esattoriali, la moratoria di due anni del Durc, la tutela per i dipendenti, mediante Cassa Integrazione puntale ed adeguata, indennizzi e ristori adeguati ed in linea con altri paesi europei.

“Vogliamo collaborare con le istituzioni e fare la nostra parte per fronteggiare la pandemia, ma chiediamo di essere ascoltati” – grida il presidente Raffaele Flaccavento “non possiamo pagare solo noi un peso inaccettabile per molte imprese”.

LEGGI ANCHE: Covid Ragusa, il bollettino del 7 aprile

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