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Plastic Free, domenica scorsa è stata la volta di Costa Ellenica e Macconi

Dopo Punta Braccetto, i volontari del Movimento 5 Stelle di Vittoria, insieme alla deputata regionale Stefania Campo e all'ex consigliere comunale, Pippo Re, hanno liberato dalla plastica le spiagge

(30 luglio 2019)

Un’altra giornata di grande impegno ecologico e di atti concreti per il nostro territorio e in particolare per le splendide spiagge e coste del nostro litorale. Dopo quella di qualche settimana fa a Punta Braccetto, domenica scorsa i volontari del Movimento 5 Stelle di Vittoria, insieme alla deputata regionale Stefania Campo e all’ex consigliere comunale, Pippo Re, hanno liberato dalla plastica le spiagge di Costa Ellenica e Macconi. “Questa edizione di Plastic Free – dice Stefania Campo – si è svolta nel regno dove la plastica la fa da padrona e cioè dove si è consolidata negli anni la cosiddetta “serricoltura”. Migliaia di serre coperte con film di polietilene che, purtroppo, non sempre viene smaltito in modo corretto. Un’area, altresì, dove insistono anche 8 km di un’unica spiaggia dalle potenzialità naturalistiche e turistiche ancora non comprese fino in fondo”.

I volontari del movimento sono intervenuti in un ambiente pieno di contraddizioni. “Tra le sorprese negative ­– dice Pippo Reabbiamo trovato delle cataste di vecchie serre fine ciclo con pali di cemento, tavole e plastica smantellate ed ammucchiate in modo inquietante e che trattandosi di rifiuti speciali si teme vengano smaltite in modo inopportuno. Costa Ellenica nel cuore dei Macconi di Vittoria non è solo un importante luogo di produzione per gli ortaggi ma è anche luogo straordinario dal punto di vista del paesaggio e dell’ambiente. Un paesaggio sempre più raro, fatto di dune che cercano di riformarsi e dove l’ambiente ci riserva qualche sorprendente scoperta, come la nidificazione della tartaruga Caretta Caretta avvenuta appena due anni fa e dove la natura, nonostante i disturbi dell’uomo, continua a impreziosirsi con una comunità di specie vegetali (xerofite) adattate cioè a vivere in ambiente dal clima aridissimo. La rara ed endemica ginestra bianca (Retama raetam subsp. gussonei) specie vulnerabile appartenente alla lista rossa della flora italiana del Ministero dell’Ambiente o l’eringio marino (Eryngium maritimum), o il giglio marino (Pancratium maritimum)”.

“Per alcuni chilometri l’accesso è interdetto dalle serre e questo, lo sappiamo tutti, non si potrebbe fare – prosegue Stefania Campo una vera e propria barriera di plastica che blocca le vie al mare, per questo ho presentato un disegno di legge con lo scopo di liberare gli accessi già esistenti, ma attualmente chiusi, e quindi permettere anche la permeabilità del territorio, oltre a questo anche varie interrogazioni parlamentari e a Roma ho interloquito con vari ministeri, i problemi sono diversi e di varia competenza, e stiamo individuando delle procedure percorribili. Faremo, innanzitutto, una mappatura per avere contezza di quali e quante serre ad oggi risultano non utilizzate e su cui si potrebbe intervenire, anche per una questione igienico-sanitaria. Abbiamo proposto il posizionamento di raccoglitori speciali per la plastica delle serre, in punti strategici, in maniera comunque da incentivarne la raccolta. Ma intanto ci siamo armati di grande passione civica e spirito ecologico e abbiamo trascorso anche questa domenica mattina dando, da cittadini, il nostro importante contributo. Questa tappa di Plastic Free – conclude la Campo – è la quarta in Sicilia, prossimamente parteciperemo ad altre in via di organizzazione”.

Comunicato Stampa

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