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“Partita con mamma e papà”: al carcere di Ragusa una giornata di libertà e tenerezza

Anche quest’anno, per il quarto consecutivo, il cortile della Casa Circondariale di Ragusa si trasforma in un campo di libertà, tenerezza e sorrisi. Martedì 18 giugno, sotto un sole cocente, il cuore vince sul caldo: la “Partita con mamma e papà” è molto più di un gioco. È un momento che scioglie le distanze, abbatte muri invisibili e accende speranze nei volti dei bambini e dei loro genitori detenuti.

L’iniziativa, promossa dall’associazione Bambini senza sbarre Ets nell’ambito della campagna europea “Non un mio crimine ma una mia condanna”, afferma con forza il diritto dei figli di mantenere un legame affettivo con i genitori reclusi. Un diritto che oggi si fa gesto, corsa, abbraccio.

Un campo da gioco che abbatte i muri

Nel cortile del carcere, tra palloni, risate e carezze, il legame familiare si fa vivo, potente. Le emozioni scorrono insieme al sudore e alle corse dei piccoli: un tunnel colorato prende forma dalle mani dei bambini, unite a formare un arco simbolico sotto il quale i papà passano, accolti da un gesto semplice e straordinario. Il carcere per un giorno si apre alla tenerezza, al contatto, al gioco condiviso.

Aerei di carta e desideri in volo

Il momento più emozionante arriva quando i bambini lanciano in aria aerei di carta con scritte le loro speranze. Un volo leggero che racconta il desiderio di normalità, di presenza, di amore. Tutto questo è possibile grazie a un lavoro di rete che coinvolge l’area educativa e trattamentale del carcere di Ragusa, guidata dalla capo area Rosetta Noto.

«La partita è un evento che rappresenta, anno dopo anno, un’occasione preziosa per ribadire l’importanza dell’inclusione sociale di tutti i minori, superando lo stigma che ancora grava sui figli di genitori detenuti», spiega Noto. «Al contempo, serve a sostenere e valorizzare la genitorialità all’interno degli istituti penitenziari. Ancora una volta viviamo una giornata molto emozionante, che rompe i canoni usuali dell’incontro tra genitori e figli. Vedere la felicità nei loro occhi è una sensazione che riempie il cuore».

I numeri di una festa riuscita

Quest’anno l’iniziativa coinvolge 31 adulti, tra papà e altri familiari, e 30 bambini, oltre a volontari e operatori penitenziari. Una vera e propria festa resa possibile grazie alla collaborazione delle associazioni sociali e al personale della Polizia Penitenziaria, guidata dal nuovo comandante Claudio Iacobelli.

«Questa manifestazione è un esempio concreto di come sia possibile conciliare sicurezza e umanità», sottolinea Iacobelli. «Restituiamo centralità alla funzione rieducativa del carcere, senza dimenticare che dietro ogni detenuto ci sono legami affettivi che vanno riconosciuti e sostenuti».

La “Partita con mamma e papà” non è solo una giornata di svago: è un gesto di civiltà e di speranza, che Ragusa accoglie ancora una volta con il cuore aperto.

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